La vegetazione della Provincia di Belluno - Gruppo Natura Bellunese
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All’inizio dell’estate si fanno notare per<br />
il loro particolare aspetto la Luzula luzulina, il<br />
garofanino a mazzetti (Dianthus barbatus),<br />
l’Aposeris foetida dai fiori gialli simili a quelli<br />
del soffione e una rosetta <strong>di</strong> foglie frastagliate<br />
aderenti al terreno, l’Homogyne alpina,<br />
l’Adenostyles glabra, il Melampyrum sylvaticum,<br />
la Veronica urticifolia dai fiorellini rosei,<br />
la Cicerbita alpina, la Prenanthes purpurea, la<br />
Corydalis solida e la Gentiana asclepiadea dalla<br />
vistosa spiga unilaterale. Sono piante molto<br />
comuni, che a volte osserviamo fiorire anche<br />
tra i mirtilli (Vaccinium myrtillus e Vaccinium<br />
vitis-idaea), vicino alle felci come l’Asplenium<br />
viride, il Polystichum lonchitis, e il Blechnum<br />
spicant, nonché ai licopo<strong>di</strong> dei quali ricor<strong>di</strong>amo<br />
solo il Lycopo<strong>di</strong>um annotinum, caratteristico<br />
dei boschi <strong>di</strong> picea, e a molti muschi, a volte<br />
molto vistosi. Nelle faggete <strong>della</strong> sinistra Piave<br />
e nella zona <strong>di</strong> Igne è presente un’interessante cyperacea, la Carex pendula.<br />
Piuttosto rare, ma degne <strong>di</strong> essere citate per la loro bellezza, sono il veratro nero<br />
(Veratrum nigrum) che si fa notare per l’alta pannocchia composta <strong>di</strong> fiori rosso<br />
scuri, e il giglio orientale (Lilium carniolicum)dai<br />
fiori simili a quelli del martagone, ma <strong>di</strong> una viva<br />
tinta aranciata con punteggiature scure. Entrambi<br />
sono limitati alla fascia del faggio.<br />
Ci sono moltissime altre piante, dai fiori<br />
più o meno vistosi, che si possono incontrare percorrendo<br />
i boschi delle nostre montagna; alcune,<br />
per amore <strong>di</strong> brevità, non sono descritte in questa<br />
ricerca; altre, invece, sono già state o saranno ricordate<br />
successivamente in quanto tipiche <strong>di</strong> altri<br />
consorzi vegetali. In natura, infatti, non esistono<br />
quegli scompartimenti stagni voluti dai botanici<br />
per le loro classificazioni (d’altronde inevitabili e<br />
necessari) e quin<strong>di</strong> non bisogna meravigliarsi se<br />
spesso, osservando la natura durante le nostre<br />
passeggiate, ci troviamo <strong>di</strong> fronte a piante o fiori<br />
che sembrano non rientrare, a prima vista, negli<br />
schemi voluti dagli stu<strong>di</strong>osi. <strong>La</strong> vita vegetale non<br />
è mai vincolata rigidamente ad un determinato<br />
habitat o ad un determinato piano attitu<strong>di</strong>nale, perché la libertà è uno dei suoi caratteri<br />
<strong>di</strong>stintivi.<br />
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