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dalla teoria dello Sviluppo Umano alla pratica - Laboratorio Arco

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molteplici fattori che possono incidere su questo processo di trasformazione.<br />

Il ripensamento delle politiche e delle azioni regionali e locali in questo settore<br />

diventa esempio eccellente di come il paradigma <strong>dello</strong> sviluppo umano<br />

possa essere applicato dagli enti locali per disegnare e adottare politiche<br />

eettivamente capaci di incidere sul ben-essere e ben diventare delle persone,<br />

entrando così nel cuore del progetto UmanamENTE.<br />

Il presente dossier si sviluppa in tre capitoli.<br />

Il primo capitolo analizza criticamente le principali teorie della disabilità,<br />

istituendo confronti ed evidenziando così somiglianze e dierenze. L’attenzione<br />

viene poi spostata su una revisione del concetto di disabilità attraverso<br />

l’approccio delle capability in un’ottica “from cure to care”. Esso introduce<br />

nuovi concetti per tentare di spiegare le relazioni dinamiche tra aspettative,<br />

adattamento e adattamento creativo per una persona con disabilità, entro<br />

lo spazio valutativo delle capability. Viene così delineato un framework per<br />

un policy making capace di espandere le capability della singola persona<br />

con disabilità e, soprattutto, quelle della comunità in cui questa è inserita,<br />

illustrando alcuni concetti e strumenti che possono aiutare i policy maker a<br />

delineare interventi per le persone con disabilità e introducendo i criteri che,<br />

<strong>alla</strong> luce dell’approccio delle capability, dovrebbero governare la politica sociosanitaria.<br />

Il secondo capitolo è dedicato all’illustrazione del progetto di vita e della<br />

strategia a mosaico. Il primo va inteso come un processo di conoscenza<br />

che porta <strong>alla</strong> predisposizione di un progetto personale legato ai bisogni/<br />

aspirazioni della persona con disabilità, quale strumento di guida ai servizi. La<br />

seconda rappresenta invece un metodo con il quale il policy maker, nel valutare<br />

quali interventi implementare, possa mettere a confronto le esigenze espresse<br />

da ciascuna persona con disabilità con la propria concezione delle dimensioni<br />

rilevanti per il benessere di una persona, nonché dell’ordine di importanza<br />

delle stesse. Progetto di vita e strategia a mosaico sono concetti che si spiegano<br />

vicendevolmente, in quanto l’uno spinge la persona a “mettere in forma” le<br />

proprie esigenze e priorità valoriali e l’altro traduce il quadro ricavato in una<br />

progettualità eettiva, che tenga conto di vincoli e trade-o e che venga<br />

concepita e negoziata con interlocutori appropriati. Tali interlocutori saranno<br />

i peer counsellor (o consulenti <strong>alla</strong> pari) nella fase elaborativa e le strutture di<br />

accoglienza delle Regioni e degli Enti locali nella fase propositiva.<br />

Il terzo capitolo si concentra sull’analisi empirica, descrivendo i risultati<br />

dell’indagine svolta sul progetto di vita attraverso interviste dirette a testimoni<br />

privilegiati, un questionario on-line ed un focus group discussion con vari<br />

stakeholder. Tale indagine è stata svolta a supporto dell’elaborazione teorica<br />

e delle indicazioni di policy proposte nei precedenti capitoli e riprese nella<br />

sezione conclusiva.<br />

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