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peter 1. furst au.ucinogeni ecultura

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Introduzione<br />

non è della stessa qualità di un sogno ad occhi aperti, anche<br />

se i processi neurochimici in atto nel cervello sono mol ti simili.<br />

Proviamo a ridurre ai suoi termini essenziali la complessa rea·<br />

zione chimica che avviene quando una sostanza psicoattiva estero<br />

na, come la psilocibina, raggiunge il cervello.<br />

Questa sostanza è parente stretta degli indoli che si incontra·<br />

no naturalmente nel cervello e sembra che agisca su ques t'ultimo<br />

in modo da bloccarlo per un certo periodo in una condizione<br />

di coscienza alterata, non comune. Questo risultato viene probabilmente<br />

raggiunto mediante l'esclusione temporanea di certe<br />

aree o di certe reazioni proprie delle condizioni di coscienza che<br />

consideriamo « normali ».6<br />

Indipendentemente dalla natura che questi procedimenti biochimici<br />

hanno, ci sono implicazioni grandissime, di ordine sia filosofico<br />

che biologico nella scoperta che noi siamo strettamente legati<br />

al regno vegetale proprio in quel delicato settore che è la<br />

chimica della nostra coscienza. E questo indipendentemente dall'importanza<br />

che ha avuto la scoperta delle piante psicoattive sulla<br />

cultura delle prime popolazioni umane e sull'evoluzione delle<br />

filosofie e delle ideologie.<br />

1\ contesto socio-psicologico come variabile decisiva<br />

Una parola, infine, sulla necessità di dare una valutazione se·<br />

condo una prospettiva antropologica storico-culturale. Le finalità<br />

e i modi nei quali le cosiddette società « primitive» o società tradizionali,<br />

e quelle dei paesi industrializzati, fanno uso di sostanze<br />

chimiche in grado di alterare la coscienza, sono molto diversi,<br />

così come sono molto diversi i modi in cui le droghe - e gli effetti<br />

che ne derivano - sono vissuti.<br />

6 Il Dott. Joel Elkes, ex-prirnario del reparto di Psichiatria al John<br />

Hopkins Hospital a Baltimora nel Maryland, ha condotto un lavoro che in<br />

quest'area di ricerca ha rappresentato un notevole progresso. Egli infatti ha<br />

notato che persino sotto l'effetto di droghe ' che procurano ebbrezze di<br />

potente intensità, come ad es. i funghi Psilocybe o il peyotl è possibile<br />

uscire da stati di coscienza alterata semplicemente aprendo e chiudendo<br />

gli occhi. Anche io l'ho sperimentato e ho notato che è così, e ho visto<br />

alcuni Indiani compiere quest'operazione durante i ·Ioro rituali (N.d.A.).<br />

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