STUDI E RICERCHE UMANISTICHE ITALO-UNGHERESI I. - DEA
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del Rinascimento da parte di Giovanni Hunyadi, il quale non sapeva scrivere e<br />
non conosceva il latino. In base aile ricerche storiche dell'ultimo decennio ci<br />
risulta chiaramente che Hunyadi fece grandi sforzi per frenare Toligarchia<br />
feudale, specialmente nel periodo anteriore alla catastrofe di Varna (1444).<br />
quando era ancora nel periodo délia sua piena potenza. È conosciuto che egli<br />
aveva organizzato un esercito privato. i cui componenti erano elementi feudali<br />
e un gran numéro di ussiti assoldati. È fatto ormai documentato che egli continuava<br />
le tendenze di Sigismondo il Lussemburgo nel far valere i diritti dello<br />
stato nella nomina dei vescovi e in tutti i problemi che conccrnevano le relazioni<br />
fra chiesa e stato 3 . Non è cosa trascurabile il fatto che suo amico, Giovanni<br />
Vitéz face délia cancelleria regia un focolare délia cultura nuova, la quale poi<br />
conservé questo suo carattere nuovo nei tempi di Mattia Corvino precorrendo<br />
i vari ceti dotti délia corte 4 . Hunyadi, il padre, doveva inoltre trarre conseguenze<br />
molto tristi nella sua lotta contro i Turchi a causa del valore molto<br />
relativo délie ^lleanze" cristiane cosi con Timperatore come con gli altri sovrani<br />
europei e anche a causa dello scarso aiuto délia Santa Sede ; queste esperienze<br />
le provo ripetutamente anche il figlio, Mattia Corvino 5 .<br />
Per addurre un solo esempio sull'identità del loro pensicro strategico nelle<br />
guerre contro i Turchi, ecco, la riconquista del roccaforte di Jajca in Bosnia da<br />
parte di Mattia Corvino (1464) e la sua fortificazione per formarne un baluardo,<br />
un punto chiave per la difesa del regno: questo sforzo è perfettamente<br />
identico allô sblocco, alla difesa magnifica e alla fortificazione di Belgrado fatti<br />
da Giovanno Hunyadi non molti anni prima (1456).<br />
E nemmeno nel fatto forse più éloquente, nella differenza fra la cultura<br />
di loro due, padre e figlio, e cosi profondo Tabisso, come si suppone. Mattia<br />
Corvino fu senza dubbio un principe colto, ma non senza limiti, abbastanza<br />
stretti che poi furono scavalcati da lui dalla sua intelligenza straordinaria, dalla<br />
sua capacità di osservazione e dalle sue esperienze multiformi. In una sua dichiarazione<br />
perô, conservataci da Galeotto Marzio egli, disputando con un teoiogo<br />
domenicano, con Giovanni Gatti, osava confessare apertamente : „Non ho letto<br />
molti libri di teologia e neanche da altre discipline. Essendo cioè innalzato al<br />
fasto regio ancora da ragazzo, non ho potuto imparare moite cose e mi sono<br />
imbevuto piuttosto délia letteratura militare." 6 Il fatto che suo padre,<br />
Giovanni Hunyadi non sapeva scrivere, non escludeva affatto la possibilità di<br />
farsi interpretare almeno gli scrittori militari romani tanto più perche nel corso<br />
3 Per la struttura dell'esercito di Hunyadi cfr. L. Elekes: Hunyadi hadserege (L'esercito di Hunyadi)<br />
Szâzadok, 1950 pp. 85—120; per le relazioni fra stato e chiesa nell'cpoca di Hunyadi e del Viiéz<br />
cfr. T. Kardos: L'epoca dell'umanesimo in Ungheria pp. 108—109.<br />
4 Cfr. /. Horvdth: op. cit. pp. 57—74; T. Kardos: op. cit. pp. 106—122.<br />
5 Idem: A huszita mozgalmak es Hunyadi Màtyâs szerepe a magyar nemzeti egyhâz kialakulâsâban.<br />
(L'influenza del movimento ussita su gli sforzi di Mattia Corvino per creare la chiesa-stato)<br />
Szâzadok, 1950 pp. 154—157, 162, ni; Idem: L'epoca dell'umanesimo in Ungheria. pp. 108—109.<br />
6 V.: Galeottus Martius Narniensis : De egregie sapienter iocose dictis ac factis régis Mathiae.<br />
Ed: L. Juhàsz: BGT Lipsiae 1934, cap. 30.<br />
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