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(Fondazione Università di Mantova, 27.4.2007) Massimiliano Nastri ...

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elementi <strong>di</strong> chiusura cromogenici (1.2), gli elementi <strong>di</strong> chiusura trasparenti composti (1.3), gli<br />

elementi <strong>di</strong> chiusura integrati dai moduli fotovoltaici (1.4) e le schermature solari (1.5).<br />

1.1. Gli elementi <strong>di</strong> chiusura in vetro<br />

La <strong>di</strong>samina degli elementi <strong>di</strong> chiusura in vetro per l’applicazione ai sistemi <strong>di</strong> facciata è introdotta<br />

dalla spiegazione relativa ai proce<strong>di</strong>menti produttivi, ai caratteri funzionali e morfologici:<br />

questo, con l’obiettivo <strong>di</strong> rilevarne la composizione e le proprietà essenziali rispetto alle prestazioni<br />

fisiche, meccaniche e materiali nell’interazione con gli stimoli termici, luminosi e acustici<br />

(1.1.1). La <strong>di</strong>samina si concentra, nello specifico, sulla costituzione e sulle proprietà degli elementi<br />

<strong>di</strong> chiusura in vetrocamera (1.1.2) e degli elementi <strong>di</strong> chiusura in vetro a controllo solare<br />

(1.1.3).<br />

1.1.1. La costituzione e le proprietà degli elementi <strong>di</strong> chiusura in vetro<br />

Il vetro, a livello fisico e chimico, è costituito da una soluzione (solida) ottenuta per fusione, risultante<br />

dal processo <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>ficazione progressiva della miscela omogenea definita da un elemento<br />

“vetrificante” (il silicio), da un elemento “fondente” (il so<strong>di</strong>o, sotto forma <strong>di</strong> solfato o <strong>di</strong><br />

carbonato) e da un elemento “stabilizzante” (il calcio, sotto forma <strong>di</strong> carbonato). Il vetro, quale<br />

sostanza unitaria (ovvero, come “fluido soli<strong>di</strong>ficato”), è composto da molecole completamente<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nate che non realizzano alcun reticolo cristallino (in modo isotropo, per cui le caratteristiche<br />

fisiche e chimiche sono in<strong>di</strong>pendenti rispetto alla <strong>di</strong>rezione), determinando la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

trasparenza.<br />

Il vetro impiegato nei sistemi <strong>di</strong> facciata è <strong>di</strong> tipo so<strong>di</strong>co-calcico: durante la produzione, le sostanze<br />

della miscela sono riscaldate fino a <strong>di</strong>ventare fluido-viscose, per poi essere sottoposte a<br />

raffreddamento; in seguito all’elevata viscosità e al processo <strong>di</strong> raffreddamento, gli ioni e le molecole<br />

non hanno la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporsi in modo regolare. I silicati e l’ossigeno non riescono a<br />

formare una struttura cristallina, per cui si ottiene uno stato molecolare <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato: il vetro è<br />

costituito, quin<strong>di</strong>, da miscele <strong>di</strong> silicati, trasparenti secondo le <strong>di</strong>verse gradazioni e precisate da<br />

uno stato <strong>di</strong> aggregazione (“stato vetroso”) in cui le molecole presentano la <strong>di</strong>sposizione casuale<br />

propria dei liqui<strong>di</strong> (6) (tab. 1).<br />

Silice (Si) 69÷74 %<br />

Calce (CaO) 5÷12 %<br />

Ossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o (Na2O) 12÷16 %<br />

Magnesia (MgO) 0÷6 %<br />

Allumina (Al2O3) 0÷3 %<br />

Tab. 1. Composizione del vetro applicato nei sistemi <strong>di</strong> facciata.<br />

Si in<strong>di</strong>ca la costituzione del vetro rispetto alle principali quantità chimiche della miscela sottoposta ai<br />

processi <strong>di</strong> riscaldamento e <strong>di</strong> raffreddamento, che conducono a uno stato molecolare <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato: il vetro<br />

è definito da composti <strong>di</strong> silicati, trasparenti secondo le <strong>di</strong>fferenti gradazioni, con la possibilità <strong>di</strong> contenere<br />

anche percentuali ridotte <strong>di</strong> altre sostanze (ad<strong>di</strong>tivi) nella massa vetrificabile per incidere sulle proprietà<br />

e sul colore (Schittich et alii, 1998, tr. it. 2004, p. 61).<br />

Il vetro so<strong>di</strong>co-calcico utilizzato nei sistemi <strong>di</strong> facciata è resistente agli aci<strong>di</strong> e alle soluzioni alcaline,<br />

ed è dotato <strong>di</strong> una superficie sufficientemente dura (riferita dal valore della durezza sclerometrica,<br />

secondo la “scala <strong>di</strong> Mohs”, compresa tra 6÷7): inoltre, esso si comporta in modo<br />

quasi totalmente elastico, non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> nessuna riserva <strong>di</strong> plastificazione e, a causa delle elevate<br />

forze <strong>di</strong> legame atomico, possiede una rigi<strong>di</strong>tà meccanica molto elevata (7) (tab. 2).<br />

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