Vita delle Zone e dei Gruppi - Sezione Vicenza
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SOMMARIO<br />
Pag.<br />
• La “feritoia” del torrione 2<br />
• Lettere in redazione… riceviamo e pubblichiamo 4<br />
• Novità in libreria 5<br />
• La pagina della nostra storia 6<br />
• Associazione Veci del Cadore 10<br />
• <strong>Vita</strong> della <strong>Sezione</strong> 11<br />
• <strong>Vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>Zone</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Gruppi</strong> 16<br />
• Rinnovo direttivi 25<br />
• La pagina dello sport 26<br />
• Protezione civile 28<br />
• Alpini che si fanno onore 30<br />
• Notizie familiari 31<br />
• Calendario manifestazioni 33<br />
• Lutti 34<br />
Anno 2007 - n. 1 - Marzo<br />
Spediz. in abbonamento postale<br />
Aut. Tr. <strong>Vicenza</strong> 26-4-53 n. 67<br />
Gratis ai soci<br />
Abbonamento annuo Euro 13<br />
Tiratura 21.000 copie<br />
Direzione redazione:<br />
Torrione degli Alpini<br />
36100 <strong>Vicenza</strong> - Viale B. D’Alviano, 6<br />
Tel. 0444.926988 - Fax 0444.927353<br />
Web Site: www.anavicenza.it<br />
E-mail: vicenza@ana.it<br />
C.C.P. 13008362<br />
Direttore responsabile:<br />
Dino Biesuz<br />
Comitato redazione:<br />
Presidente: Galvanin Giuseppe<br />
Responsabile: Impalmi Franco<br />
Componenti: Adrogna Silvio<br />
Beltramello Luigi<br />
Brazzale Marco<br />
Dal Lago Olfeo<br />
Gollin Giampietro<br />
Pieropan Alberto<br />
Zanon G. Ottavio<br />
Impaginazione e stampa:<br />
Tipografia RUMOR s.r.l.<br />
36100 <strong>Vicenza</strong> - Italy<br />
Via dell’Economia, 127<br />
Tel. 0444.961566 - Fax 0444.963311<br />
“Tasi e tira”<br />
Per entrare a far parte dell’Associazione Nazionale Alpini, che conta<br />
tra le sue fila oltre 350.000 soci, è necessario compilare una domanda<br />
scritta. Tale richiesta può essere fatta da tutti i cittadini italiani (uomini<br />
e donne) che hanno prestato servizio militare nelle Truppe Alpine per<br />
almeno due mesi. Si iscrivono coloro che hanno mantenuto nel tempo,<br />
spesso incrementato anche dopo la “naja”, quell’essere “alpini” imparato<br />
nel prestare servizio sotto l’esercito; quell’orgoglio e quella fierezza<br />
di aver fatto parte di un Corpo speciale, dove abbiamo imparato ad<br />
aiutarci tra commilitoni, specialmente nelle difficoltà che la vita militare<br />
spesso comporta, dove abbiamo cementato sentimenti di amicizia tra<br />
persone che non si erano mai viste e conosciute, dove abbiamo cercato<br />
di appianare le controversie per rendere facile la convivenza con gli<br />
altri anche se ciò comportava qualche piccola rinuncia o sacrificio.<br />
Noi soci dell’A.N.A. siamo quindi “alpini”, perché una volta alpino<br />
si è alpini per sempre, che fanno parte di un’Associazione d’arma organizzata<br />
in Sezioni e <strong>Gruppi</strong> dove è stato mantenuto lo “spirito di<br />
corpo” che ci aveva contraddistinto nella vita militare e lo abbiamo<br />
trasferito nella vita civile.<br />
All’interno <strong>dei</strong> nostri <strong>Gruppi</strong> non ci sono più le distinzioni per gradi o<br />
titoli, siamo tutti alpini. Tutti gli organi direttivi della nostra organizzazione<br />
sono il risultato di libere elezioni dove tutti i soci possono essere<br />
eletti, il tutto nella massima democrazia e trasparenza.<br />
Pur tuttavia, a differenza di quegli “alpini”, qualche milione di persone,<br />
che non sono soci, rimaniamo in qualche modo <strong>dei</strong> soldati, abituati<br />
ad obbedire ai “superiori” (che ci siamo liberamente scelti), e ad eseguire<br />
gli ordini che ci vengono impartiti, senza mugugni e soprattutto<br />
senza “remare contro”.<br />
Auspico quindi che nei <strong>Gruppi</strong> e negli altri organi preposti ci sia l’impegno<br />
per cercare la pacifica convivenza e non l’ossessiva ricerca della<br />
sterile polemica, magari per antipatie o invidie personali.<br />
Quando una cosa è stata democraticamente decisa è compito di tutti<br />
adoperarsi affinché gli obiettivi prefissati siano raggiunti. Niente vieta<br />
che alla fine, se le cose non vanno bene, qualcuno ne debba rendere<br />
conto; l’importante è che la nostra Associazione rimanga compatta,<br />
dobbiamo dare l’immagine di essere solidi e affidabili, non solo nell’apparenza<br />
ma soprattutto nella sostanza.<br />
Nella nostra realtà vicentina siamo saldamente radicati nel territorio,<br />
nei nostri paesi non abbiamo nulla da dimostrare, non c’è Sindaco o<br />
Parroco che non faccia affidamento sul nostro lavoro a favore della comunità,<br />
cerchiamo di non deluderli, non tanto per loro, ma per quanti<br />
hanno bisogno del nostro aiuto.<br />
Bando quindi alle chiacchiere e alle polemiche, l’ordine è di rimboccarsi<br />
le maniche e, fedeli al nostro motto, “tasi e tira”.<br />
Giuseppe Galvanin<br />
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