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Capitolo XII – Situazione morale e religiosa della Slavia cividalese

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<strong>XII</strong> <strong>–</strong> SITUAZIONE MORALE E RELIGIOSA DELLA SLAVIA CIVIDALESE - 293<br />

Del nuovo prete il solito Liva dice che «è buono e prudente sacerdote. La popolazione è<br />

molto decaduta moralmente»; si spera bene 63 . E l’anno dopo: «La popolazione di Masarolis è<br />

la più im<strong>morale</strong> <strong>della</strong> Forania»; ci si augura da don Innocente dei miracoli 64 . In realtà il prete<br />

li tenta: «Lamentai tanto tanto la illegittimità <strong>della</strong> prole, la impreparazione al matrimonio.<br />

Minaccio di privare <strong>della</strong> benedizione i genitori che non mandano i figli a dottrina» e per<br />

amministrala impone la pulizia preventiva delle camere, con il crocifisso e l’acquasantiera;<br />

ma con poco successo. Solite baldorie ed orge a carnevale e nella festa del Carmine: quasi<br />

tutti ubriachi. Ci voleva poi anche «questo benedetto Dopolavoro per portare la miseria a<br />

l’ubriachezza in questo già abbastanza disgraziato paese 65 . «Minacciai la maledizione di Dio<br />

sulle osterie ove non si rispetta il nome di Dio, dove si trattengono i clienti durante le funzioni<br />

e si accettano tutta la notte (6-1-’39)».<br />

Liva dà man forte: «La inveterata immoralità del paese è grave». Non c’è Ac. «Il Vicario,<br />

sfiduciato, vorrebbe ritirarsi. Sarebbe una nuova disgrazia per il povero paese» 66 . Arriva la<br />

maledizione di Dio, ma quelli ne capovolgono il significato. «Sono partiti oggi i primi<br />

richiamati sotto la minaccia di una nuova guerra: confusione e balli. Ciò che mi meravigliò fu<br />

la partecipazione completa delle ragazze e donne a queste baldorie: sembrano contenti del<br />

continuo richiamo dei giovanotti, perché ogni giorno si poteva ballare. Non si pensò di<br />

ricorrere a Dio con la preghiera» 67 .<br />

Alla messa di Natale molti non intervengono. «Sono i soliti giovani sui 19/20 anni che si<br />

credono di essere chissà che cosa e sono degli ignoranti in fatto di religione, dei poltroni nel<br />

lavoro quotidiano.<br />

Prima di partire lascia questo desolato testamento: balli a Masarolis, confusione e<br />

schiamazzi a tutte le ore, ubriachi. Tre giovani organizzatori pagano il suonatore e si fanno<br />

pagare «un buon guadagno». Per ubriacarsi trovano sempre i soldi. «Bestemmie poi e critiche<br />

contro il Podestà o Segretario se non li aiutano con sussidi o con l’assistenza invernale. Le<br />

ragazze sembrano delle deliranti: appena odono un’armonica nessuno le ferma». Podestà e<br />

Maresciallo non s’interessano. Tiene delle conferenze, «perché il sesso femminile mi pare sia<br />

molto peggiore del maschile; ma non vedo altro risultato». Una compagnia di maschere (11<br />

giovanotti) visita le famiglie delle ragazze (13) per un fiasco d’acquavite o vermuth per<br />

giovedì grasso 68 .<br />

Nogara s’impegna a sollecitare il questore e conclude sconsolato: «Certi argomenti non<br />

sono compresi e poi più di una volta l’autorità di P.S. ha le mani legate». Incoraggia il suo<br />

prete: «Ci sono delle missioni qui da noi non meno necessarie ed importanti» 69 . Al povero<br />

vicario era sopraggiunta una vocazione missionaria! Dopo due anni e mezzo sul posto fa un<br />

bilancio: matrimoni con prole già in corso e successiva infedeltà. «La vita famigliare si svolge<br />

nel modo più basso ed anormale». Su 700 ab. si contano 5 separazioni, 2 unioni adulterine, 4<br />

padri all’estero che non si fanno vivi. Alcolismo diffusissimo, bambini abituati a bere<br />

prestissimo: al mattino pane e vino! Natale, Capodanno Epifania 30 ettolitri di vino con 500<br />

presenti. Promiscuità nelle camere, parecchi figli dormono sui fienili; illegittimi come i<br />

normali, fidanzati liberi. «Le autorità civili fecero qualcosa, ma non sa che la gente ha un<br />

servizio di spionaggio» 70 . Mons. Liva conferma: «Purtroppo il male è vero e gravissimo. Però<br />

non posso omettere una sincera parola per affermare che vi ha del bene e delle buone anime<br />

anche a Masarolis». Consiglia di lasciare il prete «con ottime qualità» e di avvertire l’autorità<br />

di pubblica sicurezza 71 . «Feci osservare, annota don Innocente, che il numero degl’illegittimi<br />

63 ACAU Vis. for., Masarolis, 1937.<br />

64 ACAU Vis. for., Masarolis, 1938<br />

65 LS Masarolis, 17-7-1938.<br />

66 ACAU Masarolis, 1939.<br />

67 ACAU Masarolis, 21-8-1939.<br />

68 ACAU Masarolis, 16-1-1939.<br />

69 ACAU Masarolis, 20-1-1939.<br />

70 ACAU Masarolis, 12-4-1940.<br />

71 ACAU Masarolis, 12-4-1940..

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