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Vita delle Zone e dei Gruppi - Sezione Vicenza

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Personaggi che scompaiono<br />

Sabato 30 dicembre è giunta da Conegliano la triste<br />

notizia della morte di padre Oscar Berlese, da tanti<br />

anni cappellano del Gruppo Val Leogra di Schio e<br />

poi della <strong>Sezione</strong> di <strong>Vicenza</strong>.<br />

Nato nel 1936 a Preganziol (Tv) era giunto giovanissimo<br />

a Schio, dove il padre era Brigadiere della<br />

Guardia di Finanza.<br />

Compie gli studi fino al conseguimento del diploma<br />

di ragioniere al “Fusinieri” di <strong>Vicenza</strong> e subito dopo<br />

prende la grande decisione di entrare in convento a<br />

Bassano nell’ordine <strong>dei</strong> Cappuccini.<br />

Completati gli studi teologici ed ordinato sacerdote,<br />

viene inviato a Belluno dove avviene il suo incontro<br />

con gli Alpini: per alcuni mesi svolge le funzioni di<br />

Cappellano presso la Brigata Cadore.<br />

Il suo sogno è la missione. Viene perciò trasferito<br />

per un breve periodo in Portogallo per apprendere la<br />

lingua e successivamente inviato in Angola (allora<br />

colonia portoghese).<br />

Rientra nel 1977 gravemente ammalato di malaria<br />

e dopo vari mesi di cure in ospedale è destinato al<br />

convento <strong>dei</strong> Cappuccini di Schio.<br />

Qui comincia ad esercitare, con grande spirito missionario,<br />

una continua ed incessante opera a favore<br />

<strong>dei</strong> più deboli e degli emarginati.<br />

Assistente spirituale nelle carceri di Bassano e<br />

<strong>Vicenza</strong> segue ed aiuta gli ex carcerati, dà vita a varie<br />

strutture per l’assistenza agli alcoolisti ed ai tossicodipendenti,<br />

segue ed assiste Rom e Sinti e tutti<br />

i più bisognosi.<br />

La sua azione si svolge frenetica ed incessante per<br />

oltre venticinque anni; padre Oscar sacrifica tutto se<br />

stesso, bussa a tutte le porte, si batte contro tutti i<br />

pregiudizi con vero spirito francescano.<br />

A questo proposito appare significativo e toccante<br />

il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione<br />

Comunale fatto affiggere a Schio:<br />

Grazie<br />

Padre Oscar<br />

Perché non ti vergognavi di avere come amici<br />

gli ultimi, gli emarginati.<br />

Grazie perché sei riuscito a rendere importanti<br />

i diseredati della nostra città.<br />

La tua grande parrocchia è stata la strada,<br />

e noi ti abbracciamo Grande Testimone di<br />

San Francesco<br />

<strong>Vita</strong> della <strong>Sezione</strong><br />

Padre Oscar Berlese<br />

Con gli Alpini ha un bellissimo rapporto, celebra<br />

per anni la Santa Messa dell’Epifania, è spesso in<br />

Pasubio per la S.Messa alla Chiesetta, partecipa a<br />

varie attività della <strong>Sezione</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Gruppi</strong>.<br />

Alle sue esequie, nella Chiesa di S.Benedetto a<br />

Schio, hanno partecipato ufficialmente Sindaco e<br />

Amministrazione Comunale, moltissime Associazioni,<br />

la nostra <strong>Sezione</strong> e molti <strong>Gruppi</strong> alpini.<br />

Sulla bara erano posti la stola di sacerdote ed il cappello<br />

alpino simboli della sua vita.<br />

Molte e commoventi le attestazioni di saluto a lui<br />

indirizzate dal Sindaco, dai Rappresentanti <strong>delle</strong> varie<br />

Associazioni e dai suoi assistiti.<br />

Fra’ Oscar ha lasciato certamente un grande vuoto<br />

fra tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo;<br />

il suo esempio, il suo coraggio, il suo altruismo<br />

devono farci riflettere.<br />

A noi Alpini resta forse il rammarico di non averlo<br />

aiutato di più nella sua lotta quotidiana a favore <strong>dei</strong><br />

più deboli.<br />

Siamo vicini al fratello Luciano, sergente dell’11°<br />

Rg.to d’Arresto, così duramente colpito.<br />

Ciao Oscar, grazie di essere stato tra noi.<br />

Ruggero Rossato<br />

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