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peter 1. furst au.ucinogeni ecultura

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All<strong>ucinogeni</strong> e cultura<br />

alle Indie Occidentali fino al Messico meridionale: la Nicotiana<br />

rustica, un altro ibrido coltivato che si trova dalle Ande fino al<br />

Canadà, come era diffuso il mais prima dell'arrivo degli Europei.<br />

Nel Grande Bacino occidentale del Nord America, soprattutto<br />

in California, nel vicino Nevada e nel deserto dell'Arizona, si<br />

trovano altre tre specie: Nicotiana bigelovi Watson; Nicotiana attenuata<br />

e Nicotiana trigonophylla, tutte quante molto importanti<br />

nei rituali indigeni. La Nicotiana gl<strong>au</strong>ca Graham, il cosiddetto<br />

«albero del tabacco» che cresce lungo le colline situate sulla<br />

costa del Pacifico in California, è d'importazione relativamente<br />

recente e proviene dal Sud America; pare fosse sconosciuta agli<br />

Indiani Californiani stanziati in epoca preistorica (151).<br />

Sebbene altri alcaloidi contribuiscano a produrre gli effetti<br />

psichedelici inebrianti della Nicotiana, il più importante principio<br />

attivo è la nicotina, un alcaloide della famiglia delle piridine<br />

che in queste specie indigene si trova in una concentrazione<br />

molto maggiore che non nelle moderne sigarette di tabacco<br />

(addirittura più di quattro volte). E' la nicotina che determina<br />

il forte desiderio per il tabacco nei fumatori accaniti, così come<br />

accade tra gli Indiani che ne usano in grande quantità per i<br />

loro riti più che per loro piacere. Il tasso di nicotina contenuto<br />

nella Nicotiana rustica è superiore a quello contenuto nella<br />

Nicotiana tabacum, e poiché la Nicotiana rustica è la più<br />

forte tra le due specie e richiede una minor attenzione nella<br />

coltivazione, probabilmente questo fatto spiega la sua maggiore<br />

diffusione sia dal punto di vista culturale che geografico. In ogni<br />

caso, essendo molto più potente, la Nicotiana rustica è stata impiegata<br />

maggiormente a fini terapeutici e mistici. Era questo il<br />

sacro piciétl usato dagli Aztechi nei loro rituali, ed anche il tabacco<br />

divino degli indiani delle foreste orientali, e molto probabilmente<br />

il petùm degli aborigeni brasiliani. Oggi, dopo secoli di<br />

commercializzazione del tabacco a fini puramenti edonistici ­<br />

concetto del tutto sconosciuto nelle Americhe in epoca pre-Europea<br />

- anche tra la maggior parte della popolazjone indiana si<br />

è diffusa l'usanza di fumare per piacere, ad eccezione delle tribù<br />

stanziate nelle zone interne del Sud America. Comunque, il tabacco<br />

degli indiani aborigeni non è mai diventato di uso comune.<br />

Persino gli Indiani acculturati e inseriti che, in un modo o nell'altro<br />

fanno parte dell'economia nazionale, fanno una notevole<br />

distinzione tra il tabacco dell'uomo bianco e il loro. Le sigarette<br />

o i sigari' normalmente in commercio possono essere fu­<br />

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