LAVOCE Il discorso di un prete cattolico con GLI ESSERI ... - Hang
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sempre <strong>un</strong> po’in fuga. La circostanza come realtà si adegua solo alla realtà. L’uomo in fuga è<br />
sempre <strong>un</strong> uomo <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato, perché non ha <strong>un</strong> minuto sicuro, non è solido.-<br />
È <strong>un</strong>a caratteristica infantile indubbiamente ma gli adulti non ne sono <strong>con</strong>tenti, perché la loro<br />
esigenza è quella <strong>di</strong> essere responsabile. <strong>Il</strong> sognare non rende. Per quanto la realtà può sembrare<br />
arida, include sostanze nutritive, e per quanto i tuoi sogni siano vivaci, non hanno sostanze<br />
nutritive. Al massimo l’oppio.-<br />
Non bisogna essere intontiti, bisogna scuotersi! Questa deve essere la parola d’or<strong>di</strong>ne. Anche<br />
adesso si può affermare che bisogna partire da dentro verso fuori e non da fuori verso dentro.<br />
L’or<strong>di</strong>ne esteriore non ti fa <strong>di</strong>ventare reale spiritualmente, e se intorno a te si forma l’or<strong>di</strong>ne, sarà la<br />
<strong>con</strong>seguenza del tuo stato d’animo, grazie al quale si vive la gioia per i lavori che non sono lasciati<br />
a metà ma sono finiti. Devi trovare delle soluzioni per i tuoi lavori a metà.<br />
Non sono le aquile a tirare la carrozza della vita. Dove le cose non avvengono passo per passo<br />
vuol <strong>di</strong>re che lì si sta sognando e la vita reale non è ancora in corso.<br />
Sii umile. Non è umiltà, quando <strong>un</strong>o ban<strong>di</strong>sce i suoi limiti delle capacità come se fosse nullo. Egli<br />
vuole rovesciare ogni responsabilità su <strong>di</strong> Me, e siccome <strong>con</strong>osce la mia grandezza, pensa che in<br />
seguito, naturalmente, potrà godere <strong>di</strong> questa mia grandezza. Non succederà. Ma <strong>con</strong>oscere che Io<br />
senza <strong>di</strong> lui sono impotente. E siccome non è abituato a questo, cercherà <strong>di</strong> rendere sopportabile la<br />
sua <strong>di</strong>sorganizzazione, fuggendo.<br />
Chi è umile, farà qualcosa. E quella cosa la farà molto bene e la realizzerà completamente. Chi è<br />
umile, anche se lavora poco, compie in maniera completa ciò che ha intrapreso lo. Non scappa,<br />
perché non teme del poco, ed è <strong>con</strong>tento <strong>di</strong> ciò che ha compiuto, anche se è poco.<br />
Tu voi or<strong>di</strong>ne da Me? Anch’Io. Ma Io sono Dio della tua <strong>di</strong>mensione in quanto posso essere anche<br />
Dio delle tue decisioni e aiutarti nell’auto<strong>con</strong>sapevolezza. Ness<strong>un</strong>o può <strong>con</strong>oscermi meglio <strong>di</strong> come<br />
<strong>con</strong>osce se stesso, sia <strong>di</strong> fuori che <strong>di</strong> dentro. – È tutto qui.”<br />
30. I senzatetto<br />
Gesù mio! Nostro fratello si occupa anche dei senzatetto e vorrebbe sentire cosa <strong>di</strong>ci su questo<br />
problema che ha raggi<strong>un</strong>to la società.<br />
VOCE: “Amico! I problemi sociali non si possono risolvere né dall’alto né dal basso. Chi si vuole<br />
avventurare nell’impresa in realtà lo vuole avere solo per il soprannome. O per alleggerire i suoi<br />
problemi e<strong>con</strong>omici, o per far valere le sue ambizioni future, oppure è ingenuo. I prime due<br />
naturalmente potrebbero anche essere insieme.<br />
Tra <strong>di</strong> voi ci saranno sempre i senzatetto, perché la loro esistenza viene alimentata da due fonti<br />
inesauribili. La prima fonte raffigura quelli che si vogliono arricchire. La se<strong>con</strong>da fonte sono quelli<br />
che non vogliono lavorare. Tutte e due le fonti sono inesauribili. Ma tra i senzatetto ci sono anche<br />
quelli che stanno lì senza averne la colpa, oppure quelli che non hanno già colpa. Come per esempio<br />
i malati gravi o gli agonizzanti. Per cui, chi aiuta loro aiuta a me.<br />
Non ho molto da <strong>di</strong>re sui senzatetto che ci sono nel vostro paese, siccome nelle loro decisioni<br />
generalmente non Mi chiedono mai <strong>con</strong>sigli. Per lo più vogliono ed esigono che gli altri <strong>con</strong>siderino<br />
degni <strong>di</strong> compassione. –<br />
Quando mi hanno portato sul luogo <strong>di</strong> esecuzione, <strong>con</strong> la croce sulle spalle, mi imbattei in alc<strong>un</strong>e<br />
donne che mi guardavano <strong>con</strong> occhi pieni <strong>di</strong> pietà, allora vi ho fatto sapere che Io non sono e non<br />
sono mai stato degno <strong>di</strong> compianto. Molto spesso siete voi che siete degni <strong>di</strong> pietà che quelli che<br />
se<strong>con</strong>do voi fanno la pietà grazie alle loro <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni e<strong>con</strong>omiche. Quello che dovete capire è che il<br />
vero senzatetto sono Io, e per questo voi siete degni <strong>di</strong> pietà.<br />
Finché cre<strong>di</strong> solo che Io abbia trovato in te <strong>un</strong>a casa fino allora non devi esserne sicuro. Quando<br />
nel tuo ambiente ti daranno le testimonianze che Io vivo in te solo da allora potrai <strong>di</strong>re che Io ho<br />
trovato in te <strong>un</strong>a <strong>di</strong>mora.