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4 il tema del mese rapporti tra volontari e assoCiazione L’importanza di definire il ruolo delle “nuove forze” I volontari sono l’essenza stessa di un’organizzazione di volontariato: senza di loro l’associazione esisterebbe solo sulla carta. Donano tempo per finalità di interesse comune ed altruistico e ne ottengono una soddisfazione puramente personale, nel loro agire volontario, spontaneo e gratuito, producono ricchezza per l’utente e per la comunità. Svolgere attività di volontariato è significativo quindi per se stessi, per l’organizzazione nella quale si opera e per la comunità in cui questa è attiva. La distinzione tra fare volontariato ed essere un volontario non è un puro esercizio mentale per addetti ai lavori, ma ci pone su piani diversi; in particolare il secondo ci permette di introdurre alcune riflessioni che devono essere ben chiare anche e soprattutto alle associazioni che si preparano alla ricerca di nuovi volontari. Infatti, come spesso accade per la raccolta fondi, anche la ricerca volontari non è un’attività che può essere improvvisata e fatta in maniera sporadica, pensando magari che qualche manifesto o che qualche annuncio ci possano bastare. Essa deve essere basata su un programma che necessita alcune analisi prima di essere avviato. Una delle prime domande è il chiedersi perchè si cercano volontari: sicuramente all’interno di una stessa associazione se questa domanda fosse posta a 10 tra volontari attivi e amministratori ne otterremmo 10 risposte diverse. In primo luogo quindi, l’associazione deve definire meglio a se stessa la propria mission e identificare solo successivamente la reale esigenza di nuovi volontari e il ruolo che questi sarebbero tenuti a coprire. In caso contrario il rischio è farsi trovare impreparati e perdere le persone che si erano avvicinate all’associazione perché non si era ben identificata la reale possibilità di “adoperarli” e renderli attivi, facendo nascere in loro la sensazione Tiziana orlando di essere inutili o di trovarsi all’interno di “un’organizzazione disorganizzata”. Pensiamo ad esempio alle associazioni che ricoprono un ruolo di advocacy, cioè rappresentano istanze, e confrontiamole alle associazioni operative, dove il fare prevale sul dire. Se entrambe le associazioni dichiarassero ad esempio che si occupano di donne maltrattate, nella prima probabilmente emergerebbe una sensibilità che privilegia un modo di agire teso alla creazione di migliori condizioni generali a favore di queste persone, con azioni soprattutto di studio, di sensibilizzazione e di denuncia. Nella seconda, ferma restando la stessa mission, si svilupperebbero prevalentemente attività in risposta ad un emergenza, magari tramite case di accoglienza, centri di ascolto e di supporto. Con questi due casi è facile capire come una ricerca di volontari parta si da un punto comune, ma poi assuma significati diversi quanto diverse saranno le esigenze interne all’associazione. Parimenti consigliamo inoltre una attenzione particolare ai rapporti che l’associazione instaura con i nuovi soci: per le nostre organizzazioni di volontariato risulta importante instaurare fin da subito una corretta relazione che non può prescindere dalla conoscenza della normativa sul volontariato e dalla lettura e condivisione dello statuto dell’associazione a cui si intende aderire. In particolare la legge 266/91 (scaricabile dal sito cesavo.it) ci chiarisce cosa si intende per attività di volontariato: è una prestazione personale spontanea e gratuita, esercitata tramite un’organizzazione di appartenenza, senza fine di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà. L’essere un volontario non permette retribuzione sia da parte dell’organizzazione stessa sia da parte del beneficiario; in particolare rende incompatibile rapporti lavorativi subordinati, autonomi e di contenuto patrimoniale con l’associazione stessa. Così come la legge ha chiaramente disegnato la figura del volontario, così chiarisce cosa si intende per organizzazione di volontariato: è un organismo costituito per svolgere le attività e raggiungere le proprie finalità avvalendosi prevalentemente delle attività dei volontari stessi. Nell’Atto costitutivo e nello statuto l’associazione deve prevedere i principi di democraticità della struttura, elettività e gratuità delle cariche, gratuità delle prestazioni degli associati, i loro diritti e i doveri, i criteri di ammissione ed esclusione oltre che tutti gli altri principi richiesti dalla legge sul volontariato. Questo significa che il nuovo socio non deve solo condividere la mission dell’associazione ma anche condividere ed accettare le regole che questa si è data. Nel contempo l’organizzazione non deve dimenticare di comunicare ai nuovi soci tutti questi aspetti.
posso fare il volontario...? “V orrei fare volontariato… mi può aiutare?” Questa è la domanda più frequente che viene rivolta da chi viene al Cesavo per avere informazioni, indirizzi e indicazioni concrete. A nostra volta rispondiamo con alcune domande che vertono sull’interesse che la persona può avere, verso chi vorrebbe rendersi utile, la zona dove vorrebbe svolgere l’attività di volontariato e quanto altro permetta di capire le esigenze di chi abbiamo di fronte. Il primo compito della segreteria del Cesavo si limita a questo: capire le attitudini del potenziale volontario per indirizzarlo non solo verso una attività ma anche verso le specifiche associazioni. Il passo successivo spetta al singolo che prenderà contatto con i referenti individuati. Ciò che si evidenzia è che il desiderio espresso dal privato è di fare volontariato per rendersi utile, senza un’idea precisa di ciò che in realtà significhi far parte del mondo dell’associazionismo; solo a seguito della breve “intervista” svolta di prassi al Cesavo, l’attenzione si sposta sull’organizzazione con cui poter collaborare. Per poter migliorare il servizio da noi offerto alla cittadinanza e ai potenziali volontari occorre avere una fotografia dell’esigenza delle associazioni e non solo la conoscenza della mission istituzionale o di un elenco di indirizzi e referenti. A questo proposito sarebbe utile che le Nostre associazioni si raccontassero esponendo le loro esigenze e le attività in corso di svolgimento. Con tutti questi strumenti a disposizione diventerebbe più “semplice” rendere concreta l’idea a volte un po’ vaga di chi si affaccia per la prima volta verso il mondo del volontariato, rendendo completo il nostro intervento che poi di fatto si tradurrebbe sempre in un miglior servizio di promozione per le associazioni. il volontariato “Civile” Tiziana orlando P otremmo definirla la forma primitiva di volontariato, primitiva perché spontanea e non organizzata. Nasce da uno slancio ideale personale nel momento in cui ci si rende disponibili verso qualcuno o qualcosa. Spesso è un essere aperti ad un lavoro che è prima di tutto dono disinteressato di sé, perché dobbiamo risolvere un problema che ci tocca da vicino e verso cui proviamo un interesse o una sensibilità particolare, ma che un po’ alla volta si trasforma in disponibilità costante e abituale, quasi una quotidiana operatività. Fà del volontariato chi aiuta spontaneamente e gratuitamente il vicino di casa solo e magari troppo anziano che non può uscire a fare la spesa tutti i giorni, ma anche chi in maniera meno solitaria si riunisce in un comitato spontaneo per occuparsi in prima persona di un piccolo giardino pubblico dove i bambini possono giocare. Per fortuna succede anche qui da noi, nei paesi anglosassoni invece è un modo normale di rendersi utile a cui possiamo attribuire appunto la definizione di “volontariato civile”. vso e timeBank: il reperimento volontari in inghilterra sh aring sk ills Changing lives www.vso.org.uk TimeBank erika Ferro vso (voluntary service overseas) è un’organizzazione internazionale che combatte la povertà e lavora attraverso i volontari; non invia cibo o denaro ma si occupa di reclutare costantemente donne e uomini che desiderano “fare la differenza” in questa lotta e condividere con altri il proprio sapere e le proprie capacità e ottenere insieme qualche cambiamento. Dal 1958 vso ha inviato circa 30,000 volontari in africa, asia e est europa e attualmente 1500 persone stanno lavorando in queste zone; ha partner in Canada, Kenya, olanda, Filippine, India e Irlanda che reclutano volontari in tutto il mondo. Le attività che vso propone sono molteplici e comprendono numerosi settori di intervento, non solo nei paesi in cui l’organizzazione opera ma anche in Inghilterra. sul sito www.vso.org.uk è possibile trovare informazioni dettagliate, conoscere come opera vso, le opportunità che crea per volontari dai 18 a 75 anni e i servizi che offre alla comunità. TimeBank (www.timebank.org.uk) fornisce un vero e proprio “orientamento” per aspiranti volontari, trasformando i loro interessi e passioni in azione. Fino ad oggi ha attirato più di 220,000 persone nel mondo del volontariato, mettendo in contatto persone e organizzazioni fra loro, esaltando l’importanza del volontariato in una società “in salute” e gli effetti positivi che può avere sulle vite dei volontari. TimeBank aiuta le persone a trovare le giuste opportunità e le associazioni di volontariato a creare e promuovere innovative campagne per la ricerca dei volontari. 5
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