l'in house alla prova delle regole comunitarie (QCDE - Provincia ...
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Ogni Stato membro organizza, lo aff erma la Commissione nelle Comunicazioni<br />
interpretative, i propri servizi pubblici nella maniera più acconcia,<br />
secondo le tradizioni nazionali. Quindi tradizioni nazionali di diverse organizzazioni<br />
dei servizi pubblici convivono all’interno di un’Unione che ha imperniato<br />
il suo Trattato sui principi della concorrenza.<br />
In questo contesto l’in <strong>house</strong>, che nell’ambito del diritto degli appalti era<br />
applicato ai rapporti non connotati da terzietà soggettiva, viene esteso al<br />
modulo organizzativo concessorio e utilizzato anche quando sono in gioco<br />
rapporti sociali ed esclusivi, diventando la breccia per non rispettare le <strong>regole</strong><br />
dell’evidenza pubblica.<br />
Alla luce di queste premesse si comprendono le ragioni dell’impegno che i<br />
giudici amministrativi e i giudici comunitari riservano <strong>alla</strong> questione dell’affi<br />
damento e, precisamente, all’individuazione dei presupposti che permettono<br />
di derogare tramite l’in <strong>house</strong> alle <strong>regole</strong> dell’evidenza pubblica.<br />
Invero se si pensa in modo più generale ai contenuti del modulo organizzativo<br />
societario e al suo utilizzo va rilevato che il problema dell’affi damento<br />
rappresenta solo una <strong>delle</strong> questioni aperte cui seguono quelle, non meno<br />
signifi cative, che riguardano le fasi successive. E le amministrazioni dopo<br />
l’affi damento fanno un sacco di cose interessanti che spesso costituiscono<br />
l’abuso dell’in <strong>house</strong>.<br />
2. Schizofrenie del modello societario in <strong>house</strong><br />
Innanzitutto chi sono e cosa fanno gli attori in gioco? Gli attori in gioco sono<br />
parecchi: un primo attore è la politica, poi ci sono gli enti locali (e gli amministratori<br />
degli enti locali), le imprese e i consumatori e gli utenti. Tutti<br />
questi soggetti sono variamente interessati allo svolgimento di ciò che noi<br />
chiamiamo servizio pubblico.<br />
All’interno di questo gioco fra più attori la politica fa la parte del leone e,<br />
nell’approcciare il modello societario come soluzione organizzativa per le<br />
attività amministrative rivolte agli utenti, è esposta a forti tentazioni. Prima<br />
fra tutte quella di disporre di uno strumento che permette di ‘giocare’ su<br />
più fronti. Ciò è possibile perché le società pubbliche rappresentano un modello<br />
giuridico ibrido e, come già dichiarava Massimo Severo Giannini negli<br />
anni ’60, la legislazione sulle imprese pubbliche si presenta disordinata.<br />
Le società miste in <strong>house</strong> rappresentano l’ibridismo per l’eccellenza perché,<br />
da una parte, mostrano un netto radicamento pubblicistico che pone di<br />
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