02.06.2013 Views

Capitolo XII – Situazione morale e religiosa della Slavia cividalese

Capitolo XII – Situazione morale e religiosa della Slavia cividalese

Capitolo XII – Situazione morale e religiosa della Slavia cividalese

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>XII</strong> <strong>–</strong> SITUAZIONE MORALE E RELIGIOSA DELLA SLAVIA CIVIDALESE - 307<br />

quanto ai documenti riescono spesso incompleti e irregolari» 130 . La visita pastorale del 1943:<br />

ab. 400, emigr. temp. 100... «flusso continuo», ragazze dom. 20. Ubriachezza, bestemmia;<br />

freddi e apatici. Ac infantile 131 .<br />

I preti non hanno “turbato” il ritmo naturale del quotidiano di questa popolazione, anche<br />

perché l’identità comunitaria sembra assai labile.<br />

Codromaz ♣ Vicario fino al 1932 è don Luigi Sdraulig, nato a Cernizza nel 1894 e sul<br />

posto dal 1919. La sua conduzione è tranquilla. Di lui si legge: «Lascia caro ricordo di<br />

sacerdote zelante, umile, affabile con tutti» 132 . Nel 1935 questa comunità viene staccata dalla<br />

forania di S. Pietro ed unita a quella di Cividale, grazie ad una nuova strada. Don Petricig di<br />

S. Pietro osserva: «Io non so per quale motivo l’abbiano unita a S. Pietro, mentre prima <strong>della</strong><br />

guerra già apparteneva a Cividale: forse per ragioni di lingua, ma ora...» 133 .<br />

A succedere allo Sdraulig giunge tutt’altro tipo, don Natale Zufferli, che già conosciamo<br />

per la turbolenza caratteriale e la strenua compagnia <strong>della</strong> formosa Gigia. Coinvolgerà nelle<br />

sue vicende personali la vicaria, le autorità politiche e religiose. Nel 1933 mons. Liva nota<br />

uno scarsissimo concorso al vespero e la solita “inopportuna” presenza <strong>della</strong> Luigia Blasutig<br />

di 24 anni (vistosa sottolineatura in rosso) 134 . «La popolazione di questa Vicaria ha bisogno<br />

grande d’istruzione e di più viva pratica <strong>della</strong> religione. Ora è abbastanza tranquilla. Però dura<br />

l’opposizione di un gruppo al Sacerdote nella stessa borgata centrale: e ciò è occasione di<br />

parecchi danni morali. Sono periodici i ricorsi che parecchi fedeli fanno contro don Zufferli:<br />

ma in ossequio ad un ordine scrittomi da mons. Vicario Generale non li prendo in<br />

considerazione» 135 .<br />

Don Zufferli era astuto oltre ogni dire. Infatti, sollecitata da lui, era giunta in curia una<br />

serie di lettere in stretta successione, sottofirmate da 27 e 30 capifamiglia, che si dichiaravano<br />

solidali con don Natale, contenti del suo operato e <strong>della</strong> sua imparzialità e condannavano le<br />

mene di due o tre nemici del prete 136 . Mons. Liva cerca di illuminare i superiori. Quattro sono<br />

gli agitatori contro Zufferli, ma anche tre sono i capifamiglia solidali con lui. La gente in<br />

genere è tranquilla. «Don Zufferli o per temperamento o per volontà, non riesce ad essere<br />

caritatevole, mentre con la carità si sanerebbero tutte le piaghe». Propone di non trasferirlo<br />

per ora per il pericolo di opposizioni al successore 137 . Un parrocchiano, Giovanni Marchig,<br />

accusa il vicario di non istruire i figli per la I comunione. L’accusato nega e precisa: il<br />

Marchig è offeso perché uno dei figli è stato rimandato e, per ripicca, ha ritirato anche l’altro;<br />

la sua casa non è stata benedetta appunto per il rifiuto di istruzione catechistica. Nogara<br />

prende le difese del suo vicario e dice che si comporta come le prescrizioni sinodali<br />

prescrivono e aggiunge: «Giacché vi scrivo, lasciate che approfitti dell’occasione per esortarvi<br />

a desistere dal fare opposizione al Sacerdote, se non volete che, presto o tardi, vi incolga<br />

qualche malanno. Dio non aspetta sempre il sabato a pagare. Uomo avvisato» 138 .<br />

Nogara fa il supertizioso. Invece di promuovere il laico alla dignità del dialogo, lo respinge<br />

sdegnoso come si trattasse di un discolo. Altro caso laico: Nogara rifiuta il permesso ad<br />

Antonio Mugherli di far battezzare suo figlio dal parroco di Prepotto. «Debbo anzi dirvi che<br />

voi fin d’ora siete in grave colpa, perché è grave colpa differire a lungo il battesimo» 139 . Sarà<br />

130<br />

ACAU Vis. for., Cialla, Liva, 1942.<br />

131<br />

ACAU Vis. past., Cialla, 1943.<br />

132<br />

LS Codromaz, testo di don Pietro Lostuzzo, 25-3-1946 in occasione <strong>della</strong> morte dello Sdraulig, parroco di<br />

Liessa, vol. III, p. 20. «Il libro storico dei Vicari Luigi Sdraulig e di Natale Zufferli fu fatto scomparire da<br />

Antonio Mesnar e Zuan Dugar, teste don Renato Tullio, lettera in archivio» (Ivi, p. 52). L’archivio dopo Tullio<br />

rimase aperto a tutti! Sarebbero stati tolti per pretendere funzioni a propria discrezione.<br />

133<br />

ACAU Codromaz, lettera a Nogara, 19-7-1935.<br />

134<br />

ACAU Vis. for., Codromaz, 1935<br />

135<br />

ACAU Vis. for., Codromaz, 1937.<br />

136<br />

ACAU Codromaz, 27 / 28 / 29-6-1936 e 25-4-1937.<br />

137<br />

ACAU Codromaz, 12-8-1937.<br />

138<br />

ACAU Codromaz, 17-4-1939.<br />

139<br />

ACAU Codromaz, 12-12-1939.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!