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1. L'Italia e la Seconda Guerra Mondiale - Sito Istituzionale del ...

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9. Sherman inglese a Francoforte<br />

10. Truppe canadesi entrano a Modica<br />

1<strong>1.</strong> Palermo distrutta dai bombardamenti angloamericani<br />

Già il 15 luglio gli alleati cominciarono le<br />

operazioni per eliminare le forze <strong>del</strong> nemico<br />

sull’iso<strong>la</strong>. Il piano prevedeva l’occupazione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> metà occidentale <strong>del</strong><strong>la</strong> Sicilia da parte<br />

degli americani mentre gli inglesi e i canadesi<br />

avrebbero dovuto avanzare sui fianchi <strong>del</strong>l’Etna<br />

e occupare Messina, in modo da tagliare ai<br />

tedeschi e alle truppe italiane <strong>la</strong> via <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

ritirata verso <strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria [9].<br />

Mentre gli americani incontrarono scarsa<br />

resistenza, gli inglesi dovettero vederse<strong>la</strong> con <strong>la</strong><br />

Hermann Göring che impedì loro di passare<br />

lungo <strong>la</strong> costa a est <strong>del</strong>l’Etna, <strong>la</strong> via più corta<br />

verso Messina.<br />

Il 20 luglio quindi, gli americani ritardarono<br />

l’attacco e <strong>la</strong> liberazione di Palermo e Trapani<br />

per attaccare Messina lungo <strong>la</strong> statale costiera<br />

settentrionale. Il rallentamento <strong>del</strong>le operazioni<br />

alleate permise al generale tedesco Frido von<br />

Senger und Etterlin di intervenire in aiuto di<br />

Guzzoni dal<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria con due divisioni. Di<br />

fronte a queste nuove forze l’avanzata degli<br />

alleati rallentò ulteriormente, e soltanto il 2<br />

agosto americani e inglesi riuscirono a<br />

costituire una linea <strong>del</strong> fronte unitaria che<br />

correva fra l’Etna e <strong>la</strong> costa settentrionale<br />

<strong>del</strong>l’iso<strong>la</strong> [10].<br />

L’avanzata alleata procedette quindi con una<br />

serie di piccoli sbarchi dal mare per fare<br />

sloggiare il nemico dalle sue solide posizioni<br />

difensive. Tuttavia Guzzoni fin dal 5 agosto<br />

aveva riconosciuto che <strong>la</strong> situazione era ormai<br />

indifendibile e aveva cominciato a fare ritirare<br />

i reparti italiani oltre lo stretto di Messina. I<br />

tedeschi iniziarono l’evacuazione l’11 agosto;<br />

spostandosi di notte riuscirono a evitare le<br />

incursioni aeree alleate portando in salvo una<br />

buona parte <strong>del</strong> loro equipaggiamento. Gli<br />

alleati il 17 agosto fecero il loro ingresso<br />

trionfale a Messina, ma il nemico se ne era già<br />

andato.<br />

Così l’Operazione Husky era sostanzialmente<br />

fallita. E’ vero che aveva reso sicure le linee di<br />

comunicazione alleate attraverso il<br />

Mediterraneo e verso il Medio Oriente, ma<br />

poichè le operazioni in quel settore e in Africa<br />

settentrionale erano terminate, si trattava di un<br />

successo privo di significato. Non si era inoltre<br />

riusciti a distogliere le divisioni tedesche dal<br />

fronte russo, dato che tutte quelle inviate in<br />

Italia dopo il 24 luglio erano venute dal fronte<br />

ovest [11].

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