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ELEMENTI DI MATEMATICA Volume primo - Ivan Cervesato

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4 capitolo 1<br />

quota di P (figura 1.4).<br />

Benchè sia possibile, come si intuisce, sviluppare una Geometria Analitica nello spazio tridimensionale,<br />

non approfondiremo tale caso in quanto la nostra trattazione sarà limitata al caso bidimensionale.<br />

È tuttavia interessante osservare che dal punto di vista matematico si possono definire spazi a più<br />

di tre dimensioni: infatti, se in un certo senso la retta può essere identificata con i numeri reali, il<br />

piano con coppie ordinate di numeri reali e lo spazio con terne ordinate di numeri reali, in modo<br />

intuitivo si potrà dire che le quaterne ordinate di numeri reali (x1,x2,x3,x4) “definiscono” uno<br />

spazioa4dimensionie,più in generale, una n-upla ordinata di numeri reali “definisce” uno spazio a<br />

n dimensioni: il discorso, a questo livello posto sul piano dell’analogia con quanto accade in una, in<br />

due e in tre dimensioni, può essere reso del tutto rigoroso, come vedrà lo studente che approfondirà<br />

il tema in sede universitaria.<br />

Si può comunque aggiungere che spazi multidimensionali sono spesso usati in svariati ambiti,<br />

dall’Economia alla Fisica: ad esempio, in Teoria della Relatività si fa normalmente uso di uno<br />

spazioa4dimensioni,mentrenellacosiddettaTeoriadellestringhesiutilizzano spazi a 10 o più<br />

dimensioni.<br />

§ 2. <strong>DI</strong>STANZA TRA DUE PUNTI<br />

Pertanto<br />

Fig. 2.1 Distanza tra due punti.<br />

Dati due punti nel piano cartesiano: P (x1,y1) eQ(x2,y2), ci<br />

proponiamo di ricavare una espressione che dia la lunghezza del<br />

segmento PQ. A tal fine, applicando il teorema di Pitagora al<br />

triangolo rettangolo PQH (figura 2.1) si ricava immediatamente<br />

che<br />

PQ 2 = PH 2 + QH 2<br />

Ora, osservando banalmente che PH = AB = |x2 − x1| eche<br />

QH = CD = |y2 − y1| (si ricordi la (1.1) applicata ai segmenti<br />

PH = AB, QH = CD paralleli, rispettivamente, all’asse delle<br />

ascisse e all’asse delle ordinate) si ha subito la formula cercata:<br />

PQ = (x2 − x1) 2 +(y2 − y1) 2 (2.1)<br />

la distanza tra due punti è data dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle differenze<br />

delle coordinate omonime dei due punti.<br />

Si tengano presenti le seguenti osservazioni:<br />

1. Non ha importanza l’ordine con cui si effettua la differenza tra coordinate omonime, in quanto,<br />

ad esempio, (x1 − x2) 2 ≡ (x2 − x1) 2 .

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