PDF, 987 KB - La Privata Repubblica
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PREVITI non poteva immaginare che invece, quasi dieci anni dopo, per il concorso di<br />
una serie di motivazioni ed in coincidenza con taluni avvenimenti, la Ariosto avrebbe<br />
deciso di propalare le confidenze ricevute e gli episodi visti direttamente.<br />
E prima ancora di passare agli elementi esterni di conferma di attendibilità delle<br />
dichiarazioni della Ariosto è necessario adeguatamente sottolineare alcuni elementi, su<br />
cui le difese si sono spese, in particolare in sede di incidente probatorio dedicato<br />
all’esame della teste e durato per ben 5 udienze (cfr. verb.trasc. udienze 24, 25, 30, 31<br />
maggio 1996, 1 giugno 1996) ma anche in sede dibattimentale (cfr. verb. Trasc. udienze<br />
21/5 e 1/6/2002 avanti la Quarta Sezione; 14/10 e 18/10/2002 avanti questo Tribunale)<br />
con miriadi di contestazioni e generando contraddizioni che le difese hanno enfatizzato<br />
per concludere che la teste racconta solo “balle spaziali” (per rifarsi al colorito<br />
linguaggio della difesa PREVITI).<br />
Va detto innanzi tutto che la testimonianza Ariosto consta in buona sostanza di quello<br />
che si può chiamare un racconto di ambiente, situazioni, personaggi, che attiene ad un<br />
lungo periodo, - dai primi anni 80 all’inizio del 1990- manifestato molti anni dopo a<br />
partire dal luglio 1995.<br />
Che la teste sia incorsa in confusioni, o meglio non ricordi assolutamente le date,<br />
ovvero non sia stata in grado dapprima di collocare esattamente nel tempo l’episodio<br />
della dazione di denaro a SQUILLANTE a casa Previti e l’episodio della Canottieri<br />
<strong>La</strong>zio è solo normale, sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo.<br />
Risulta per tutti intuibile la notevole difficoltà di collocare nel tempo ricordi che non<br />
possono essere ancorati a circostanze speciali di vita, e gli episodi riferiti dalla Ariosto<br />
non sono avvenuti in circostanze speciali per la teste, tali da farle memorizzare<br />
riferimenti temporali, ma in occasioni per lei normali e abituali di frequentazione di<br />
PREVITI e di contatto con il suo giro di conoscenze o amicizie .<br />
<strong>La</strong> teste ha sempre proclamato di non ricordare le date, ma l’avvenimento in sé, e<br />
proprio per le sue difficoltà mnemoniche ha sempre fatto appello alle annotazioni sulle<br />
sue agende, o alle fotografie catalogate per avvenimenti, e quindi di una qualche utilità,<br />
anche per effetto della sua memoria visiva, per indicare almeno approssimativamente<br />
dati temporali.<br />
“ Io nei contenuti, sig. presidente, non cado in contraddizioni perché ricordo<br />
esattamente gli avvenimenti, però non posso, lo premetto, ricordare se si tratta di<br />
un giovedì, di un 25 o un ventisette, se si tratta di un mese dell’anno, e posso<br />
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