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STUDI E RICERCHE UMANISTICHE ITALO-UNGHERESI I. - DEA

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cancelleria sul modello italiano. È noto che nei primi anni del sec. XV (1405)<br />

cercô di avère, per la sua corte, la collaborazione nientemeno che dei già anziano<br />

Giovanni da Ravenna. In quel tempo già vi lavoravà perô un certo Paulus<br />

Papiensis, che si adoperô per trasmettere l'invito del re. Non solo : ma soggiorno<br />

probabilmente in questo Paese anche Bernardo da Moglio, giovane amico<br />

del Salutati. 73<br />

Concludendo, è merito dei rapporti con Firenze, specie délia corrispondenza<br />

del Salutati, Faver adottato il concetto dell* ,,umanità*' come idea fondamentale<br />

délie relazioni tra i due stati, e di aver trasmesso consapevolmente<br />

airUngheria la cultura délia nuova classe dirigente in via di ascesa a Firenze,<br />

cultura informata allïdeologia deU'umanesimo, che contribuiva notevolmente<br />

al sorgere délia storiografia umanistica di argomento ungherese.<br />

73 Per l'invito di Giovanni Conversino da Ravenna v. R. Sabbadini: Giovanni da Ravenna,<br />

insigne figura d"umanisîa (1343—1408). Studi Umanistici no. 1, Como, 1925, p. 93; T. Kardos, op.<br />

cit. p. 69—70. —Per ii soggiomo in Ungberia di Bernardino da Mogîio cfr. Epistolaro di Coluccio<br />

Salutati, vol. IV parte I, !ib. 14, no. 20, p. 145—147; e inoltre: Epistolario di Pellegrino Zambeccari,<br />

a cura di Lodovico Frati, Roma 1929, no. 63, p. 84.<br />

a rivista Szàzadok 1936, no 9—10 pp. 407-432. (ed

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