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15 gennaio 1918<br />
Tutta la notte duello di artiglieria, sempre nella stessa direzione. Dei grossi<br />
calibri sono in azione. Sembra che dei nuovi prigionieri siano condotti a<br />
Castelfranco per farli lavorare. Hanno la loro razione, il caffè, ecc. trattati coi<br />
guanti.<br />
Gli ufficiali tedeschi fatti prigionieri, mentre venivano trasportati, si sono chiusi<br />
in un mutismo assoluto; spesso quando passavano sui ponti sondavano la<br />
profondità, come se volessero suicidarsi. Successivamente, quando finirono<br />
per parlare, è stato loro chiesto del perché del loro mutismo durante il tragitto<br />
e perché guardavano i ponti con tanta attenzione. L’ufficiale tedesco rispose<br />
che stavano esaminando se le loro carte topografiche erano ben disegnate;<br />
peccato, ha aggiunto, se avessimo passato il Piave la strada non presentava<br />
nessun altro intralcio per avanzare rapidamente.<br />
Gli austriaci hanno dichiarato ai francesi che li odiano. Alla domanda del<br />
perché hanno risposto: perché gli italiani non avrebbero saputo fermarli e<br />
avrebbero marciato fino a Roma.<br />
Sapevate della nostra presenza sul Grappa e nelle prime linee - No, hanno<br />
detto, ma quando vi abbiamo visti, abbiamo capito che non c’era più<br />
speranza.<br />
I francesi hanno risposto che anche degli inglesi si trovavano in linea - E gli<br />
americani ? - verranno anche loro.<br />
Un soldato ha detto che <strong>dopo</strong> l’arrivo a Bassano dello stato maggiore francese,<br />
sono cadute 40 [?] granate obbligando lo stato maggiore a lasciare la località.<br />
Dopo la loro partenza i proiettili e gli aerei non sono più tornati. Diceva che<br />
certamente delle spie avevano segnalato il loro arrivo. Che un proiettile è<br />
scoppiato nel pieno centro della piazza senza procurare danni. Cinque minuti<br />
prima, avrebbe fatto 1000 [?] vittime. In questo tragico momento, <strong>dopo</strong><br />
l’esplosione, una donna tranquillamente si è messa a pulire i cristalli della sua<br />
vetrina; il francese aggiunse che non poteva, in questo momento [……] fare<br />
a meno di ridere.<br />
16 gennaio 1918<br />
Tutta la serata di ieri e la notte, lotta di artiglieria.<br />
A Castelfranco, un uomo vestito da povero chiede del pane al garage [?]<br />
delle automobili; un soldato inglese che lo aveva notato lo segue e vede che<br />
questi, tolto il soprabito lo pone in luogo e parte. L’inglese si impadronisce<br />
del soprabito e lo porta dal generale. Nelle tasche, si scoprono dei documenti<br />
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