BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson
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NOTE ESPOSITIVE LEZIONE 2<br />
STUDIO GENERALE<br />
SULLA CRISTOLOGIA<br />
Visse tra gli uomini e la Sua fu la vita più singolare che sia mai stata vissuta.<br />
La sua integerrima personalità, senza alcun difetto sotto ogni aspetto, ebbe<br />
perfino il tributo dei Suoi nemici. La sua vita fu unica. Nessun uomo<br />
imperfetto avrebbe potuto inventarLo. Nessuno scettico potrebbe dare di Lui<br />
una spiegazione razionale. Su di Lui è stato scritto più di chiunque altro nella<br />
storia, sebbene Egli non abbia scritto nulla di cui si abbia testimonianza. Ha<br />
avuto sulla storia un impatto più grande di qualunque altro e a causa sua essa<br />
si suddivide nei periodi prima di Cristo (a.C.) e dopo di Cristo (d.C.).<br />
Nonostante ciò Egli non prese parte alla politica né fu a capo di un esercito di<br />
questa terra. Fu l'uomo più controverso della storia, il più amaramente<br />
contrastato, perseguitato senza ragione e ucciso con violenza. Eppure predicò<br />
la non violenza e proibì la rappresaglia, la vendetta e la spada. Diceva: «II<br />
mio regno non è di questo mondo.» La Sua credenziale principale fu la<br />
supremazia morale. Tutto ciò che Egli è stato, è ed ha fatto si estende per un<br />
arco di tempo che va da un passato eterno, attraverso una vita terrena,<br />
all'infinito.<br />
1.1 SUOI NOMI. Fu chiamato Gesù, «perché è lui che salverà il suo popolo<br />
dai loro peccati» (Matteo 1:21). Il nome Gesù significa «Dio [Jehovah]<br />
salva». Egli era il divino Salvatore (Tito 2:13 ; Isaia 43:11 ) ed era Cristo il<br />
Signore (Luca 2:11). In qualità di Cristo o Messia, cioè l'Unto, Egli era il<br />
Liberatore promesso (Giovanni 4:25-26). Faceva spesso riferimento a Se<br />
stesso come al Figlio dell'uomo (Luca 19:10), appellativo che esprime<br />
efficacemente l'umanità cui si abbassò, ma era anche il Figlio di Dio,<br />
epiteto che i Suoi nemici interpretarono come una dichiarazione di deità<br />
(Giovanni 10:3, 36). Era la Parola di Dio (Giovanni 1:1,14), l'Agnello di<br />
Dio (Giovanni 1:29), l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine, il Primo e<br />
l'Ultimo (Apocalisse 22:13). In modo eccelso viene chiamato Re dei re e<br />
Signore dei signori (Apocalisse 19:16).<br />
2. IL SUO ETERNO PASSATO. Non fu creato, essendo Egli stesso il<br />
Creatore di tutte le cose (Giovanni 1:3,10;Colossesi 1:16-17; I Corinzi 8:6;<br />
Ebrei 1:2, 10). Da ogni eternità Egli era con Dio ed era Dio (Giovanni 1:1-<br />
2). L'espressione «unigenito», a Lui riferita, non è usata per indicarne la<br />
nascita. «Unigenito» (Giovanni 1:14,18; 3:16,18) significa «unico», com'è<br />
illustrato da Isacco, che in realtà non fu figlio unico (Ebrei 11:17).<br />
L'appellativo «Primogenito» Lo descrive nel senso di priorità, com'è<br />
evidente in Colossesi 1:18 e Apocalisse 1:5. Il Signore era da eternità<br />
(Michea 5:1; Isaia 9:5-6; Proverbi 8:22-23). Essendo I'«Io sono», Egli era<br />
prima di tutte le cose (Giovanni 8:58; Esodo 3:14). Condivise la gloria del<br />
Padre prima che il mondo fosse (Giovanni 17:5).<br />
3. LE SUE APPARIZIONI NEL VECCHIO TESTAMENTO. Non<br />
incontriamo il Signore Gesù per la prima volta nel Nuovo Testamento. Egli<br />
stesso spiegò le cose che nella legge di Mosè e nei profeti si riferivano a<br />
Lui (Luca 24:27,44). Cristo costituì l'argomento e il compimento della<br />
Scrittura; Egli adempì centinaia di profezie, riguardanti tra l'altro il luogo<br />
della Sua nascita (Michea 5:2), il modo in cui sarebbe nato (Isaia 7:14) e in<br />
cui sarebbe morto (Isaia 53). Egli fu Colui che realizzò le promesse<br />
riguardanti un profeta più grande di Mosè (Deuteronomio 18:18-19), un<br />
sacerdote che avrebbe svolto il suo ufficio per sempre (I Samuele 2:35), e<br />
un re più grande di Davide, il cui trono sarebbe durato in eterno (II<br />
Samuele 7:12-13). Egli adempì le promesse rappresentate nei sacrifici e<br />
nelle feste, come per esempio la Pasqua (I Corinzi 5:7). E' indubbio che<br />
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