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BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson

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«Però», dirà qualcuno, «come posso essere sicuro di aver realmente creduto? Ho provato a credere<br />

e ho esaminato attentamente me stesso allo scopo di riscontrare in me la presenza di una tale fede;<br />

ma più la cerco, meno pare che l'abbia.»<br />

Ahimè, amico, la stai cercando nel posto sbagliato; inoltre, il tuo tentativo di credere dimostra<br />

semplicemente che non sei sul binario giusto. Lascia che ti dia un'altra illustrazione.<br />

Una sera, sei in casa tua, seduto in silenzio, quando un uomo arriva dandoti la notizia che il<br />

capostazione è rimasto ucciso sui binari. Ma l'uomo che ti comunica la notizia ha da tempo la fama<br />

di essere disonesto e il più audace, noto bugiardo del vicinato. Crederesti, o tenteresti di credere a<br />

quell'uomo?<br />

«Naturalmente no!» esclamerai.<br />

«Perché no?» chiedo.<br />

«Beh, lo conosco troppo bene!»<br />

«Ma dimmi: come sai di non credergli? Considerando la tua fede o i tuoi sentimenti?»<br />

«No», rispondi, «considero semplicemente l'uomo che mi ha portato il messaggio.»<br />

All'improvviso arriva un vicino e dice: «II capostazione è stato investito stasera da un treno merci<br />

ed è morto.» Dopo che il vicino se n'è andato, tu dici cautamente: «Beh, adesso in parte ci credo; per<br />

quanto mi ricordi, una sola volta in vita sua quest'uomo mi ha ingannato e io lo conosco<br />

dall'infanzia.»<br />

Tuttavia, ti chiedo ancora: «E’ per via della tua fede che questa volta sai di crederci in parte?»<br />

«No, considerando semplicemente il carattere del mio informatore.»<br />

Quest'ultimo ha appena lasciato la stanza quando una terza persona entra portandoti la stessa triste<br />

notizia del precedente. Però questa volta dici a quest'uomo: «John, adesso ci credo. Proprio perché<br />

sei tu a dirmelo, io ci credo.»<br />

Ti rivolgo ancora la domanda (che, ricordalo, non è altro che l'eco di te stesso): «Come sai di<br />

credere così fiduciosamente al tuo amico John?»<br />

«Per quello che John è e per chi John è», rispondi. «Egli non mi ha mai imbrogliato, e non penso<br />

che lo farà mai.»<br />

Nello stesso identico modo io so di credere all'Evangelo, proprio a motivo di Colui che mi porta la<br />

notizia. «Se accettiamo la testimonianza degli uomini, maggiore è la testimonianza di Dio; e la<br />

testimonianza di Dio è quella ch'Egli ha resa circa il suo Figliolo... Chi non crede a Dio l'ha fatto<br />

bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa il proprio Figliolo» (I<br />

Giovanni 5:9-10). «Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia» (Romani 4:3).<br />

Un uomo pieno d'angoscia disse una volta ad un anziano della comunità: «Ma io non posso<br />

credere!» Il predicatore con saggezza e con calma replicò: «In chi non puoi credere?» Ciò ruppe<br />

l'incantesimo. Egli aveva considerato la fede come qualcosa di indescrivibile, che si doveva sentire<br />

nel proprio intimo per poter essere sicuri di andare in ciclo. Ma la fede guarda oltre, ad una Persona<br />

vivente e alla Sua opera compiuta, ascolta in silenzio la testimonianza su entrambe, data da un Dio<br />

fedele.<br />

Fissare lo sguardo non su se stessi, ma su Cristo, porta la pace interiore. Se siamo rivolti verso il<br />

sole, la nostra ombra si proietta dietro di noi. Non è possibile fissare nello stesso tempo lo sguardo<br />

sul proprio io e su Cristo glorificato nei cicli.<br />

Abbiamo visto che il Figlio di Dio merita la nostra fiducia. La Sua opera compiuta ci salva per<br />

l'eternità; la Parola di Dio riguardante quelli che credono in Lui ci da la piena certezza. Troviamo in<br />

Cristo e nella sua opera la via della salvezza e nella Parola di Dio la consapevolezza di possederla.<br />

La gioia della salvezza<br />

Una volta salvato potresti ad un dato punto chiederti: «Perché mi capita spesso di perdere la gioia, il<br />

piacere di vivere la vita cristiana, ritornando ad essere com'ero prima della conversione?» La<br />

Scrittura ci insegna che, essendo salvati per l'opera di Cristo e avendone la certezza dalla Parola di<br />

Dio, siamo conservati nella gioia della vita cristiana dallo Spirito Santo che dimora nel corpo dì<br />

ciascun credente. Ma ricorda che chi è salvato ha ancora con sé «la carne», ossia quella natura<br />

malvagia che ha per nascita e che si è manifestata fin da quando era ancora un piccolo bambino<br />

indifeso sulle ginocchia della madre. Lo Spirito Santo nel credente resiste alla carne ed è rattristato<br />

da qualsiasi sua manifestazione di pensiero, di parola e di opera. Se il credente cammina «in modo<br />

degno del Signore» lo Spirito Santo produrrà nella sua anima i Suoi frutti benedetti: amore, gioia,<br />

pace, e così via (Galati 5:22). Ma se il credente cammina in modo carnale e mondano lo Spirito è<br />

rattristato e i suddetti frutti mancheranno, in maggiore o minore misura.<br />

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