l'in house alla prova delle regole comunitarie (QCDE - Provincia ...

applicate nel caso in cui un’impresa controllata da uno o più enti sia attiva
sul mercato e possa entrare in concorrenza con altre imprese. Infatti, un’impresa
può ugualmente godere di libertà di azione anche se le decisioni che
la riguardano sono prese dall’ente pubblico chela detiene se essa può esercitare
ancora una pare importante della sua attività economica presso altri
operatori. Pertanto, è necessario che le prestazioni di detta impresa siano
sostanzialmente destinate in via esclusiva all’ente locale in questione.
Un indicatore utile per valutare tale requisito è il “fatturato”, cioè la cifra
d’aff ari realizzato dall’impresa controllata e quello determinante è rappresentato
dal fatturato che la società realizza in virtù dei provvedimenti di affi
damento adottati dall’ente locale controllante, compreso quello ottenuto
con gli utenti in attuazione di tali provvedimenti.
Le attività della società da prendere in considerazione sono quelle che quest’ultima
realizza nell’ambito di un affi damento eff ettuato dall’ente locale,
indipendentemente dal fatto che il destinatario sia lo stesso ente locale o
l’utente delle prestazioni, non rilevando aff atto il territorio in cui è svolta l’attività.
Non è poi rilevante sapere chi remunera le prestazioni della società,
potendo trattarsi sia dell’ente controllante sia di terzi utenti di prestazioni
fornite in forza di concessioni o di altri rapporti giuridici instaurati dal suddetto
ente. Solo in tal caso, quindi, l’impresa in questione sarà sottratta agli
obblighi dell’evidenza pubblica.
Emerge una defi nizione di controllo analogo e di attività più importante ancora
più stringente, secondo cui tali requisiti sussistono:
1) nelle sole società a capitale interamente pubblico;
2) società, che, in virtù del principio fi nalistico, perseguono in via esclusiva
fi nalità di interesse pubblico;
3) la cui attività prevalente sia svolta in concreto a favore del titolare (dei
titolari) delle quote;
4) in cui i poteri dell’organo amministrativo siano limitati alla mera esecuzione
della volontà della amministrazione aggiudicatrice onde garantire
che i criteri sopra indicati siano soddisfatti permanentemente.
In estrema sintesi è possibile schematizzare i punti che, caso dopo caso, la
Corte ha chiarito:
a) la società pubblica, anche minimamente partecipata ad un soggetto
privato, non è mai giuridicamente in una posizione analoga a quella dei
soggetti sui quali l’amministrazione aggiudicatrice esercita un controllo
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