Wealth Planet rivista 2 2012 - Wealthplanet.it
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Salute, Bellezza e Benessere<br />
Riflettori sempre accesi sulla<br />
IPERTENSIONE ARTERIOSA<br />
a cura di<br />
Dott.ssa Maria Luisa Bacosi<br />
Biologo Nutrizionista<br />
Dott.ssa Alice Tortoioli<br />
Medico Chirurgo<br />
L’ipertensione arteriosa è una delle più comuni malattie<br />
dell’uomo in tutto il mondo. Ha un tale impatto sulla<br />
morbil<strong>it</strong>à e sulla mortal<strong>it</strong>à, oltre che sulla spesa san<strong>it</strong>aria,<br />
da cost<strong>it</strong>uire una difficile sfida per chi si occupa di salute<br />
pubblica. L’ipertensione è generalmente asintomatica: solo<br />
in casi estremi può manifestarsi con cefalea, sudorazione,<br />
vertigini ed emorragie nasali. Nonostante l’intensa<br />
campagna di informazione, la percezione del problema<br />
non è ancora ottimale: mentre la consapevolezza di cosa<br />
vuol dire avere la pressione alta ha raggiunto percentuali<br />
soddisfacenti, l’applicazione di una strategia preventiva<br />
non è ancora soddisfacente, anche se la s<strong>it</strong>uazione<br />
<strong>it</strong>aliana è tra le migliori al mondo. Rappresenta la causa<br />
più importante di patologie cardiovascolari quali l’ictus,<br />
l’infarto e lo scompenso cardiaco e fin dal suo esordio,<br />
anche con livelli pressori non particolarmente elevati, può<br />
essere pericolosa poiché il cuore deve sostenere uno sforzo<br />
superiore alla normal<strong>it</strong>à e, se è prolungato, può portare ad<br />
un ingrossamento del cuore stesso e di alterazioni arteriose<br />
anche a carico del rene, del cervello e degli occhi. Si parla<br />
di ipertensione arteriosa se si è in presenza di un aumento<br />
permanente e non occasionale della pressione oltre i valori<br />
normali, che sono 120/80 mm di Hg per tutti i soggetti.<br />
Viene classificata in forma prim<strong>it</strong>iva o essenziale quando<br />
la causa è sconosciuta e questa rappresenta la quasi<br />
total<strong>it</strong>à dei casi, anche se le ipotesi causali che godono di<br />
maggiore attenzione sono l’alimentazione, lo stress psicoemotivo,<br />
il sovrappeso e l’obes<strong>it</strong>à. La forma secondaria<br />
ha meccanismi patogenetici conosciuti e comprende il<br />
5-10 % dei casi che originano da una patologia che può<br />
essere di natura endocrina, vascolare, renale o neurogena.<br />
Accanto alla terapia farmacologia, spesso necessaria,<br />
devono essere segu<strong>it</strong>e alcune regole elementari basilari,<br />
che rappresentano il primo passo per mantenere una buona<br />
salute e una prospettiva di sana longev<strong>it</strong>à, contribuendo<br />
ad ottenere i valori pressori ideali. Nella maggior<br />
parte dei casi, è bene sottolineare, che l’ipertensione è<br />
10 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine<br />
dovuta ad ab<strong>it</strong>udini di v<strong>it</strong>a non corrette, che andrebbero<br />
combattute fin dalla giovane età seguendo alcune semplici<br />
regole di comportamento. Esistono fattori che possono<br />
favorire l’insorgenza dell’ipertensione arteriosa, come<br />
la v<strong>it</strong>a sedentaria, il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol,<br />
l’alimentazione troppo ricca in grassi di origine animale<br />
e in genere il sovrappeso e l’obes<strong>it</strong>à. Il goal primario del<br />
trattamento è quello di raggiungere la massima riduzione<br />
del rischio cardiovascolare globale, che in base alle correnti<br />
evidenze desunte dai maggiori trials, si raccomanda che<br />
la pressione arteriosa venga ridotta almeno al di sotto di<br />
140/90 mm di Hg in tutti i soggetti ipertesi. I cambiamenti<br />
introdotti nell’alimentazione, specialmente la cresc<strong>it</strong>a del<br />
consumo del cibo industriale, del fast food e del junk food<br />
(cibo spazzatura) hanno radicalmente modificato la dieta.<br />
La conseguenza è stato un aumento del consumo di zuccheri<br />
semplici, di grassi saturi (soprattutto i grassi trans che<br />
provengono dai grassi idrogenati frutto delle trasformazioni<br />
industriali), di acidi grassi omega-6, di carboidrati ad alto<br />
indice glicemico e contemporaneamente un basso consumo<br />
di fibre, di acidi grassi omega-3, di frutta e verdura. Queste<br />
nuove ab<strong>it</strong>udini alimentari hanno alterato profondamente la<br />
salute pubblica aumentando l’insorgenza delle disfunzioni<br />
cardiovascolari. Sono tre le regine di cuori per una riduzione<br />
dell’ipertensione arteriosa: alimentazione corretta, controllo<br />
del peso corporeo e movimento, che in altre parole vuol dire<br />
stile di v<strong>it</strong>a sano. La dieta med<strong>it</strong>erranea povera di grassi<br />
animali, di zuccheri e di sale, ricca in vegetali, soprattutto<br />
ortaggi freschi, legumi, frutta, cereali integrali, pesce,<br />
noci è riconosciuta per i suoi benefici attribu<strong>it</strong>i agli effetti<br />
combinati di un alto contenuto di antiossidanti, di acidi<br />
grassi omega-3, basso indice glicemico e alto contenuto di<br />
fibre. Inoltre è necessario lim<strong>it</strong>are il consumo di sale, non<br />
solo quello che viene aggiunto in cucina come condimento,<br />
ma soprattutto quello contenuto nei cibi (dadi da brodo,<br />
formaggi stagionati, salumi, alimenti conservati, cibi di<br />
preparazione industriale). La riduzione dell’apporto di sale<br />
da 10 a 5 grammi al giorno riduce la pressione arteriosa di<br />
5/3 mm di Hg specialmente negli anziani e in chi parte da<br />
livelli pressori maggiori. E’ consigliabile adottare l’ab<strong>it</strong>udine<br />
a utilizzare spezie per insaporire le pietanze e aceto, sia<br />
di vino che di mele o balsamico. Occorre tenere sotto<br />
controllo il peso corporeo: con l’aumento di peso il cuore<br />
deve pompare con più energia per mandare il sangue in<br />
tutti i tessuti. Anche l’alcol e la caffeina contribuiscono ad<br />
aumentare la pressione. Praticare regolarmente l’attiv<strong>it</strong>à<br />
fisica aiuta a mantenere la pressione arteriosa a livello<br />
favorevole. Tutti questi consigli messi in pratica, presentano<br />
una significativa associazione con la riduzione della<br />
pressione arteriosa e la riduzione della morte da cause<br />
cardiovascolari e gli eventi ischemici. L’importante è essere<br />
costanti: prevenire è meglio che curare e soprattutto bisogna<br />
crederci. Ippocrate diceva: il corpo umano è un tempio e<br />
come tale va curato e rispettato, sempre. Non è mai troppo<br />
tardi per migliorare lo stile di v<strong>it</strong>a.