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26 novità e approfondimenti novità per le puBBliChe amministrazioni Da “quasi pensionato” a volontario? A partire da gennaio 2009, in seguito alla legge n°133/08 (ex decreto n° 112/08), i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, vicini alla pensione, possono avvalersi di una nuova opportunità: chiedendo, infatti, il collocamento in posizione di esonero e svolgendo attività di volontariato «in modo continuativo ed esclusivo», possono assicurarsi il 70% della retribuzione prima percepita, invece del 50% riconosciuto comunque agli altri “dispensati”. A causa del breve tempo passato tra la pubblicazione della circolare sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 21 gennaio scorso, e la scadenza prevista in data 1 marzo per la presentazione delle domande alle Amministrazioni di appartenenza, purtroppo, pubblichiamo questa notizia dopo il termine di scadenza; ci sembra però utile informare i lettori su questa possibilità che viene concessa ai dipendenti pubblici, poiché tale esonero può essere utilizzato anche negli anni 2010 e 2011. Questa possibilità è consentita a tutto il personale delle Amministrazioni dello Stato, di enti pubblici non economici, università ed enti di ricerca, a condizione che i dipendenti interessati abbiano raggiunto, o raggiungano entro l’anno della domanda, «il requisito minimo di anzianità contributiva richiesto», cioè i 35 anni validi per la pensione di anzianità. L’esonero, che ricordiamo può essere utilizzato dalle Amministrazioni solo per gli anni 2009, 2010 e 2011, può dunque valere al massimo per cinque anni, fino al tetto dei 40 anni di anzianità contributiva. La posizione non consente altri rapporti di lavoro dipendente con soggetti pubblici o privati, mentre è compatibile con «prestazioni di lavoro autonomo con carattere di occasionalità, continuatività e professionalità, pur ché non a favore di Amministrazioni pubbliche». viviana Marconi In caso di attività svolta presso le organizzazioni non profit (che dovranno essere individuate con un decreto del ministero dell’Economia, ancora in corso di adozione), la presenza «continuativa ed esclusiva» dovrà, nell’ottica di evitare abusi, essere «documentata e certificata». Ma quali sono le reazioni del mondo del non profit a questa novità? Il Sole 24 ore, in data 16 febbraio, pubblica le dichiarazioni di due rappresentanti della realtà del volontariato sul territorio nazionale: per Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore e presidente nazionale delle Acli, la novità è positiva, perché «apre uno spazio di collaborazione tra il fronte pubblico e il Terzo settore». Per questo «occorre fare ogni sforzo perché i lavoratori vengano a conoscenza di questa possibilità, che finora è passata quasi sotto silenzio». Due, in pratica, le iniziative intraprese: «Da un lato - spiega Olivero - abbiamo avviato contatti con i sindacati, per utilizzare al meglio i loro canali di rappresentanza; dall’altro siamo pronti a rafforzare l’informazione attraverso la rete delle organizzazioni non profit e, inoltre, a fornire eventuali consulenze». Ma c’è anche chi, all’interno del mondo associativo, non nasconde le sue perplessità: «La norma non ci convince», dichiara Luigi De Vittorio, vicepresidente nazionale dell’Auser, organizzazione per la terza età attiva, che conta 290 mila iscritti. «Si profila un volontariato economicamente incentivato - fa notare - che contraddice l’idea di gratuità insita nella legge istitutiva. Non solo: il vantaggio è così limitato, rispetto a chi punta solo all’esonero dal servizio e si tiene le mani libere per altre prestazioni, che alla fine verrà spinto a impegnarsi nelle organizzazioni solo chi è già in condizioni economiche tali da poterselo permettere, mentre i soggetti a basso reddito cercheranno di mantenere il posto di lavoro».
“volontario, io? io, volontario!” La singolare Campagna di Ricerca Volontari del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Biella Nell’estate 2008 ha preso il via la campagna di ricerca volontari chiamata “volontario Io? Io, volontario”, promossa dal Centro di Servizi per il Volontariato di Biella. Una campagna davvero originale poiché, questa volta, sono proprio i volontari a “metterci la faccia” e a promuovere la cultura della gratuità e della solidarietà e incentivare i cittadini a diventare volontari. Dopo quattro anni dall’ultima campagna il Csv di Biella ha deciso di affidarsi ai volti di coloro che sono già riconosciuti come esponenti quotidiani del volontariato utilizzando una formula che, nella sua semplicità, è risultata molto efficace per una realtà di provincia, dove le persone si conoscono e tessono facilmente legami e relazioni. Su manifesti di grandi dimensioni, locandine e altro materiale informativo diffuso appaiono dunque i volti di persone vere, reali, che nella vita hanno fatto anche la scelta di dedicarsi agli altri. Grazie ai loro volti e a messaggi in parte provocatori e in parte interrogativi, il CSV si augura che le persone che sentono la voglia di diventare volontari si rivolgano allo Sportello di Orientamento che ha da tempo attivato per essere guidate e accompagnate, da operatori qualificati, ad inserirsi all’interno di un’organizzazione di volontariato. La campagna di ricerca e orientamento al volontariato non si limita alla comunicazione ma prevede un breve percorso formativo di 2 o 3 incontri, rivolti specificatamente a quanti decidano di incominciare un’esperienza in questo campo, e una forma di tutoraggio che accompagni i nuovi volontari nella fase di inserimento in una delle oltre 250 diverse organizzazioni biellesi. Tale campagna è nata grazie alle precise richieste giunte al Centro da parte delle associazioni ma anche in seguito ad una approfondita indagine sul volontariato del territorio, un volontariato che si rivela come risposta positiva alla disgregazione della società e che dunque va nella direzione opposta, gettando ponti e creando relazioni e interesse. La campagna è quindi un appello per cercare nuovi volontari, ma anche per proporre i valori che da sempre sono alla base del mondo del volontariato. PeR MaGGIoRI INFoRMaZIoNI: Ufficio Comunicazione a.Csv Tel.: 015.8497377 http://www.iovolontario.it/ Servizio Civile Nazionale Il servizio civile nazionale è una proposta di impegno solidale rivolta a tutti i giovani, che deriva dall’esperienza dell’obiezione di coscienza al servizio militare. È un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. La legge che istituisce il Scn è la n. 64 del 6/3/01. Possono accedervi i ragazzi e le ragazze di età compresa fra i 18 e i 28 anni non compiuti alla data di scadenza del bando. La durata standard è di 12 mesi; il monte ore complessivo annuo è di 1500 oppure non inferiore alle 30 ore settimanali. Danila Demeglio Dal 2004 a savona è presente il coordinamento savonese Don Milani, composto da: aCLI, aNPas, aRCI seRvIZIo CIvILe, avIs, CaRITas DIoCesaNa DI savoNa NoLI, CeNasCa CIsL, CoNFCooPeRaTIve, BoTTeGa DeLLa soLIDaRIeTÁ, <strong>Cesavo</strong>. si prefigge di informare i giovani sui progetti di sCN presenti sul territorio provinciale e mantenere una rete tra gli enti di terzo settore che propongono il servizio civile. 27
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