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Vita delle Zone e dei Gruppi - Sezione Vicenza

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to anche il Comando Divisionale. In quest’ultima<br />

località, nella notte tra il 30 novembre e il primo<br />

dicembre, nella ricorrenza della festa dell’indipendenza<br />

Jugoslava, ben nove battaglioni partigiani<br />

forti di 3700 combattenti dotati di armi automatiche<br />

e di mortai e affiancati da una riserva di 5000 uomini,<br />

sempre agli ordini di Tito, attaccano l’acquartieramento<br />

italiano. Il combattimento è estremamente<br />

duro e feroce, specialmente da parte Jugoslava: molti<br />

alpini sorpresi nel sonno vengono ritrovati morti,<br />

addirittura con la carotide recisa a morsi. Nella<br />

battaglia di Plevljia che dura fino all’8 Dicembre<br />

si distingue particolarmente la 67a compagnia del<br />

“Pieve di Cadore”.<br />

Il 23 aprile del 1943 il “Pieve di<br />

Cadore” conclude il ciclo operativo<br />

in Grecia coronato dalla assegnazione<br />

della Medaglia d’Argento al V.M.<br />

e rientra in patria nell’aprile 1943; qui<br />

completa il proprio organico con la costituzione<br />

della 124ª compagnia armi di<br />

accompagnamento e viene quindi dislocato<br />

nel sud della Francia. È questo<br />

un periodo di relativa calma nel quale i<br />

soldati, duramente provati dalle battaglie<br />

d’Albania e Montenegro, riescono<br />

a ritrovare un po’ di equilibrio e serenità.<br />

L’armistizio dell’8 settembre coglie<br />

il reparto in Piemonte in fase di rientro<br />

dalla Francia. Tutti ormai sono stanchi<br />

della guerra e desiderosi di ritornarsene<br />

a casa e a Borgo San Dalmazzo, in totale assenza di<br />

ordini superiori, avviene l’inevitabile scioglimento<br />

della Divisione “Pusteria”. Chi non viene catturato<br />

subito dall’esercito tedesco riesce, dopo mille peripezie,<br />

a ritornare a casa.<br />

Nel novembre 1943 in Conegliano nell’ambito <strong>delle</strong><br />

Forze Armate della R.S.I. viene costituito il btg. alp.<br />

“Cadore”; articolato nelle tradizionali compagnie<br />

già del “Pieve di Cadore” 67ª, 68ª, 75ª e completato<br />

dalla compagnia Comando e dalla 23ª batteria<br />

da montagna viene dapprima inquadrato nel raggruppamento<br />

Cacciatori dell’Appennino e in seguito<br />

come reparto esplorante della Divisione Alpina<br />

Monterosa. Da rilevare che i reparti del “Cadore”<br />

otterranno di mantenere sulle mostrine le stellette<br />

anziché il gladio e non verranno mai impiegati<br />

in azioni antipartigiane. L’armistizio lo coglie in<br />

La pagina della nostra storia<br />

Piemonte dove nella zona di Venaria Reale si scioglie.<br />

L’insegna del btg. alp. “Cadore” che non era<br />

stata consegnata al momento dello scioglimento è<br />

stata poi conservata nella sede del ricostituito btg.<br />

alp. “Pieve di Cadore”.<br />

Il “Pieve di Cadore” viene ricostituito il 1 settembre<br />

1953 e posto alle dipendenze del 7° Rgt. Alpini –<br />

Brigata Alpina Cadore rioccupa le caserme di Pieve<br />

e di Tai e si articola nelle tradizionali compagnie<br />

67ª “La saetta”, 68ª “La manera”, 75ª “I camosci”,<br />

167ª mortai “La signora” e compagnia Comando e<br />

servizi detta anche “La macao”.<br />

La riorganizzazione <strong>delle</strong> truppe alpine dell’ottobre<br />

1975 provoca lo scioglimento del<br />

7° Rgt. Alpini ed il passaggio del battaglione<br />

alle dirette dipendenze della<br />

Brigata alpina “Cadore”.<br />

L’ulteriore modifica organizzativa del<br />

1992 prevede la ricostituzione <strong>dei</strong> reggimenti<br />

ed il “Pieve di Cadore” va a<br />

costituire il rinato 12° Rgt. Alpini la<br />

cui bandiera di guerra eredita le onorificenze<br />

del battaglione.<br />

La nuova unità occupa le storiche caserme<br />

di Tai, Pieve e Santo Stefano di<br />

Cadore e tra il 1992 e 1993 partecipa<br />

unitamente ad altri reparti alle operazioni<br />

note con il nome di “Vespri<br />

Siciliani”.<br />

Il progressivo e ineludibile taglio degli<br />

organici <strong>delle</strong> truppe alpine comporta<br />

purtroppo lo scioglimento del “Pieve di Cadore”<br />

che avviene il 31 gennaio 1997 contestualmente a<br />

quello della Brigata Alpina “Cadore”.<br />

Motto:”Avanti fioi, per l’onor del bataion”.<br />

Decorazioni al valore:<br />

Medaglia d’Argento: Fronte Greco-Albanese,<br />

24/11/1940 – 23/04/1941<br />

Medaglia d’Oro al Valor Civile per il soccorso alle<br />

popolazioni del Vajont ottobre 1963<br />

Medaglia di benemerenza per il soccorso alle popolazioni<br />

del terremoto calabro-siculo del 28/12/1908<br />

Medaglia d’Oro individuale: STen. Tocci Michelini<br />

Franco - Monte Valderoa, 27 ottobre 1918<br />

Medaglia d’Oro individuale: C.M. Ampezzan<br />

Angelo – Berlog Croazia, 1941<br />

a cura di Alberto Pieropan<br />

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