BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson
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aspetti. Non esisteva una partecipazione negligente e anche noi dovremmo<br />
prepararci adeguatamente.<br />
1. ESAME. La vera e propria preparazione per la Cena del Signore<br />
incomincia con un autoesame (I Corinzi 11:28-32). Questo serve a<br />
predisporre il singolo a partecipare, non ad escluderlo. Si dovrebbe iniziare<br />
esaminando il proprio rapporto col Signore e confessando tutti i peccati di<br />
cui si è coscienti. Poi si dovrebbe analizzare il proprio rapporto con gli altri<br />
(specialmente con gli altri credenti) e, nel fare ciò, sforzarsi di appianare i<br />
problemi esistenti, prima di partecipare alla Cena (Matteo 5:23-24). Le<br />
Scritture mettono in guardia contro la negligenza nell’esaminare se stessi<br />
allo scopo di evitare un giudizio da parte di Dio. Nella Chiesa di Corinto, la<br />
malattia fisica e la morte furono i tristi risultati della noncuranza in questo<br />
specifico ambito.<br />
2. MEDITAZIONE. Se ci siamo intrattenuti a conversare su argomenti non<br />
direttamente concernenti il Signore prima di partecipare alla Cena, la<br />
nostra preparazione non è stata efficace. Leggere la Parola di Dio, cantare<br />
delle canzoni spirituali, parlare con altri credenti o con i membri della<br />
nostra famiglia del Signore Gesù, sono vari esempi di come possiamo<br />
trascorrere i! nostro tempo di preparazione ricordando il Signore. Un fatto<br />
è certo, porteremo al Signore soltanto quello che avremo preparato in<br />
anticipo. Davide dichiarò: «Non offrirò all'Eterno, al mio Dio, olocausti<br />
che non mi costino nulla» (II Samuele 24:24). Le celebrazioni della Cena<br />
del Signore saranno esenti da qualunque smorzante monotonia solo se ci<br />
saremo preparati precedentemente.<br />
Conclusione<br />
L'adorazione è la suprema responsabilità e il grande privilegio del credente<br />
(Giovanni 4:23; Luca 10:41-42). In qualità di sacerdoti noi offriamo dei<br />
sacrifici spirituali (I Pietro 2:5). La regolare commemorazione del Signore,<br />
così com'Egli ha ordinato, dovrebbe avere la precedenza sulle attività<br />
ricreative, sui raduni familiari e altri obblighi. Come parte vitale del<br />
sacerdozio dei credenti, abbiamo l'opportunità, durante la Santa Cena, di<br />
offrire a Dio il sacrificio della lode, il frutto delle nostre labbra (Ebrei 13:15).<br />
Presentiamo inoltre a Dio le nostre offerte materiali come atto di adorazione<br />
(Filippesi 4:17-18). Infine dovremmo nuovamente offrire i nostri corpi a Dio<br />
in sacrificio vivente (Romani 12:1-2). Gesù disse: «Ricordatevi di Me».<br />
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