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ELEMENTI DI MATEMATICA Volume primo - Ivan Cervesato

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18 capitolo 1<br />

La funzione è anche suriettiva? La risposta, come è stato detto, dipende da quale “insieme di<br />

arrivo”sisceglie,ossiadacomeè definito il codominio della funzione: per esempio, se si scegliesse<br />

B = R, allora la f non sarebbe evidentemente suriettiva, in quanto l’insieme delle immagini f(A) =<br />

[f(a),f(b)], cioè f(A) ={y tali che f(a) ≤ y ≤ f(b)} è un sottoinsieme proprio di R(quindi f(A) =<br />

B).<br />

Viceversa, se si scegliesse B = f(A) =[f(a),f(b)], la funzione risulterebbe banalmente suriettiva.<br />

In figura 7.3 è rappresentato il grafico di una funzione non iniettiva: ai due valori distinti x1,x2 del<br />

dominio corrisponde infatti la stessa immagine y1.<br />

DEFINIZIONE 7.3 Data la funzione reale di variabile reale y = f(x), diciamo che un numero reale<br />

c è uno zero della funzione se si ha f(c) =0.<br />

Gli zeri di una funzione si determinano quindi risolvendo l’equazione<br />

f(x) =0<br />

Graficamente gli zeri corrispondono ai punti di coordinate (c, 0), ossia ai punti in cui il grafico della<br />

f interseca l’asse delle ascisse. Evidentemente una funzione può non ammettere zeri, ammetterne<br />

uno o più di uno (in figura 7.2 per esempio il punto Z(c, 0) rappresenta l’unico zero per la funzione<br />

rappresentata).<br />

Su tale osservazione torneremo nel seguito con maggiore ampiezza.<br />

Fig. 7.4 Il grafico non rappresenta una funzione.<br />

Si noti che un grafico del tipo illustrato in figura<br />

7.4 non potrà mai corrispondere al grafico di una<br />

funzione: infatti allo stesso elemento x1 sull’asse<br />

delle ascisse vengono a corrispondere due elementi<br />

distinti y1,y2, contro la definizione di funzione<br />

data.<br />

7.1 Classificazione delle funzioni<br />

Si torni a considerare la funzione dell’esempio 7.1 y = f(x) =x 2 + x − 1: quando la variabile<br />

dipendente y è “isolata” in uno dei membri dell’espressione (di solito, la y si scrive al membro di<br />

sinistra), ed i termini in x sono isolati all’altro membro (di solito, quello di destra), si dice che la<br />

funzione è posta in forma esplicita.<br />

Viceversa, se la variabile dipendente e la variabile indipendente si trovano entrambe in uno dei<br />

due membri (di solito a sinistra), e l’altro membro è zero, si dice che la funzione è posta in forma<br />

implicita: nel <strong>primo</strong> caso si scrive, come abbiamo visto, y = f(x); nel secondo caso si scrive, di<br />

solito, F (x, y) =0.<br />

In effetti, quest’ultima scrittura èpiù generale: per comprendere che cosa ciò significhi, ricordiamo<br />

preliminarmente la seguente definizione, già nota al lettore:

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