dalla teoria dello Sviluppo Umano alla pratica - Laboratorio Arco
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le restrizioni presentate in alcune attività piuttosto che a riettere sulle barriere<br />
che impediscono una piena partecipazione. Questo mo<strong>dello</strong>, dunque, presenta<br />
varie implicazioni negative in quanto predice la disabilità dei disabili nella<br />
società.<br />
Il mo<strong>dello</strong> sociale è basato su un paradigma molto diverso. Riuta decisamente<br />
l’idea di limite <strong>alla</strong> salute come menomazione e pensa la persona come<br />
“persona con disabilità”. Questa visione, promossa dai movimenti delle persone<br />
con disabilità, tende a concentrarsi sulle barriere che esistono all’interno del<br />
contesto sociale, impedendo ad una persona di raggiungere lo stesso livello<br />
di funzionamento di una persona che non abbia una menomazione. In<br />
questa prospettiva è la società che deve essere ridisegnata anché prenda in<br />
considerazione i bisogni delle persone con disabilità (Olivier, 1996). I fautori del<br />
mo<strong>dello</strong> sociale ritengono che le limitazioni siche diventino disabilità perché<br />
la società non è attrezzata per accogliere la dierenza nei funzionamenti umani.<br />
Inserire il tema della disabilità in tutte le politiche pubbliche rappresenta, in<br />
quest’ottica, un modo sostenibile di ridisegnare la società al ne di includere<br />
le persone con disabilità. Le attività di misurazione, ricerca e di policy-making<br />
basate su questo mo<strong>dello</strong> riguarderanno non solo la menomazione, ma si<br />
concentreranno altresì sull’identicazione delle barriere (architettoniche e non)<br />
all’interno del contesto sociale che creano la situazione invalidante. I policy<br />
maker dovranno quindi arontare le restrizioni causate dall’organizzazione<br />
sociale promuovendo, attraverso la legge e la sua implementazione, la<br />
partecipazione sociale al ne di assicurare uguali diritti e opportunità.<br />
In entrambi i modelli la disabilità è intesa come una condizione diversa da<br />
quello che è considerato un “normale” stato di salute. Tuttavia, secondo un altro<br />
approccio, questa normale o perfetta situazione di salute potrebbe essere un<br />
ideale che nessun individuo sperimenta pienamente. In un continuum di stati di<br />
salute, ogni individuo presenta alcune decienze in certe dimensioni dei suoi<br />
functionings. Il mo<strong>dello</strong> ICF è basato su tale assunto (WHO, 2001). Se la disabilità<br />
presenta numerose dimensioni o livelli, l’ICF è composto da vari ambiti di attività<br />
e partecipazione che corrispondono al corpo, <strong>alla</strong> persona e <strong>alla</strong> persona nella<br />
società. Esso guarda <strong>alla</strong> disabilità come ad una combinazione di diversi tipi<br />
di fattori che inuenzano l’ambiente in cui le persone con disabilità crescono.<br />
Questo sistema contempla la valutazione di due tipi di fattori: i fattori ambientali,<br />
che includono l’ambiente sico e sociale e l’impatto dei comportamenti; i fattori<br />
personali, che corrispondono <strong>alla</strong> personalità e agli attributi caratteristici di un<br />
individuo. Questa prospettiva è basata sull’assunzione che i functionings siano<br />
un’importante misura dei risultati, indipendentemente dalle sue determinanti.<br />
24 L’approccio delle capability applicato <strong>alla</strong> disabilità