LAVOCE Il discorso di un prete cattolico con GLI ESSERI ... - Hang

momento ti entusiasma. Guai a te se la pace del cuore e dell’anima dipende dagli apprezzamenti e
dalle opinioni degli altri che dal mio giudizio!
Figlio mio! I sogni generalmente trasmettono delle conoscenze ma non possono essere tradotte
alla lettera. Esistono anche quelli. Nel tuo sogno dove prendi un brutto voto per cui diventi
preoccupato non lo poi interpretare parola per parola. Il sogno piuttosto è un richiamo che i pensieri
delle persone per te ancora conta più del dovuto e riesce a sopprimere la voce della tua coscienza
mezzo del quale Io comunico con te. Devi uscire di questa fase.
Adesso devi fare i passi in avanti perché la tua coscienza sia l’unica importante che conti. Hai la
posizione vantaggiosa in questo fase. Devi avere come scopo di essere autosufficiente in tutti i
sensi. Perciò le tue idee devi formarle in modo libero distaccato dalle soggezioni umani. Devo
richiamare tua attenzione a una cosa. Non poi immaginare quante persone che pur facendo discorsi
della libertà, fanno di tutto per restare schiavi. Quasi nessuno vive sulla terra in questo momento
senza avere alcuna soggezione o senza contorcersi almeno in uno dei molteplici garbugli fatui.
Ovviamente anche tu devi fare di tutto per sciogliere il tuo mondo interiore dal mondo esteriore
delle opinioni umani. In quanto ne sei capace.
Vorrei tanto vederti andare avanti con meno delusioni possibili, verso il raggiungimento della
vera libertà interiore, ovvero di non avere nient’altro di più importante della Mia parola che è la
voce della tua coscienza. Ci sono situazioni dove Io stesso, il Dio, sono impotente. La mia libertà
finisce sempre lì dove comincia la tua. Una cosa è sicura: devi sincronizzarti con la Mia libertà se
vuoi essere felice e se non vuoi avere più delusioni. Dobbiamo essere d’un impasto. Io mi adeguo a
te finché ritengo giusto. Anche tu adeguati a Me finché ritieni giusto.
Se tu vedi che la cosa che per Me è buona a te non va, non poi fare altro di renderti conto, che non
ti posso seguire più sulla tua strada. Ti voglio tanto bene per voler ingannarti.”
50. Dialogo su come armonizzare il matrimonio
Signore! La domanda che ti pone una sorella è come equilibrare il matrimonio.
VOCE: “Mia carissima figlia! La tua domanda l’hai iniziata in modo molto gentile. Questo non è
una semplice domanda in quanto è una richiesta.
Nel nostro rapporto una richiesta certamente ha la sua funzione molto importante. Il fatto che Io
ti guardo e ti ascolto te lo posso dimostrare rispondendo alle tue richieste oppure facendo capire in
modo sensibile perché le richieste non sono fattibili. C’e una cosa che deve essere molto chiaro. Ed
è questo: io ho il potere di esaudire soltanto quelle richieste le quali non possono essere impediti
dagli altri, avvalendo della loro libertà. Perché un lato della medaglia è che: siete liberi. L’altro lato
è che: potete limitare le mie scelte nella fase di realizzazione.
Pensaci: se dipendesse solo da Me chi cosa dovesse fare, voi sareste i robot o degli esseri inferiori
ma non le persone umane. Non avreste di bisogno uno dell’altro. Allora non esistessero dei veri
rapporti d’amore nel mondo. Dunque tutto sta su di noi due. Gli altri veramente non c’entrano.
Bambina mia! Non possiamo cambiare nessuno, ma ogn’uno può cambiare se vuole. Si possono
cambiare le persone nel senso che si possono solo rovinare mentalmente le persone. Specialmente
se egli non è della Mia parte. Che ognuno può cambiare contro la sua volontà è una contraddizione
visto succede sempre quello che volete voi. Pensiamo invece alla sfera morale all’interno della
quale verrà definita la felicità o l’infelicità delle persone. Per cui uno farà sempre un bene se vuole
fare un bene e fa del male se vuole fare del male. Chi cosa intende sul bene non è difficile da
indovinare. Una cosa che è buona per tutti quando egli ama.
Bambina mia! Benedico quei legami che esortano alla manifestazione dell’amore servizievole
perché sono quelli che raffigurano il Mio amore. Benedico quelle cose che ti fanno rasserenare il