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BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson

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NOTE ESPOSITIVE LEZIONE 12<br />

LA TESTIMONIANZA <strong>PER</strong>SONALE<br />

II tribunale è il luogo dove si usano di solito termini come «testimone»,<br />

«testimoniare» e «testimonianza». E' nel tribunale del mondo che i medesimi<br />

termini sono usati per i credenti in Cristo, in quanto essi fungono da testimoni,<br />

testimoniano, o forniscono la loro confessione di fede in Gesù quale loro<br />

Salvatore e Signore. Paolo così esortava il suo giovane discepolo Timoteo:<br />

«Afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale facesti<br />

quella bella confessione in presenza di molti testimoni. Nel cospetto di Dio che<br />

vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza dinanzi a Ponzio<br />

Filato con quella bella confessione, io ti raccomando...» (I Timoteo 6:12-13).<br />

La confessione di Cristo davanti agli uomini è un grande privilegio di cui Dio<br />

può servirsi per portare altre persone a Sé. Può essere, tuttavia, anche<br />

un'occasione di persecuzione e perfino di morte. I termini «testimone» e<br />

«testimoniare» rendono nella nostra lingua il termine biblico strettamente<br />

connesso con la nostra parola «martire».<br />

Nella Scrittura essi sono usati con questo significato (Apocalisse 2:13) in<br />

quanto, in effetti, i credenti testimoniavano della loro fede al punto di morire<br />

per essa.<br />

Nella chiamata rivolta ai Suoi seguaci, il Signore li invitò ad essere franchi<br />

circa il rapporto che essi avevano con Lui. «Chiunque mi avrà riconosciuto<br />

davanti agli uomini, anche il Figliol dell'uomo riconoscerà lui davanti agli<br />

angeli di Dio» (Luca 12:8; cfr. Matteo 10:32). L'aprire la nostra bocca davanti<br />

agli altri è strettamente connesso con la stessa salvezza, infatti: «Se con la<br />

bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio<br />

l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato» (Romani 10:9). La nostra fedeltà al<br />

Signore Gesù non dovrebbe mai essere un segreto.<br />

Il suo contenuto<br />

Una buona testimonianza include due fattori. Primo, deve esserci una verifica<br />

di prima mano dell'autenticità di un dato fatto. Anania disse a Saulo di Tarso<br />

dopo la sua conversione: «Tu Gli sarai presso tutti gli uomini un testimone<br />

delle cose che hai vedute e udite» (Atti 22:15). Un buon testimone riferisce ciò<br />

che sa e che ha visto, non ciò che suppone o pensa. Un buon testimone di Gesù<br />

Cristo riferirà, perciò, la maniera in cui Lo ha conosciuto, il modo in cui la sua<br />

vita è stata cambiata e in base a quale autorità egli afferma di essere un figlio<br />

di Dio. Secondo, un testimone giura solennemente di dire la verità. I credenti<br />

sono quindi esortati ad essere «pronti sempre a rispondere a vostra difesa a<br />

chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi» (I Pietro 3:15).<br />

L'apostolo Giovanni, nel suo Vangelo, rese testimonianza delle cose che egli<br />

sapeva fossero vere (Giovanni 21:24). Paolo scrisse a pro dei dubbiosi che egli<br />

rendeva testimonianza del fatto che Cristo era risuscitato dai morti. Se non<br />

fosse stato così, agli occhi di Dio non sarebbe stato altro che un falso testimone<br />

( I Corinzi 15:15).<br />

La testimonianza di un figlio di Dio può spesso iniziare con una<br />

delineazione dei bisogni che lo hanno portato a Cristo, sottolineando in<br />

particolare il problema del peccato. «E molti di coloro che avevano creduto,<br />

venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte» (Atti 19:18)<br />

cioè le loro azioni malvagie agli occhi Dio. Il Signore Gesù ha portato sollievo<br />

a milioni di individui avvinghiati dal senso di colpa, di vuoto, dall'assenza di<br />

un significato, di pace, dalla paura della morte e della solitudine. In loro la<br />

gioia e uno scopo si sono sostituiti a tutti questi tristi sentimenti. Gesù venne<br />

principalmente per salvare i peccatori (I Timoteo 1:15), liberandoli così dall'ira<br />

futura (I Tessalonicesi 1:10).<br />

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