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BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson

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1. FIGLI DELLA DISUBBIDIENZA (Efesini 2:2; 5:6). Questa definizione si<br />

basa sulla natura della reazione di queste persone nei confronti di Dio. Il<br />

loro futuro viene indicato dall'appellativo: «figli d'ira» (Efesini 2:3).<br />

L'espressione «figli del diavolo» dice chiaramente chi sia loro padre<br />

(Giovanni 3:10, 8).<br />

2. FIGLI DI DIO (Romani 8:16-17; Galati 3:26). Si potrebbero anche chiamare<br />

«figli di ubbidienza» per via dell'espressione «ubbidienza della<br />

fede»(Romani 16:26). La loro risposta di fede è «ubbidire a Cristo» (I Pietro<br />

1:2) e al Vangelo. Dal momento che appartengono alla stirpe della fede, essi<br />

vengono chiamati figli di Abramo (Galati 3:7). Il Signore Gesù affermava<br />

che i figli di Abramo «fanno le opere di Abramo» (Giovanni 8:39). La<br />

trasformazione della loro vita rende possibile l'uso dell'appellativo di «figli<br />

di luce» (Giovanni 18:36; I Tessalonicesi 5:5). I figli di Dio non sono salvati<br />

per mezzo delle buone opere, ma lo sono in vista delle buone opere (Efesini<br />

2:10; Tito 3:8), II piano di salvezza prevedeva che quelli che erano morti nei<br />

peccati potessero vivere per la giustizia (I Pietro 2:24).<br />

La differenza maggiore tra i due tipi di famiglie sta nella fede. I figli della<br />

disubbidienza, seguendo le orme di Caino, pongono la loro fede nei propri<br />

sforzi per essere a posto davanti a Dio. Non ubbidiscono al Vangelo e non<br />

vogliono avvicinarsi a Dio sull'unica base possibile dell'opera compiuta di<br />

Cristo. Confidano nella loro bontà, nelle loro idee e nel loro modo di vivere.<br />

I figli di Dio invece, si sono pentiti dei propri peccati (Luca 13:3; 15:7;<br />

24:47; Atti 2:38; 3:19); si sono rivolti a Dio per la fede (Atti 20:21; 26:20).<br />

Questa fede, che produce, la salvezza è posta soltanto nel sangue di Cristo<br />

(Romani 3:25). Solo il Suo sangue può purificare da tutti i peccati (I<br />

Giovanni 1:7; Apocalisse 1:5).<br />

Conclusione<br />

La salvezza dell'uomo era nei piani di Dio prima che il mondo fosse creato.<br />

Egli desiderava avere comunione con quelli che avrebbero voluto amarLo e<br />

ubbidirGli per libera scelta. Quando la disubbidienza incominciò, Egli non ne<br />

fu sorpreso. Nel piano di Dio, prima della fondazione del mondo l'Agnello era<br />

già stato messo da parte per essere ucciso (I Pietro 1:19-20; Apocalisse 13:8).<br />

Quando giunse la pienezza dei tempi Dio mandò Suo Figlio (Galati 4:4). Colui<br />

che aveva parlato in molte maniere e attraverso molti profeti, ha poi parlato<br />

all'uomo per mezzo del Suo Figliolo (Ebrei 1:1-2). Il messaggio del Vangelo<br />

rivela all'uomo che Cristo è morto per i suoi peccati, soddisfacendo in tal modo<br />

quanto la giustizia di Dio richiedeva. Il Figlio è risorto dai morti per la<br />

giustificazione dell'uomo. Dio offre la vita eterna a tutti quelli che vanno a Lui<br />

tramite la fede nel Suo Figliolo. Ricevere il Figlio e accettare la Sua guida nella<br />

propria vita vuoi dire avere la vita eterna (Giovanni 1:12; I Giovanni 5:12).<br />

L'ira di Dio resta su chi non crede (Giovanni 3:36). Hai ubbidito all'Evangelo?<br />

Stai ora camminando come un figlio di ubbidienza, un figlio della luce, un<br />

figlio di Dio?<br />

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