PDF, 987 KB - La Privata Repubblica
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preso la busta e l’aveva consegnata all’autista che si trovava sulla vettura al posto di<br />
guida.<br />
L’Ariosto ha sempre riferito che quella busta conteneva denaro, ed anche che la sig.ra<br />
Previti le aveva detto di avere del denaro contante da custodire ; ma nel contesto di un<br />
verbale reso al P.M. (come contestatole) il suo racconto dell’episodio focalizzava la<br />
visione del denaro contenuto nella busta gialla solo al momento della consegna.<br />
Sempre incalzata a riraccontare nei dettagli l’episodio all’udienza del 31 maggio 1996 ,<br />
sempre rifacendosi alla preoccupazione manifestata da Silvana Previti per la busta che<br />
aveva in consegna e dovendosi allontanare, proclamava “… gliel’ho anche guardata<br />
un attimo …e quindi se devo essere poi accusata di reato connesso…gliel’ho anche<br />
guardata un attimo”; e quindi, sempre in successiva specificazione spiegava che la<br />
busta era aperta e quando la custodì insieme alla borsetta della sig. ra Previti, essendosi<br />
questa recata alla toilette, vide già che c’era denaro nella busta che passò poi dalle mani<br />
di PREVITI a quelle di SQUILLANTE.<br />
Ha poi dichiarato che non aveva riferito riferire al P.M. di avere custodito nelle sue<br />
mani la busta contenente denaro “per dignità”, che nel linguaggio, talvolta aulico che<br />
è tipico dell’Ariosto, sta ad indicare che non ha voluto dire che quel denaro era anche<br />
passato per le sue mani.<br />
Ma siffatto particolare non sposta nulla quanto alla sostanza dell’episodio riferito, e<br />
poiché ciascun teste ha come tutti, propri orientamenti mentali, non si può tacciare di<br />
falsità solo perché non ha riferito immediatamente un particolare insignificante.<br />
Analogamente l’Ariosto, quando le sono state contestate le dichiarazioni di Dotti sulla<br />
sua collaborazione con le Guardia di Finanza, ha negato con sdegno di essere stata una<br />
“fonte confidenziale”, salvo precisare che sì, si era incontrata ed aveva parlato con gli<br />
ufficiali della Guardia di Finanza, manifestando loro un certo suo stato di insofferenza<br />
per fatti gravi di corruzione a sua conoscenza.<br />
Ma il modo di esprimersi, talvolta contorto, le risposte date per mera reazione emotiva,<br />
le momentanee confusioni, sempre adeguatamente sollecitate da un’abile tecnica delle<br />
difese, fanno colore ma non ne intaccano certo l’attendibilità.<br />
Attraverso una serie infinita di contestazioni di apparenti discrepanze, (si contestano<br />
divergenze sulla base di frasi estrapolate dal contesto complessivo che appartiene a<br />
racconti resi in tempi successivi; un uso improprio di plurali e di singolari; confusioni<br />
momentanee di cui la teste ha dato adeguate spiegazioni (come il quadro rappresentante<br />
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