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(Fondazione Università di Mantova, 27.4.2007) Massimiliano Nastri ...

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permeabilità alla trasmissione luminosa), combinano la trasmissione della ra<strong>di</strong>azione solare a elevate<br />

prestazioni termoisolanti (Kaltenbach, e<strong>di</strong>ted by, 2004). L’applicazione <strong>di</strong> questi materiali<br />

nei sistemi <strong>di</strong> facciata consente:<br />

• la realizzazione <strong>di</strong> ampie chiusure verticali con pannelli dotati <strong>di</strong> struttura a nido d’ape o capillare,<br />

<strong>di</strong> struttura quasi-omogenea o cava (in forma cellulare evacuata e in schiume acriliche),<br />

in grado <strong>di</strong> limitare le <strong>di</strong>spersioni termiche e <strong>di</strong> favorire le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> risparmio energetico,<br />

tramite lo sfruttamento passivo dei raggi solari;<br />

• l’esecuzione specifica <strong>di</strong> pannelli in<strong>di</strong>viduati secondo il materiale, la configurazione geometrica<br />

(parallela alla <strong>di</strong>rezione dei raggi solari), l’eventuale inserimento tra due lastre <strong>di</strong> vetro e<br />

l’integrazione <strong>di</strong> lamine retroflettive (finalizzate ad attenuare e a <strong>di</strong>stribuire la ra<strong>di</strong>azione luminosa<br />

secondo molteplici angoli <strong>di</strong> incidenza), che determina:<br />

- l’eliminazione delle per<strong>di</strong>te per convezione, in base all’elevato rapporto <strong>di</strong>mensionale tra la<br />

lunghezza e il <strong>di</strong>ametro delle celle;<br />

- la riduzione degli scambi termici ra<strong>di</strong>ativi, limitati dai continui processi <strong>di</strong> assorbimento e <strong>di</strong><br />

re-irraggiamento che avvengono all’interno della struttura;<br />

- la riduzione delle proprietà ottiche dovute alla riflessione della ra<strong>di</strong>azione luminosa causata<br />

dalle superfici sferiche delle celle.<br />

L’elevata trasmissione luminosa (dovuta alle successive riflessioni dei raggi incidenti all’interno<br />

della struttura fisica e geometrica, che rendono i pannelli trasluci<strong>di</strong>) e le proprietà termoisolanti<br />

richiedono l’impiego <strong>di</strong> schermature esterne (in forma <strong>di</strong> rivestimenti, <strong>di</strong> cortine riflettenti o <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spositivi frangisole), per evitare le sollecitazioni termiche causate da una elevata incidenza solare<br />

(soprattutto durante il periodo estivo). Gli elementi <strong>di</strong> chiusura applicati nei sistemi <strong>di</strong> facciata<br />

sono composti da:<br />

• i pannelli con struttura a nido d’ape o capillare, costituiti da lastre trasparenti estruse in polimetilmetacrilato<br />

(PMMA) o in policarbonato (PC), o anche in altri materiali plastici quali<br />

l’hostaflon (HFL), il politetrafluoroetilene (PTFE), il polieteresolfonato (PES), il fluoroetilenepropilene<br />

(FEP) o teflon, prodotti con l’aggiunta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi per stabilizzarne il comportamento<br />

ai raggi ultravioletti e alle alte temperature, con <strong>di</strong>versi spessori (tab. 5) e sezioni geometriche.<br />

La struttura <strong>di</strong> questi pannelli (prodotti con taglio tramite filo metallico a resistenza,<br />

saldati ai lati ed eventualmente inclusi in un doppio strato <strong>di</strong> vetro sigillato ermeticamente)<br />

è configurata, in generale, da file parallele o alternate <strong>di</strong> piccoli tubicini capillari con sezione<br />

circolare (∅ = 1÷4 mm) o retta, da cilindri cavi (∅ = 1÷3 mm) e da parallelepipe<strong>di</strong>, rilevando:<br />

- le proprietà termiche stabilite dai valori <strong>di</strong> trasmittanza termica k compresi tra 2,46÷0,77<br />

W/m 2 .K (nel caso <strong>di</strong> lastre capillari in polimetilmetacrilato, sp. = 10÷100 mm), e compresi tra<br />

2,42÷0,71 W/m 2 .K (nel caso <strong>di</strong> lastre in policarbonato, sp. = 15÷120 mm);<br />

- le proprietà ottiche stabilite dai valori del fattore <strong>di</strong> trasmissione luminosa τ superiori a 0,80<br />

(nel caso <strong>di</strong> incidenza normale della ra<strong>di</strong>azione luminosa) e superiori a 0,70 (nel caso <strong>di</strong> incidenza<br />

<strong>di</strong>ffusa della ra<strong>di</strong>azione luminosa);<br />

• i pannelli costituiti da lastre in vetrocamera con riempimento in materiali dotati <strong>di</strong> struttura<br />

quasi-omogenea (<strong>di</strong> tipo microcellulare, con una scarsa densità apparente, e <strong>di</strong> colorazione<br />

lattiginosa). L’inserimento, nell’intercape<strong>di</strong>ne delle lastre, avviene con l’immissione sotto<br />

vuoto e con la chiusura perimetrale a bassa conducibilità termica e a tenuta ermetica, me<strong>di</strong>ante<br />

la sigillatura in laminato plastico contenente polvere <strong>di</strong> vetro (per la sensibilità dei materiali<br />

capillari alla penetrazione dell’acqua, all’umi<strong>di</strong>tà e ai composti chimici). Questi pannelli<br />

sono realizzati da:<br />

- aerogel, omogenei o granulari (composti per il 2÷5% da silicato, con struttura porosa definita<br />

da sfere <strong>di</strong> silice microscopiche, e per il 95÷98% da aria situata negli interstizi), e xerogel<br />

(con struttura meno omogenea e con interstizi d’aria più ampi, tale da consentire una migliore<br />

trasmissione luminosa ma inferiori proprietà termoisolanti), <strong>di</strong> natura inorganica. Gli aerogel<br />

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