BASI PER UNA VITA CRISTIANA O.J. Gibson

affidato a pochi, a credenti professionalmente addestrati. Se non sappiamo
parlare come Pietro, allora possiamo portare altri a Gesù come fece Andrea
(Giovanni 1:40-42). Nessuno potrà mai raggiungere la cerchia particolare delle
persone con cui siamo a contatto meglio di noi. E' una responsabilità nostra,
non di qualcun altro, avvertire quelli che si trovano ancora nei loro peccati.
Ostacoli alla nostra testimonianza
E' evidente che esistono dei poderosi ostacoli che trattengono molti credenti
dallo svolgere l'importante compito al quale Dio li ha chiamati.
1. PAURA. Evitiamo in genere di offendere gli altri, di far nascere
controversie o di essere definiti dei «fanatici». Qualche volta però abbiamo
semplicemente paura di fallire. Ma la Scrittura dice: «La paura degli uomini
costituisce un laccio» (Proverbi 29:25). Essa ostacola le benedizioni di Dio
e si contrappone al Suo frequente invito: «Non temere». Che cosa allora
possiamo fare? Possiamo pregare per avere coraggio (Atti 4:29). Perfino un
uomo come Paolo in questo non fu esente dalla paura, ma nonostante ciò
Dio benedì la sua determinazione nel testimoniare (I Corinzi 2:3). Altri
credenti vengono incoraggiati quando noi siamo coraggiosi (Filippesi 1:14).
Il coraggio agisce malgrado la paura.
2. MANCANZA DI POTENZA. Se la nostra vita non manifesta il Vangelo di
Cristo, allora non avremo successo (Filippesi 1:27). Il Signore non volle che
i suoi seguaci cercassero di essere dei testimoni senza la potenza dello
Spirito nelle loro vite (Luca 24:49). La testimonianza di un buon credente
sta nella «dimostrazione di spirito e di potenza» (I Corinzi 2:4).
3. MANCANZA DI PREPARAZIONE. Il Signore impiegò un'enorme quantità
di tempo nella preparazione dei Suoi discepoli. Se ci sentiamo goffi e non
sappiamo usare appropriatamente la Scrittura, potremmo forse dimenarci e
poi lasciar perdere. E' doveroso perciò avere una testimonianza personale
accuratamente preparata. Dovremmo quindi memorizzare pochi semplici
versetti del Vangelo in cui viene chiaramente indicata la via della salvezza.
Una sequenza semplice, spesso utilizzata, è la seguente:
a. Dio ci offre la vita eterna (Giovanni 5:24).
b. Tutti sono peccatori (Romani 3:23).
c. La morte è la pena del peccato (Romani 6:23).
d. Tutti gli uomini sono invitati a pentirsi e ad abbandonare i loro peccati
(Atti 3:19).
e. Cristo portò i nostri peccati sulla croce (I Pietro 2:24).
f. Cristo è Dio manifestato in carne (Giovanni 1:1, 14).
g. La salvezza è per grazia, non per opere (Efesini 2:8-9).
h. Ricevere Cristo vuoi dire avere la vita eterna (I Giovanni 5:11-12).
i. Siamo invitati a riceverLo (Giovanni 1:12).
l. Dobbiamo confessare Gesù come Signore (Romani 10:9-10).
m. Possiamo sapere di avere la vita eterna (I Giovanni 5:13).
4. MANCANZA DI AZIONE. Questa può sussistere anche dopo che altre
mancanze sono state colmate. I nuovi convertiti spesso testimoniano più
zelantemente nei primi tempi che in seguito, quando hanno imparato di più.
L'indugio superfluo vien così descritto in Ecclesiaste 11:4: «Chi bada al
vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà.»
La testimonianza verbale
Testimoniare di Cristo implica necessariamente che si parli di Lui agli altri.
Ecco cosa bisogna fare per incominciare.
1. ESSERE PIENI DI FERVORE PER GESÙ' CRISTO. Mostrati entusiasta di
Lui davanti agli altri. Anche se è stato l'uomo più controverso della storia,
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