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(Fondazione Università di Mantova, 27.4.2007) Massimiliano Nastri ...

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sura nei sistemi <strong>di</strong> facciata avviene nella forma <strong>di</strong> rivestimenti basso-emissivi (secondo<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> metallici, quali l’ossido <strong>di</strong> vana<strong>di</strong>o), al fine <strong>di</strong> ridurre la trasmissione nel<br />

campo spettrale dell’infrarosso o le per<strong>di</strong>te termiche per emissione e scambio ra<strong>di</strong>ativo;<br />

• l’impiego <strong>di</strong> due componenti <strong>di</strong> base dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi valori <strong>di</strong> rifrazione e miscelati tra loro,<br />

quali l’acqua e un polimero (hydrogel, che richiede una buona impermeabilizzazione dei telai),<br />

o <strong>di</strong> due <strong>di</strong>fferenti polimeri (polymer bend): i componenti, soggetti a riscaldamento oltre<br />

una soglia definita (quale temperatura critica, per cui assumono una colorazione lattiginosa),<br />

variano le proprietà relative alla trasmissione luminosa rispetto all’intero ambito ra<strong>di</strong>ativo<br />

dello spettro solare. A livello funzionale:<br />

- alle basse temperature, la miscela è omogenea ed è definita da una elevata trasparenza: i polimeri<br />

si <strong>di</strong>spongono all’interno del composto secondo catene che presentano un <strong>di</strong>ametro inferiore<br />

rispetto alla lunghezza d’onda della ra<strong>di</strong>azione nel campo del visibile, permettendo la<br />

trasmissione luminosa;<br />

- alle alte temperature, le catene polimeriche si separano in domini <strong>di</strong>screti, le cui <strong>di</strong>mensioni<br />

sono simili alla lunghezza d’onda della ra<strong>di</strong>azione nel campo del visibile, causando la riflessione<br />

della luce. Le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> questi domini possono essere stabilite da variazioni chimiche<br />

delle sostanze, in grado <strong>di</strong> influenzare anche la temperatura critica, il gra<strong>di</strong>ente della variazione<br />

cromatica e la velocità del processo <strong>di</strong> trasformazione.<br />

Nella situazione oscurata, un film termotropico permette il passaggio del 20% circa della ra<strong>di</strong>azione<br />

luminosa incidente (assumendo i valori del fattore <strong>di</strong> trasmissione luminosa τ pari a<br />

0,80÷0,90 nello stato trasparente e pari a 0,10÷0,50 nello stato opaco). L’applicazione alle superfici<br />

degli elementi <strong>di</strong> chiusura osserva:<br />

• l’instabilità alla ra<strong>di</strong>azione ultravioletta, che si manifesta con l’ingiallimento dei materiali, influenzandone<br />

le proprietà energetiche;<br />

• il degrado per effetto dell’umi<strong>di</strong>tà e dell’ossigeno sui composti polimerici;<br />

• i costi meno elevati rispetto ai <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> schermatura tra<strong>di</strong>zionali (Altomonte, 2004, pp.<br />

145-149).<br />

1.2.3. I <strong>di</strong>spositivi a cristalli liqui<strong>di</strong><br />

Gli elementi <strong>di</strong> chiusura trasparenti integrati dai <strong>di</strong>spositivi a cristalli liqui<strong>di</strong> (LCD, Liquid Crystals<br />

Display) sono espressi dalla capacità <strong>di</strong> variare, in modo <strong>di</strong>namico, il proprio stato dalla<br />

con<strong>di</strong>zione traslucida fino alla totale trasparenza: il funzionamento si basa su materiali con struttura<br />

molecolare a barre (come particelle lunghe solo qualche nm) che, sollecitati da un campo<br />

elettrico (per il fenomeno <strong>di</strong> anisotropia <strong>di</strong>elettrica), si allineano e mo<strong>di</strong>ficano la trasmissione<br />

luminosa. Tali <strong>di</strong>spositivi sono composti da una matrice polimerica, dotata della <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong><br />

gocce <strong>di</strong> cristallo liquido (caratterizzate da un comportamento anisotropo), che determina:<br />

• in assenza <strong>di</strong> campo elettrico, l’orientamento delle particelle in modo casuale (nella matrice<br />

polimerica), comportando una serie <strong>di</strong> riflessioni dei raggi incidenti e la configurazione traslucida;<br />

• in presenza <strong>di</strong> campo elettrico, l’orientamento delle particelle in una sola <strong>di</strong>rezione (nella matrice<br />

polimerica), che corrisponde al gra<strong>di</strong>ente del potenziale applicato, comportando la configurazione<br />

trasparente.<br />

I <strong>di</strong>spositivi possono essere regolati, me<strong>di</strong>ante sistemi <strong>di</strong> controllo, rispetto alla trasmissione luminosa<br />

richiesta (che, in generale, assume un valore del fattore <strong>di</strong> trasmissione luminosa τ =<br />

0,48÷0,76): in particolare, i cristalli liqui<strong>di</strong> (dei quali il tipo più comune è a struttura nematica<br />

intrecciata) (17) sono composti da polimeri che formano delle catene rotanti tra piatti polarizzati<br />

(il cui grado <strong>di</strong> rotazione può essere stabilito durante il processo <strong>di</strong> produzione). L’applicazione<br />

agli elementi <strong>di</strong> chiusura (sulle superfici dei vetri laminati, con <strong>di</strong>verse colorazioni <strong>di</strong> tipo neutro,<br />

verde o grigia) osserva:<br />

• la necessità dell’alimentazione elettrica continua per mantenere la trasparenza;<br />

• la bassa stabilità agli effetti della ra<strong>di</strong>azione ultravioletta;<br />

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