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LAVOCE Il discorso di un prete cattolico con GLI ESSERI ... - Hang

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3. Soltanto <strong>con</strong> l’approvazione <strong>di</strong> tuo marito troverai anche la mia approvazione. Se lui non lo<br />

approva, non ci andare. Non sarai meno efficiente. Se vai senza la sua approvazione, non sarai<br />

più efficiente.<br />

Figlia mia! Ti bene<strong>di</strong>co!”<br />

56. <strong>Il</strong> rapporto tra genitori e figli e l’allergia<br />

Signore! Un mio fratello ti vuole presentare due problemi. <strong>Il</strong> primo è la sua allergia il se<strong>con</strong>do è<br />

che vuole sapere quale sarebbe il comportamento ottimale che tu aspetti da lui nei <strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> sua<br />

madre.<br />

VOCE: “Incomincio <strong>con</strong> il se<strong>con</strong>do. – Nella relazione tra genitori e figli vale il comandamento che<br />

era stato scritto sulla TAVOLA <strong>di</strong> PIETRA in base al quale <strong>un</strong> figlio deve rispettare i genitori fino<br />

alla fine dei tempi.<br />

In questo caso significa che tuo fratello deve ascoltare il suo cuore. Potrà leggere nel suo cuore<br />

quello che deve fare sempre. Per questo non si può fare delle prescrizioni come se questo fosse <strong>un</strong>a<br />

malattia. Nei rapporti umani si possono <strong>di</strong>sporre delle regole solamente in modo formale quasi<br />

protocollare ma questo è solo il livello esteriore che non si <strong>con</strong>siglia nei rapporti <strong>di</strong> affetto dove si<br />

dovrebbe mostrare il calore.<br />

<strong>Il</strong> legame genitore-figli in ogni caso è <strong>un</strong> affare <strong>di</strong> cuore. Per entrambi le parti. Chi sa piangere<br />

<strong>con</strong> quelli chi piangono troverà il modo, prima o poi, <strong>di</strong> essere la fonte <strong>di</strong> gioia quando c’e ne<br />

bisogno.<br />

L’empatia non si impara per cui non si può insegnare. Perché in fine sono Io la soluzione che<br />

risolve tutti problemi in modo sod<strong>di</strong>sfacente senza dubbio.<br />

E’ <strong>un</strong> <strong>di</strong>spiacere che nemmeno la mia esposizione prendete sul serio ovvero in modo adeguato:<br />

“Venite da Me voi tutti che siete affaticati a portare il peso della vita ed Io vi ristorerò.”-<br />

Però è vero che questa f<strong>un</strong>ziona <strong>con</strong> <strong>un</strong>a sola <strong>con</strong><strong>di</strong>zione:“Imparate da Me”, che vale anche<br />

adesso.<br />

Passiamo adesso all‘altro problema a quello dell’allergia. Ora non voglio <strong>di</strong>stendere <strong>un</strong> saggio<br />

esauriente ma non vorrei essere neanche superficiale.<br />

Gli organismi viventi hanno i loro meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa.”<br />

Signore, scusami perché mi sento stanco e non riesco a stare attento a quello che <strong>di</strong>ci. Ti prego,<br />

<strong>con</strong>tinuiamo più tar<strong>di</strong>.<br />

Signore! Ho riposato <strong>un</strong> ora. Continuo ad ascoltarti.<br />

VOCE: “ Allora vado avanti.<br />

Voi siete esposti degli attacchi esterni ed interni. Più precisamente: agli effetti negativi al livello<br />

corporeo e mentale. La vostra coscienza ne percepisce solo <strong>un</strong>a piccola parte per cui quando vi<br />

aggre<strong>di</strong>s<strong>con</strong>o <strong>di</strong>venta necessaria anche la <strong>di</strong>fesa sub<strong>con</strong>scia. Quando è il corpo che viene minacciata<br />

si può anche trovare <strong>un</strong>a me<strong>di</strong>cina ra<strong>di</strong>cale. Ma quando è l’anima che viene attaccata in quel caso<br />

non è semplice in<strong>di</strong>care <strong>un</strong>a cura nemmeno al livello sintomatico.<br />

Nel caso <strong>di</strong> questo fratello se lui si vuole guarire deve iniziare la sua guarigione dall’interno. Si<br />

deve seriamente porre la domanda se lui vuole guarire o no? Questa domanda non è poi cosi<br />

retorica. Dietro le malattie psicologiche app<strong>un</strong>to c’e il paziente che non è <strong>con</strong>vinto <strong>di</strong> volere iniziare<br />

la sua guarigione. Non è persuaso minimamente che la cosa migliore sarebbe questo. La malattia gli<br />

sembra <strong>un</strong> ostacolo nello svolgimento del suo mestiere, tuttavia per le sue esigenze spirituali<br />

sarebbe meglio se non lavorasse. Molte volte non è cosi facile a capire o far capire queste cose.<br />

Quando Me l’hai domandato in mente per la prima volta ti avevo detto <strong>di</strong> cominciare a interrogare<br />

il paziente. Ora te lo <strong>con</strong>siglio <strong>di</strong> nuovo. Io non posso guarire ness<strong>un</strong>o che non vuole curare se<br />

stesso. Non posso agire al posto vostro. Lo proibisce il mio amore. E’ pronta a crescere nell’anima<br />

solo chi insiste.

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