La Via del Golfo a cura di Matteo d’Altilia - Direttore di Luxury Magazine Nel parafrasare la Via della Seta, Il Milione di Marco Polo, e l’Itinerario, Viaggio alla Mecca di Ludovico de Varthema, l’Italia, paese di poeti, santi e navigatori, nei secoli ha raccontato di uomini che hanno varcato i confini <strong>it</strong>alici alla scoperta di nuovi mondi. Emanuele Ventanni può essere r<strong>it</strong>enuto l’ultimo viaggiatore e ambasciatore di questa Via, partendo da una piccola c<strong>it</strong>tà umbra, Umbertide. Nota fin dal 1200 per essere posta a difesa dello Stato Pontificio, è famosa per le lavorazioni di ferro battuto (si narra che la cancellata esterna della fontana principale di Perugia sia stata realizzata nell’allora P<strong>it</strong>ulum, successivamente Fracta e ora Umbertide in onore di Re Umberto I di Savoia), e vi hanno lavorato artisti come Luca Signorelli, Pomarancio e Pinturicchio. Da questa c<strong>it</strong>tà ricca di storia Emanuele Ventanni, dove è nato, risiede e lavora, parte di slancio verso i paesi del Golfo Arabico e in particolare negli Emirati Arabi Un<strong>it</strong>i, che il 2 dicembre 2011 hanno festeggiato il 40° della Cost<strong>it</strong>uzione della Federazione. Particolar<strong>it</strong>à stilistica propria di Emanuele Ventanni è il r<strong>it</strong>ratto. Artista poliedrico, negli anni affina le tecniche che vanno dal disegno all’olio, dalla ceramica all’affresco e dalla scultura fino alla l<strong>it</strong>ografia. Scopre nuovi strumenti e tecniche p<strong>it</strong>toriche, un linguaggio e uno stile che approda al r<strong>it</strong>ratto. Le sue opere sono presenti in chiese ed edifici privati. I suoi soggetti sono figurativi, religiosi e femminili che nascono nello studio in Umbertide, un ex chiesa agostiniana del 1375. Tiene numerose mostre personali in Italia e all’estero, come avvenuto di recente a Minsk, Bielorussia, con una mostra dedicata alla bellezza femminile. 64 <strong>Wealth</strong> <strong>Planet</strong> magazine La tecnica originale p<strong>it</strong>torica di Emanuele Ventanni, impiegata fin dal 1982, si presenta come un dipinto su legno. Alle tecniche di p<strong>it</strong>tura su legno del passato, note fin dall’antico Eg<strong>it</strong>to, e utilizzate nei secoli, Emanuele Ventanni ha saputo integrare una sua personale modal<strong>it</strong>à artistica. Utilizza carta abrasiva su tavola lignea, su cui in precedenza viene applicata “terra di Siena” bruciata e scur<strong>it</strong>a su tutta la superficie. Con questa tecnica l’artista ottiene un effetto quasi a rilievo. La sua tecnica ha conquistato la famiglia reale Al Nahyan di Abu Dhabi, di cui è esponente l’attuale presidente degli Emirati Arabi Un<strong>it</strong>i, Khalifa bin Zayed Al Nahyan, principe di Abu Dhabi, e il fratello Mansour bin Zayed Al Nahyan, presidente tra l’altro della squadra di calcio del Manchester C<strong>it</strong>y, tanto da commissionargli un r<strong>it</strong>ratto del loro padre, sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo presidente e fondatore degli Emirati Arabi Un<strong>it</strong>i, deceduto nel 2004, assieme ai loro r<strong>it</strong>ratti. L’anteprima dell’opera dedicata allo sceicco Zayed Al Nahyan consegnata il 2 dicembre 2011 è un r<strong>it</strong>ratto in primo piano con fondo oro zecchino e decorazioni arabe. L’opera defin<strong>it</strong>iva avrà le dimensioni di 3,10 m per 1,86 m. Quest’opera è l’unica commissionata dalla famiglia reale Al Nahyan in occasione dei festeggiamenti del 2 dicembre 2011 e l’anteprima sarà conservata e visibile nel nuovo Museo delle Arti di Abu Dhabi. E’ da considerarsi un grande onore, in un paese dove la cultura e la tradizione araba non consentono la raffigurazione di immagini e figure umane.
spring summer <strong>2012</strong> www.maurogiuli.com