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Raccolta dei proverbi Toscani, 1871 - Proverbi Italiani - Crusca

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Bisogna fare a giova giova.<br />

Cavallo non stare a morire che l’erba ha da venire.<br />

Detto per dimostrare che vane sono le promesse dove son necessari i fatti.<br />

Chi coi poveri è sgarbato, sarà sempre tribolato.<br />

Chi dà e ritoglie, il diavolo lo raccoglie.<br />

Chi dà per ricevere, non dà nulla.<br />

Chi davvero aiutar vuole, abbia più fatti che parole.<br />

Chi del suo dona, Dio gli ridona.<br />

Chi fa carità è ricco e non lo sa — e<br />

La carità beato chi la fà.<br />

Chi fa la carità,<br />

Se non la trova, la troverà.<br />

Chi fa limosina, presta e non dona.<br />

Chi ha carità, carità aspetti.<br />

Chi non dà a Cristo, dà al Fisco.<br />

Chi non fa limosine, come malvagio diviene reo, e paga pene alla giustizia.<br />

Chi non dà quello che ama, non riceve quello che brama.<br />

Chi non ha bisogno è in debito.<br />

Inverso ai molti che hanno bisogno.<br />

Chi non ha modo, offre la volontà.<br />

Chi pensa al prossimo, al suo ben s’approssima.<br />

Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto.<br />

Chi ti dona, quando anche sia poco, mostra pure aver di te compassione.<br />

Col dire e col dare tutto s’ottiene.<br />

Donare è onore, pregare è dolore — e<br />

Il dare fa onore e il chiedere è dolore — e<br />

Dono molto aspettato è venduto e non donato.<br />

Non sa donare chi tarda a dare — e<br />

Chi dà presto, è come se desse due volte.<br />

Che donar prestamente,<br />

È donar doppiamente. (Tesoretto.) — e<br />

Il signor Donato gli è sempre il bene arrivato — e<br />

al contrario:<br />

Il signor Donato è morto allo spedale.<br />

Scherzi non belli, ma pur vi sono.<br />

È meglio un tieni tieni, che cento piglia piglia.<br />

Donare di mal garbo è offrire un fiore che puzza, — ma<br />

Chi dà per cortesia dà con allegria.<br />

Fa bene, e non guardare a cui.<br />

Gli uomini son come i tegoli, si danno da bere l’un con l’altro.<br />

E quando ciò fanno, cuoprono e fanno salubre la casa dove tutti dimoriamo.<br />

I benefizi <strong>dei</strong> morti van presto in fumo.<br />

Sono presto dimenticati. Si facciano dunque mentre che almeno fruttano verso noi gratitudine<br />

dell’aver noi voluto il bene.<br />

Il caritatevole dà alla porta, e Iddio mette dentro dalle finestre.<br />

Il male unisce gli uomini.<br />

Le necessità che tutti hanno sono legame di carità. E nelle comuni sofferenze gli uomini più si<br />

stringono, si collegano tra loro.<br />

Il servizio torna sempre a casa col guadagno — e<br />

Chi serve non erra — e<br />

Del servir non si pente — e<br />

Servi, e non badare a chi<br />

o a chie, per maggior dolcezza di pronunzia e di suono come hanno usato anco gli scrittori; — e<br />

Quando del ben servir mal si raduna,<br />

Non si deve incolpar se non fortuna.<br />

Di questi <strong>proverbi</strong> non pigli scandalo chi la pensa liberamente. Non raccomandano il farsi servo, ma il<br />

rendere servigio; e chi rende servigio al suo simile non la sbaglia, perchè o più presto o più tardi lo

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