ALOISII BIRAGHI - Suore Marcelline
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II – Voti dei Consultori Teologi<br />
datore delle suore <strong>Marcelline</strong>, illustrò come pochi la diocesi di Milano e lasciò un<br />
lungo elenco di pubblicazioni, che ancora oggi interessano gli studiosi» (Cap., XXII<br />
A, 8, p. 1435).<br />
Inoltre le testimonianze delle suore <strong>Marcelline</strong> anziane, raccolte in<br />
vista del futuro processo di beatificazione e di tutti i testimoni interrogati<br />
nel processo offrono un’immagine sufficientemente chiara della personalità<br />
di mons. Biraghi sotto il profilo della spiritualità e della vita virtuosa,<br />
e sono profondamente convinti della sua santità.<br />
I documenti raccolti dalla commissione storica riportano anche relazioni<br />
di molte grazie e favori, sia del tipo materiale che spirituale, ottenute<br />
dalle diverse persone per intercessione del Servo di Dio.<br />
VIRTÙ TEOLOGALI<br />
Fede<br />
Indubbiamente, il Servo di Dio può essere caratterizzato come un<br />
uomo di fede:<br />
«La sua fede gli fece in tutto riconoscere la Volontà di Dio e gli diede coraggio<br />
nelle prove, che la Provvidenza non lasciò mancare al suo progressivo tendere<br />
alla perfezione. Tale fede lo fece maestro chiaro e convincente delle virtù divine,<br />
direttore di spirito illuminato e pio» (Cap., XXIII A, 2, p. 1481).<br />
La sua spiritualità aveva un carattere eminentemente cristocentrico.<br />
Ai sacerdoti predicava:<br />
«O carissimi: ecco la prima, l’eminente qualità dei ministri di Gesù Cristo, amare<br />
Gesù Cristo amarlo davvero, amarlo sopra ogni cosa» (Cap., IV B, 1 f, p. 131).<br />
Aveva grande culto alla Madonna e ai santi. La sua pietà mariana<br />
si espresse per esempio nella valutazione del dogma dell’Immacolata<br />
Concezione e nella composizione di un inno latino in onore di Maria Immacolata.<br />
Tra le preghiere egli predilesse la recita del rosario che considerava<br />
la migliore espressione della devozione a Maria Santissima. Molto<br />
spesso parlava nei suoi discorsi del culto mariano. Nella Regola delle<br />
<strong>Marcelline</strong> scrisse:<br />
«Dopo Gesù Cristo abbiate grande amore e devozione a Maria Vergine Santissima,<br />
Madre di Gesù e Madre nostra, e canale di tutte le grazie. Onorate molto anche<br />
i Santi tutti e in specie i santi nostri Protettori» (Cap., VIII, 3, p. 528).<br />
VOTO IV 33<br />
Fu fedele al magistero ecclesiale, al Papa ed ai vescovi. Verso Pio<br />
IX, al quale omaggiò sempre i suoi scritti, nutrì venerazione ed amore filiale<br />
straordinario, soprattutto dopo che, nel 1862, era da lui stato incaricato<br />
in modo confidenziale di pacificare il clero ambrosiano.<br />
Si adoperò molto per la diffusione della fede. Per riportare alla fede<br />
ed alla cristianizzazione della società moderna, egli fondò l’istituto educativo<br />
delle <strong>Marcelline</strong>, con lo scopo di formare le nuove generazioni<br />
femminili alla solida dottrina e alla morale cristiana.<br />
Espressione della profondità della fede del Servo di Dio è pure il<br />
suo interesse per l’opera di evangelizzazione degli infedeli. Lavorava anche<br />
per la conversione dei «fratelli separati»: protestanti, ebrei e musulmani.<br />
Speranza<br />
La virtù della speranza del Servo di Dio illuminò e confortò tutta<br />
la sua vita:<br />
«Il suo cuore era sempre rivolto al cielo: nella sua preghiera, nei pensieri<br />
che dettava, nelle esortazioni che rivolgeva ai seminaristi o alle suore, egli prendeva<br />
ala da una speranza invitta, che resistette, si affermò e crebbe soprattutto nell’ora<br />
della prova» (Cap., XXIII A, 2, p. 1481).<br />
La speranza fu efficace impulso al suo impegno nella vita ed al<br />
suo apostolato. Ma soprattutto la fondazione delle <strong>Marcelline</strong> richiese<br />
da lui l’esercizio continuo, spesso eroico della fiducia nella divina<br />
Provvidenza:<br />
«Il Fondatore non era povero, però le sue sostanze non erano certamente<br />
sufficienti a sostenere un’opera di quelle proporzioni. Da quanto dicevano i nipoti,<br />
in famiglia glielo fecero osservare, ma lui andò avanti con umiltà, fiducia in Dio e<br />
molta preghiera alla Madonna, di cui era molto devoto» (Cap., XXIII B, p. 1493).<br />
Nei momenti più difficili e duri per la nuova fondazione richiamava<br />
le suore alla preghiera e a fortificare la fiducia e la speranza:<br />
«Preghiamo e teniamoci in raccoglimento che così si trattano le cose di Dio;<br />
teniamoci umili e pieni di fiducia nel Signore, che spedisce i suoi servi dove vuole e<br />
provvede loro ogni cosa» (Cap., IX B, intr., p. 606).<br />
Per la soprannaturale speranza lui seppe guardare alla morte con