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1. L'Italia e la Seconda Guerra Mondiale - Sito Istituzionale del ...

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44. Soldato tedesco in osservazione<br />

dovevano arrivare dal castello, ma non potevano muoversi<br />

in forze perché i tedeschi control<strong>la</strong>vano ancora <strong>la</strong> seconda<br />

curva.<br />

Il generale Heidrich, comandante dei paracadutisti, si rese<br />

conto <strong>del</strong><strong>la</strong> crisi nel dispositivo <strong>del</strong><strong>la</strong> divisione indiana e ordinò<br />

un contrattacco verso il castello di Rocca Janu<strong>la</strong> [44].<br />

All’alba <strong>del</strong> 19 marzo un battaglione di paracadutisti scese<br />

dall’Abbazia e assalì il castello. Fu una battaglia in stile<br />

medievale: gli attaccanti raggiunsero le mura e tentarono di<br />

sca<strong>la</strong>rle o di demolirle con l’esplosivo. Dall’interno, <strong>la</strong><br />

guarnigione formata in massima parte da soldati di un<br />

battaglione inglese si difese disperatamente.<br />

I paracadutisti attaccarono inutilmente il castello per<br />

quattro volte, anche con forze provenienti dal<strong>la</strong> città, furono<br />

decimati, ma mandarono in aria i piani alleati per quel giorno.<br />

Infatti quel battaglione inglese aveva appena iniziato ad<br />

inviare le sue truppe in rinforzo ai Gurkha sul<strong>la</strong> collina <strong>del</strong><br />

Boia per poi assalire l’abbazia. Anche il battaglione inglese fu<br />

decimato e l’attacco verso l’abbazia fu annul<strong>la</strong>to [45].<br />

L’ultimo atto in quel<strong>la</strong> difficile giornata <strong>del</strong> 19 marzo si<br />

45. Soldati inglesi <strong>la</strong>nciano granate contro il nemico<br />

consumò tra le colline a nord <strong>del</strong>l’abbazia. Gli Alleati<br />

avevano progettato un attacco con i carri armati da<br />

effettuarsi in contemporanea all’assalto <strong>del</strong><strong>la</strong> fanteria<br />

Gurkha e inglese dal<strong>la</strong> collina <strong>del</strong> Boia verso l’abbazia.<br />

Poiché, come abbiamo visto, quest’ultimo assalto non si<br />

verificò mai, sarebbe stato sensato annul<strong>la</strong>re anche l’azione<br />

con i carri armati. Ma per quei fatali disguidi che si<br />

verificano spesso in guerra, nessuno informò i carristi ed essi<br />

si avviarono al loro destino.<br />

La formazione corazzata era composta da squadroni indiani,<br />

neoze<strong>la</strong>ndesi e americani per un totale di 35 mezzi. I tedeschi<br />

rimasero esterrefatti nel veder spuntare dal nul<strong>la</strong> quei carri<br />

armati, ritenevano impossibile il loro impiego tra le montagne,<br />

ma presto si accorsero che gli attaccanti erano sprovvisti di<br />

fanteria di appoggio. Così i paracadutisti tedeschi misero in<br />

atto le tattiche di attacco ravvicinato ai veicoli corazzati e <strong>la</strong><br />

battaglia fu durissima. Per alcune ore i carri armati attaccarono<br />

Masseria Albaneta, una grande fattoria che costituiva un<br />

forte caposaldo tedesco. Alcuni mezzi si diressero verso<br />

l’abbazia, ma furono distrutti prima che potessero avvicinarvisi.<br />

Quando l’attacco fu sospeso 25 carri<br />

armati alleati erano stati distrutti o danneggiati [46].<br />

46. Carri armati americani catturati dai tedeschi

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