Raccolta dei proverbi Toscani, 1871 - Proverbi Italiani - Crusca
Raccolta dei proverbi Toscani, 1871 - Proverbi Italiani - Crusca
Raccolta dei proverbi Toscani, 1871 - Proverbi Italiani - Crusca
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Bisogna fare a giova giova.<br />
Cavallo non stare a morire che l’erba ha da venire.<br />
Detto per dimostrare che vane sono le promesse dove son necessari i fatti.<br />
Chi coi poveri è sgarbato, sarà sempre tribolato.<br />
Chi dà e ritoglie, il diavolo lo raccoglie.<br />
Chi dà per ricevere, non dà nulla.<br />
Chi davvero aiutar vuole, abbia più fatti che parole.<br />
Chi del suo dona, Dio gli ridona.<br />
Chi fa carità è ricco e non lo sa — e<br />
La carità beato chi la fà.<br />
Chi fa la carità,<br />
Se non la trova, la troverà.<br />
Chi fa limosina, presta e non dona.<br />
Chi ha carità, carità aspetti.<br />
Chi non dà a Cristo, dà al Fisco.<br />
Chi non fa limosine, come malvagio diviene reo, e paga pene alla giustizia.<br />
Chi non dà quello che ama, non riceve quello che brama.<br />
Chi non ha bisogno è in debito.<br />
Inverso ai molti che hanno bisogno.<br />
Chi non ha modo, offre la volontà.<br />
Chi pensa al prossimo, al suo ben s’approssima.<br />
Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto.<br />
Chi ti dona, quando anche sia poco, mostra pure aver di te compassione.<br />
Col dire e col dare tutto s’ottiene.<br />
Donare è onore, pregare è dolore — e<br />
Il dare fa onore e il chiedere è dolore — e<br />
Dono molto aspettato è venduto e non donato.<br />
Non sa donare chi tarda a dare — e<br />
Chi dà presto, è come se desse due volte.<br />
Che donar prestamente,<br />
È donar doppiamente. (Tesoretto.) — e<br />
Il signor Donato gli è sempre il bene arrivato — e<br />
al contrario:<br />
Il signor Donato è morto allo spedale.<br />
Scherzi non belli, ma pur vi sono.<br />
È meglio un tieni tieni, che cento piglia piglia.<br />
Donare di mal garbo è offrire un fiore che puzza, — ma<br />
Chi dà per cortesia dà con allegria.<br />
Fa bene, e non guardare a cui.<br />
Gli uomini son come i tegoli, si danno da bere l’un con l’altro.<br />
E quando ciò fanno, cuoprono e fanno salubre la casa dove tutti dimoriamo.<br />
I benefizi <strong>dei</strong> morti van presto in fumo.<br />
Sono presto dimenticati. Si facciano dunque mentre che almeno fruttano verso noi gratitudine<br />
dell’aver noi voluto il bene.<br />
Il caritatevole dà alla porta, e Iddio mette dentro dalle finestre.<br />
Il male unisce gli uomini.<br />
Le necessità che tutti hanno sono legame di carità. E nelle comuni sofferenze gli uomini più si<br />
stringono, si collegano tra loro.<br />
Il servizio torna sempre a casa col guadagno — e<br />
Chi serve non erra — e<br />
Del servir non si pente — e<br />
Servi, e non badare a chi<br />
o a chie, per maggior dolcezza di pronunzia e di suono come hanno usato anco gli scrittori; — e<br />
Quando del ben servir mal si raduna,<br />
Non si deve incolpar se non fortuna.<br />
Di questi <strong>proverbi</strong> non pigli scandalo chi la pensa liberamente. Non raccomandano il farsi servo, ma il<br />
rendere servigio; e chi rende servigio al suo simile non la sbaglia, perchè o più presto o più tardi lo