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Q2+kU/Nr4l6Yv8OcttktBkjLukJdHkA+YJ33oKXt1gM= LUNEDÌ 21. GENNAIO 2013 Ravenna Ieri il benvenuto al nuovo Arcivescovo A pagina 13 IN PILLOLE A Forlì un Giannino da Oscar Lo stop ai cani incatenati va in consiglio Dopo lo sciopero della fame di un animalista ravennate, Lista per Ravenna presenta una mozione: “Adeguare le ordinanze per vietare che gli amici a quattro zampe vengano custoditi in maniera inadeguata”. A pagina 12 Esasperato Ascia contro i promoter Forse esasperato dai continui “servizi e proposte porta a porta”, quando ha sentito suonare il campanello e si è trovato di fronte due promotori dell’Enel, li ha insultati e minacciati con un’ascia. E’ successo ieri mattina a Bellaria, quando i due dipendenti dell’Enel hanno bussato alla porta di un 60enne del posto per proporre un contratto per l’energia elettrica. A pagina 10 Fogli di via rispediti al mittente, multe mai riscosse ed assoluzioni seriali L’avvocato delle prostitute boccia le ordinanze dei sindaci: ‘Carta straccia’ “Leggi inutili, le lucciole non si spegneranno” “C aro sindaco, lei non ha i titoli per impugnare il provvedimento della Procura. Inoltre sulla prostituzione, la magistratura e le forze dell’ordine hanno fatto tutto quello che era nei loro poteri”. Ad affermarlo è l’avvocato Massimiliano Orrù a cui si sono rivolte molte prostitute raggiunte dal foglio di via, dalle denunce per la sua innosservanza e, più di recente, per aver disatteso l’ordinanza del sindaco. Sul tema Rimini viene vista come un “laboratorio” di idee in cui sono state provate varie soluzioni giuridiche. Nello stesso tribunale di Rimini si assiste ad approcci diversi al fenomeno. Se da una par- Sold out Il giornalista economista ha entusiasmato il salone comunale (mai così gremito) con le sue idee liberali e liberiste Ordinanze anti-prostituzione ecaci o tempo perso? te i giudici assolvono le lucciole inottemperanti al foglio di via, dall’altra la Procura continua ad esercitare l’azione Centinaia di persone, in un salone comunale affollato come non si era mai visto, hanno accolto Oscar Giannino, il candidato premier della lista “Fare per Fermare il Declino”. C’erano molti amici repubblicani, oggi ex, tra cui il sindaco Roberto Balzani in prima fila, tanti imprenditori, liberi professionisti, moltissimi giovani e semplici cittadini. Il giornalista, economista, politologo Oscar Giannino, abito più sobrio del solito, bianco e nero, ma sempre scozzese, anelli e spille, cravatta rossa, ha entusiasmato il pubblico con le sue idee liberali e liberiste, chiare, coerenti e decise. Al suo fianco i quattro candidati romagnoli: per Forlì Giovanni Ghini (al quarto posto in lista per la Camera), per Cesena Massimo Di Fonzo, Claudio Amadori e, sempre a Cesena, Mauro Pascali per il Senato. Neri a pagina 15 53 penale opponendosi all’assoluzione. Circostanza che invece non si verifica a Ravenna, dove la Procura chiede l’archiviazione già in fase d’indagine. A pagina 9 GRANDE ROMAGNA del lunedì & 9 771720 203408 30121 ANNO XVI N. 20 € 1 ROMAGNA LUNEDÌ Senza maschera Nel nuovo libro di Mussoni una storia grandiosa A pagina 18 Romagna Liberty Il cancello di Villa Pompili la regina di Cesenatico A pagina 19 La Romagna scrive Versi che nascono “sla spònda de’ fiom” A pagina 20 IL VASUMETTO di Andrea Vasumi
Q2+kU/Nr4l6Yv8OcttktBlrZ/w6+VYmnkTEW52bJeKc= ROMAGNA LUNEDÌ 21. GENNAIO 2013 La famiglia è sacra A margine della recente sentenza della Cassazione in merito ai minori cresciuti da coppie omosessuali anche il pensiero laico e scientifico ha posto perplessità bbiate dunque, o miei fratelli, sì come santa la Famiglia. Abbiatela come condizione inseparabile della vita, e respingete ogni assalto che potesse venirle mosso da uomini imbevuti di false e brutali filosofie o da incauti che, irritati nel vederla sovente nido d’egoismo e di spirito di casta, credono, come il barbaro, che il rimedio al male stia per sopprimerla. La Famiglia è concetto di Dio, non vostro. La Potenza umana non può sopprimerla. Come la Patria, più assai che la Patria, la Famiglia è un elemento della vita”. Queste parole risuonano con particolare freschezza ora che anche la Corte di Cassazione sembra essersi schierata con quelli che vorrebbero far pensare che una famiglia o una coppia gay sono la stessa cosa. E queste parole hanno un valore particolare grande perché non sono state pronunciate da un vescovo o da un cattolico tradizionalista. Sono parole di Giuseppe Mazzini, il padre del pensiero laico moderno, scritte ne “I Doveri dell’Uomo”. Cosa ha detto la Cassazione? La Cassazione ha confermato l’affidamento esclusivo di un bambino alla madre, che attualmente convive con un’altra donna dopo il ricorso fatto dal padre musulmano. Il ricorso è stato respinto evidenziando come le affermazioni alla base del ricorso non siano fondate su “certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”. Secondo Maria Gabriella Luccioli, presidente della Prima sezione civile, “si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino”. Bene. Se non l’hanno argomentata gli avvocati, la argomentiamo noi. “Studi scientifici importanti ci dicono che il bambino che cresce con una coppia omosessuale è ad alto rischio di problemi psicosomatici, neuropsichiatrici e di depressione, senza contare la confusione nell’orientamento sessuale”. Ne è convinto Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Ma basterebbe documentarsi e scoprire per esempio che la rivista Pediatrics ha recentemente pubblicato un articolo che sostiene che “bambini cresciuti da coppie omosessuali sono esposti a maggiori rischi per la salute di quelli cresciuti in famiglie eterosessuali sposate (…)I bambini cresciuti da coppie omosessuali sono più portati ad incontrare problemi di confusione nell’identità sessuale, a sperimentare sessualmente e ad assumere comportamenti omosessuali”. O si potrebbe interpellare la prestigiosa rivista scientifica “Social Science Research” dove Loren Marks della Louisiana State University ha dimostrato l’infondatezza della posizione politica dell’American Psychological Association (APA), secondo la quale i figli di genitori gay o lesbiche non sarebbero svantaggiati rispetto a quelli di coppie eterosessuali. Il sociologo dell’Università del Texas Mark Regnerus ha invece voluto far parlare direttamente i “figli” (ormai cresciuti) di genitori omosessuali, dimostrando un significativo aumento di problematiche psico-fisiche rispetto ai figli di coppie eterosessuali. D’altra parte basterebbe un minimo buonsenso per capire ciò che la scienza va dimostrando. “La Famiglia”, scriveva Mazzini, “ha in sé un elemento di bene raro a trovarsi altrove, la durata. Gli affetti, in essa, vi si stendono intorno lenti, inavvertiti, ma tenaci e durevoli come l’edera intorno alla pianta : vi seguono d’ora in ora : s’immedesimano taciti colla vostra vita”. E che dire della durata delle coppie di omosessuali? Uno studio condotto su uomini omosessuali nei Paesi Bassi, ha scoperto inoltre che la “durata media di una partnership stabile» è di 1,5 anni”. Il sociologo dell’Università di Chicago, Edward Laumann sostiene che: “i cittadini gay trascorrono la maggior parte della loro vita adulta in relazioni transitorie o impegni a breve termine, della durata di meno di sei mesi”. Nel 2003 durante una conferenza della “American Sociological Association”, è emerso che il 75% degli omosessuali canadesi ha più partner contemporaneamen- AFFETTI La Famiglia ha in sé un elemento di bene raro a trovarsi altrove Giuseppe Mazzini In alto Giuseppe Mazzini Qui accanto un pancione tricolore al Gay Pride di Roma Qui sotto l’attrice Jodie Foster che in questi giorni ha confermato il proprio outing ed ha due figli con la ex compagna te. Nel 2003-2004 il “Gay/Lesbian Consumer Online Census”, valutando gli stili di vita di 7.862 omosessuali, ha rilevato che di coloro che erano coinvolti in una “relazione attuale”, per il 40% durava da meno di 10 anni e solo per il 5% durava da oltre venti anni. Pochi mesi fa è stata diffusa la notizia che la prima coppia gay italiana ad aver ottenuto il certificato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi e di convivenza si è già separata. Durata del rapporto? Tre anni. Lo studio di un docente di demografia dell’Università di Stoccolma, Gunnar Anderson, ha scoperto che in Svezia (dove le unioni civili sono legali dal 1995) e in Norvegia (legali dal 1993) i matrimoni tra maschi dello stesso sesso hanno il 50% di probabilità in più di finire in divorzio, rispetto ai matrimoni eterosessuali. Le coppie di lesbiche “sposate”, hanno invece mostrato il 167% di probabilità in più di divorziare rispetto alle coppie eterosessuali. Quindi libertà e diritti di vivere la propria sessualità come si vuole. Ma diritti anche per i bambini di crescere nel migliore dei modi. Paolo Gambi RIFLESSIONI Tesi Alcune ricerche ignorate dal dibattito Il tema delle adozioni alle coppie gay è il principale mattone con cui costruiremo il futuro dell’umanità. A seconda di ciò che verrà deciso ci troveremo con una società radicalmente diversa. La famiglia è la cellula fondante della società, e cambiare la cellula significa cambiare l’intero organismo. La Corte di Cassazione è intervenuta sul tema e sostenendo alcune tesi. Abbiamo provato a fornire alcune argomentazioni scientifiche per rispondere alla principale di queste tesi. Non si deve essere “omofobi”, per usare un termine spesso strumentalizzato e coniato ad hoc per le battaglie di questi anni, per sostenere che un bambino deve avere il diritto ad una famiglia stabile e sintesi dell’incontro fra donna e uomo. Così come non si è “omofobi” se si pretende che oltre ai diritti alla famiglia vengano reclamati anche i doveri, primo fra tutti la procreazione e l’educazione sana dei futuri cittadini. Abbiamo provato a fornire alcune riflessioni ed alcuni studi scientifici che sono stati completamente ignorati nel dibattito di questi giorni. “Amate i figli che la provvidenza vi manda”, scrive Mazzini, “ma amateli di vero, profondo, severo amore; non dell’amore snervato, irragionevole, cieco, che è egoismo per voi, rovina per essi. In nome di ciò che v’è di più sacro, non dimenticate mai che voi avete in cura le generazioni future, che avete verso quelle anime che vi sono adate, verso l’Umanità, verso Dio, la più tremenda responsabilità che l’essere umano possa conoscere: voi dovete iniziarle, non alle gioie o alle cupidigie della vita, ma alla vita stessa, ai suoi doveri, alla legge Morale che la governa”.
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