La vegetazione della Provincia di Belluno - Gruppo Natura Bellunese
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scenti <strong>di</strong>sposti in ombrelle circondate da brattee rosate; mentre nelle località più asciutte<br />
abbonda la Gentianella germanica sempre ricca <strong>di</strong> fiori <strong>di</strong> colore violetto chiaro<br />
sostituita, nella tarda stagione, dalla Gentiana ciliata, meno <strong>di</strong>ffusa, ma facilmente<br />
riconoscibile per i fiori <strong>di</strong> colore blu intenso e per la corolla a soli quattro lobi arrotondati,<br />
con l’orlo fornito <strong>di</strong> lunghe ciglia.<br />
Terminiamo questa sommaria rassegna delle numerose specie presenti sui pascoli<br />
montani segnalando ancora due specie: la prima, piuttosto abbondante è la carlina<br />
o Cardo <strong>di</strong> S. Pellegrino (Carlina acaulis), una pianta spinosa dai gran<strong>di</strong> fiori a ligule<br />
argentee pergamenacee che si aprono con tempo asciutto e si chiudono quando si<br />
avvicina la pioggia. <strong>La</strong> seconda, molto rara, è la Campanula thyrsoides subsp. carniolica,<br />
una pianta robusta che porta una densissima spiga <strong>di</strong> fiori bianco-giallognoli,<br />
colore insolito fra le congeneri; essa è ancora abbastanza <strong>di</strong>ffusa sui prati-pascoli più<br />
elevati del Monte Dolada.<br />
Le nostre montagne, dalla particolare topografia,<br />
sono spesso caratterizzate da ristagni<br />
d’acqua in piccole conche, oppure da terreni<br />
impregnati <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà dove vengono alla luce<br />
sorgenti o semplici stillici<strong>di</strong> che formano limitate<br />
chiazze <strong>di</strong> prato acquitrinoso alternato da aree<br />
completamente asciutte.<br />
In questi prati umi<strong>di</strong> si sviluppa una flora<br />
particolare, delicata e molto appariscente che<br />
annovera, ad esempio, la primula rosea (Primula<br />
farinosa) dai fiori roseo-violetti e con il fusticino<br />
e la pagina inferiore delle foglie <strong>di</strong> colore<br />
biancastro per una polvere simile a farina che<br />
li ricopre. Spesso essa si accompagna alla Orchis<br />
mascula e, quando la stagione è più avanzata,<br />
alla Gentiana pneumonanthe. Anche altre<br />
genziane come la Gentiana bavarica e la Gentiana<br />
utricolosa amano i prati umi<strong>di</strong> e si fanno<br />
notare per i loro intensi colori che contrastano<br />
con le tonalità delle <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> ciperacee come il Carex pallescens, il Carex<br />
capillaris, il Carex caespitosa, il Blysmus compressus dalla spiga appiattita, il giunco<br />
nero (Schoenus nigricans) e il giunco erbaceo (Juncus bufonius), che a <strong>di</strong>fferenza delle<br />
precedenti è una pianta annua.<br />
Altri ambienti presenti nel piano montano, caratterizzati da un’elevata umi<strong>di</strong>tà,<br />
ma <strong>di</strong>stribuita in modo <strong>di</strong>verso dal prato acquitrinoso che abbiamo visto, sono le<br />
sponde dei ruscelli e le rive delle pozze o dei laghetti. Tra i due habitat, il primo con<br />
l’acqua corrente e rinnovata <strong>di</strong> continuo e il secondo con l’acqua stagnante e quin<strong>di</strong><br />
povera <strong>di</strong> ossigeno, vi è una sensibile <strong>di</strong>fferenza dal punto <strong>di</strong> vista biologico che si ripercuote<br />
nella <strong>vegetazione</strong> formata, <strong>di</strong> conseguenza, da elementi <strong>di</strong>versi.<br />
Lungo le sponde dei piccoli ruscelli è facile incontrare una pianta che ricorda<br />
da vicino il crescione: si tratta <strong>della</strong> Cardamine amara, una crucifera caratterizzata<br />
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