L'Università degli studi della Basilicata: un caso di sviluppo locale

poluogo (Fig. 7) 35 . L’Ateneo, quindi, più che un servizio offerto all’intera comunità
regionale, tende ad essere un servizio raro ad uso prevalente della popolazione
studentesca della città e dell’hinterland, divenendo così una componente
delle funzioni urbane fra le altre, con scarsa attrattività per l’esterno. Il dato è
confermato sia leggendo le provenienze degli iscritti all’ateneo rispetto ai comuni
lucani (Fig. 9) – dove emerge una forte correlazione con i principali assi viari
– sia analizzando la provenienza degli iscritti rispetto alle regioni contermini
(Fig. 6).
num ero iscritti
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
83/84
84/85
85/86
86/87
87/88
88/89
89/90
90/91
91/92
92/93
93/94
94/95
95/96
96/97
97/98
98/99
99/00
00/01
01/002
02/003
03/004
Iscritti totali Ateneo Iscritti residenti a Poetenza Iscritti Hinterland di Pote
Iscritti resti Provincia di Potenza Iscritti Provincia di Matera Iscritti Regione PUGLIA
Iscritti Regione CAMPANIA Iscritti altre Regioni
Fig. 6 – Iscritti totali nell’ateneo per principali aree di residenza
Fonte: ns. elaborazione su dati Ufficio statistica dell’Università della Basilicata
35. In una precedente ricerca riferita a.a. 1996/97 sugli iscritti totali all’Ateno queste sono
risultate essere le provenienze: il 31,8% erano residenti nel solo comune di Potenza; mentre un
altro 37,5% nella restante provincia. Di contro, nella provincia di Matera erano residenti solo il
12,7% del totale. Il resto era residente nelle regioni limitrofe: Campania 7,3%; Puglia 5,7%;
Calabria 1%; 3,9% in altre parti d’Italia; ed appena 0,1%, cfr. il ns. «Il ruolo del capoluogo regionale»,
cit., p. 183.
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