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STUDI E RICERCHE UMANISTICHE ITALO-UNGHERESI I. - DEA

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Ora, si è detto che l'unico aspetto coscientemente letterario délia sua<br />

corrispondenza con Luigi il Grande è il fréquente richiamo alla storiografia.<br />

E questo stesso aspetto diede vita in terra ungherese a un documento indiscutibile<br />

dei suoi stimoli letterari : al poema storico di Lorenzo de Monacis sull'<br />

impresa ungherese di Carlo il Piccolo. L'impresa del re di Napoli diede occasione<br />

alla composizione délie epistole di più spiccato carattere letterario di<br />

Coluccio Salutati. Appena un mese dopo essersi rallegrato, a nome del suo paese,<br />

dell'ascesa al trono di Carlo III di Durazzo 66 , il 15 marzo eccolo supplicare<br />

la regina d'Ungheria di rimetterlo in liberté. Nella lettera di rallegramento<br />

egli dimostra un ottimismo sorprendente per quanto riguarda il carattere e<br />

l'atteggiamento del pretendente al trono. Ritiene che egli sia stato indotto a<br />

recarsi in Ungheria non per avidità del potere, ma per richiesta délia regina e<br />

per desiderio délia nobiltà e del popolo. I fiorentini ben informati devono certo<br />

essere stati al corrente délie circostanze délia salita al trono di Carlo III non<br />

meno di chiunque in Ungheria. Ma la saggia Signoria, non appena avvertite<br />

délie difficoltà in cui versa l'alleato, gli viene in aiuto con l'arma particolare<br />

délia Repubblica : le lettere.<br />

In merito alla questione il cancelliere scrisse tre lettere: una alla regina,<br />

una ai signori ungheresi e una ai mercenari italiani di Carlo il Piccolo. Rivolgendosi<br />

alla regina si appella alla sua umanità e chiede il suo intervento per la<br />

liberazione di Carlo. Dalla lettera scritta ai magnati ungheresi appare che i<br />

fiorentini erano bene informati anche circa la mentalité magiara. Egli li avverte<br />

che gli sguardi di tutto il mondo sono rivolti su di loro e si attende le prove<br />

délia fedeltà e délie virtù dei magiari. Tutto viene ricordato : l'opinione pubblica<br />

del mondo, i principi dei popoli délia terra, la fama storica. La parte<br />

dedicata alla fama storica è stata scritta sotto l'influenza dei Trionfi del Petrarca,<br />

specialmente sotto quella del „Trionfo délia Fama" senza citarli perô 67 .<br />

Ancora più letteraria è l'epistola diretta ai mercenari italiani in Ungheria.<br />

È l'unica che contenga una citazione classica : evidentemente, contava su lettori<br />

che, pur essendo militari, s'interessassero délia nuova cultura. Si sforza di<br />

discolpare le due regine : la morte di Carlo il Piccolo è avvenuta per opéra di<br />

traditori, ma la maggior colpevole è la Fortuna. Egli cita Seneca (Hercules<br />

Furens, V. 528): „Heu, Fortuna, viris invidia, fortibus ut tragicus ait." 68<br />

Anche qui, dunque, corne in altri passi dei suoi scritti, si ritrova il mito<br />

deU'azione — corne pure nel Petrarca. Esiste una certa tensione tra la virtù<br />

e la fortuna, oggetto fréquente e sempre ricorrente délie sue meditazioni, fino<br />

alla fine délia sua vita. L'importanza particolare del fattore fortuna nel<br />

pensiero del Salutati va sottolineata, perché Lorenzo de Monacis per incarico<br />

66 V. ibid. vol. I lib. 3 no. 15, p. 179—180.<br />

67 V. Magyar Diplomâciai Emlékek cit. III no. 340, p. 605—607.<br />

68 V. ibid. no. 339, p. 603—604.<br />

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