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metodo di lettura e sCrittura per non vedenti<br />

Le iniziative di Univoc e UIC<br />

in occasione del bicentenario<br />

della nascita del suo ideatore Louis Braille<br />

L<br />

ouis Braille è stato l’ideatore del metodo<br />

di lettura e scrittura che porta il suo nome,<br />

metodo che ha consentito ai non vedenti di<br />

scrivere e leggere in autonomia, togliendoli<br />

così dall’ignoranza e dall’emarginazione.<br />

Quest’anno, in occasione del bicentenario della sua nascita,<br />

l’U.N.I.VO.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi)<br />

e l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti hanno voluto ricordarlo<br />

in modo particolare e hanno organizzato a Savona un<br />

corso di apprendimento di scrittura e lettura con questo metodo,<br />

rivolto ad insegnanti di sostegno. Il corso si è concluso<br />

con la piena soddisfazione dei partecipanti che hanno ottenuto,<br />

al termine, un attestato di partecipazione.<br />

Il Braille è e rimane sempre il mezzo di comunicazione fra coloro<br />

che non vedono ed è un metodo basato sulle combinazioni<br />

di punti in rilievo che, debitamente posizionati, formano<br />

le lettere alfabetiche che non possono superare il numero di<br />

sei punti, posizionati su due colonne di tre punti ciascuna.<br />

I metodi di scrittura possono essere tre: manuale, meccanico<br />

ed informatico.<br />

Il mezzo manuale chiamato tavoletta, ha un righello con ca-<br />

Simon-René Braille, era un sellaio<br />

e all’età di tre anni il giovane<br />

figlio Louis si infortunò all’occhio<br />

sinistro nell’officina paterna. a<br />

causa dell’estendersi dell’infezione<br />

perse la vista anche all’occhio destro<br />

e divenne cieco. a 10 anni vinse<br />

una borsa di studio alla Institution<br />

des Jeunes aveugles (Istituto per<br />

giovani ciechi) a Parigi. si trattava<br />

di uno dei primi centri specializzati<br />

per persone non vedenti, ma le con-<br />

dizioni di vita non erano delle migliori.<br />

alle persone venivano insegnati<br />

diversi mestieri (come ad esempio<br />

impagliatore di sedie), ma venivano<br />

continuamente maltrattati dal personale.<br />

ai ragazzi della scuola veniva insegnato<br />

a leggere con il metodo di valentin<br />

Haüy che consisteva nel leggere<br />

attraverso il tatto i caratteri della<br />

stampa in nero, ma messi in risalto<br />

da un filo di rame posto sull’altro lato<br />

del foglio. Questo metodo però non<br />

permetteva alle persone di scrivere.<br />

Fin da ragazzo Louis dimostrò di essere<br />

un abile suonatore di organo e<br />

suonava nelle cerimonie religiose.<br />

Nel 1827 divenne professore presso lo<br />

stesso istituto dove era ricoverato.<br />

Nel 1821 venne ispirato da una visi-<br />

spazio associazioni<br />

Pietro Gollo<br />

selline entro le quali con<br />

un punteruolo si formano<br />

materialmente le lettere<br />

punto per punto, partendo<br />

da destra in alto punto 1,<br />

a metà destra punto 2, in<br />

fondo a destra punto 3, in alto a sinistra punto 4, metà sinistra<br />

punto 5 e in fondo a sinistra punto 6.<br />

Si scrive da destra verso sinistra e girando la pagina risultano<br />

i punti in rilievo, quindi passando i polpastrelli dei due<br />

indici sullo scritto si può leggere da sinistra a destra.<br />

Il mezzo meccanico si chiama dattilo-braille e permette di<br />

scrivere normalmente premendo contemporaneamente i tasti<br />

corrispondenti alla lettera che si vuole scrivere.<br />

Il mezzo informatico – computer – consente, tramite una<br />

barra braille, di far comparire sotto le dita i testi che i non<br />

vedenti o gli ipovedenti desiderano leggere così senza nessuna<br />

difficoltà.<br />

In conclusione il metodo Braille può essere definito “UNA VI-<br />

SIONE SOTTO LE DITA”, in quanto ciò che percepiamo con il<br />

tatto si trasforma in immagine.<br />

ta a scuola da parte di un militare,<br />

Charles Barbier de la serre, che descrisse<br />

un metodo per trasmettere<br />

messaggi in rilievo basato su dodici<br />

punti usato dalle forze armate per i<br />

dispacci notturni.<br />

Braille inventò il metodo basato sui<br />

sei punti, che porta ancora il suo cognome.<br />

Il beneficio più rilevante rispetto al<br />

metodo Haüy era che permetteva sia<br />

di leggere sia di scrivere.<br />

Più tardi ideò un’estensione del<br />

metodo per la matematica (Nemeth<br />

Braille) e per le note musicali (Codice<br />

musicale Braille).<br />

Braille morì nel 1852, a Coupvray, di<br />

tubercolosi.<br />

Dal 1952 è sepolto presso il Pantheon<br />

a Parigi.<br />

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