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4 SETT LA PAGINA SETTEMBRE 2010:progetto La Pagina futura.qxd

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20<br />

Alcuni dei filosofi italici chiamati Pitagorici dicono che la cometa è uno degli astri vaganti, ma che le sue apparizioni avvengono<br />

attraverso lunghi periodi di tempo. Aristotele, Metereologica A 6. 342b 29<br />

Il 9 Ottobre prossimo in tutta Italia si celebrerà la<br />

Giornata nazionale contro l’Inquinamento Luminoso<br />

Per una facile comprensione dell’Inquinamento Luminoso, è sufficiente esaminare la foto<br />

sottostante: una somma di immagini in notturna scattate da satellite al nostro pianeta, che<br />

mette in evidenza le zone più devastate (quelle più industrializzate) come Stati Uniti,<br />

Europa e Giappone.<br />

Questo fenomeno, sconosciuto alla gran parte della popolazione, è snobbato dai media e<br />

ignorato dalle istituzioni politiche, che invece di mettere ordine con una legge nazionale,<br />

relegano questa responsabilità alle Regioni.<br />

Da parte nostra riteniamo quindi doveroso dedicargli tutto lo spazio a nostra disposizione<br />

(in questo mese ben tre pagine), con la speranza che, anche se trattato solo in modo<br />

superficiale, possiamo infondere conoscenza di questo grave danno che peserà sulle spalle<br />

delle future generazioni. Per l’occasione diamo il benvenuto a Franco Capitoli, nostro<br />

socio, che da vero competente (ex Quadro ENEL - funzione ingegneria), curerà<br />

mensilmente questo aspetto, mettendo in rilievo gli impianti fuori legge, sia pubblici che<br />

privati di Terni e provincia, suggerendo le soluzioni più adeguate.<br />

In coerenza per la divulgazione di questo fenomeno, sabato 9 ottobre, saremo presenti a<br />

Piazza Europa fin dal primo pomeriggio con una decina di telescopi, a disposizione dei<br />

cittadini e scolaresche, per una serata di osservazione astronomica, dove per l’occasione,<br />

l’A.S.M. di Terni spegnerà fino alla mezzanotte le luci della piazza.<br />

Riducendo dove non necessaria, o solo apportando piccole modifiche alle strutture<br />

illuminanti, si otterrebbe un risparmio energetico di grosse proporzioni che andrebbe ad<br />

influire positivamente nelle tasche dei cittadini. Diamo atto all’Amministrazione<br />

Comunale di Terni che si sta ben adoperando nel rispetto della nuova Legge Regionale e<br />

che sia di esempio per tutti i Comuni limitrofi. Ai progettisti, installatori, fornitori e<br />

rivenditori di impianti illuminanti chiediamo di attenersi scrupolosamente alla nuova<br />

normativa Umbra, nella duplice ottica di migliorare sia l’ambiente che evitare le sanzioni<br />

previste! Tonino Scacciafratte<br />

Presidente A.T.A.M.B. - tonisca@gmail.com<br />

Pillole di Astronomia<br />

Ricordo che l’eclittica è quella linea percorsa dal Sole nel suo moto annuo, contro lo sfondo<br />

delle costellazioni zodiacali. Per un ipotetico osservatore posto sul Sole, l’Eclittica sarebbe<br />

invece la linea percorsa dalla Terra, nel suo moto annuo. E’ evidente quindi che l’Eclittica<br />

è determinata dall’intersezione del piano dell’orbita terrestre sulla sfera celeste e che tale<br />

piano contiene il Sole. Perciò, in un giorno qualsiasi, la posizione del Sole sulla volta<br />

celeste indica all’osservatore un punto appartenente all’Eclittica. In un giorno d’inverno,<br />

l’Eclittica è bassa sull’orizzonte (infatti il Sole è basso) mentre alla stessa data, di notte,<br />

l’Eclittica è alta sull’orizzonte: le costellazioni zodiacali che si snodano sull’eclittica,<br />

visibili in inverno, sono alte in cielo. D’estate, l’Eclittica è alta di giorno (infatti il Sole è alto<br />

sull’orizzonte) mentre di notte l’Eclittica è bassa per cui le costellazioni zodiacali estive,<br />

Scorpione, Sagittario, Capricorno sono basse sull’orizzonte. Provate a localizzare questo<br />

tratto dello Zodiaco unendo idealmente con una linea le costellazioni. Naturalmente anche<br />

i pianeti e la Luna, che si muovono in prossimità dell’Eclittica, saranno assai alti in cielo in<br />

inverno e assai bassi in estate. GC<br />

Osservatorio Astronomico di S. Erasmo<br />

Osservazioni per il giorno venerdì 24 Settembre <strong>2010</strong><br />

In prima serata, alta nel cielo, troviamo una Luna quasi piena (fase calante di 16 giorni) che<br />

disturba non poco la visione di oggetti deboli, ma Giove, alto nel cielo e molto luminoso,<br />

non ne risentirà e potremmo osservarlo molto bene con i suoi quattro satelliti (Io, Europa,<br />

Ganimede e Callisto) tutti allineati dalla stessa parte.<br />

<strong>La</strong> Galassia di Andromeda sarà il secondo oggetto che punteremo e per i più esigenti,<br />

l’ammasso aperto della Civetta (NGC 457) distante 9.000 anni luce. TS<br />

Una costellazione al mese<br />

Capricorno e Scudo<br />

Decima costellazione<br />

dello Zodiaco, il Capricorno<br />

ha una forma<br />

triangolare molto evidente<br />

in cielo, con tre<br />

larghe coppie di stelle<br />

abbastanza brillanti a<br />

delimitarne i contorni.<br />

Può essere individuata<br />

tracciando una linea tra<br />

Vega della Lira e Altair<br />

dell’Aquila e raddoppiandone<br />

la distanza.<br />

Alle nostre latitudini è<br />

sempre molto bassa<br />

sull’orizzonte e quindi risulta anche difficile individuare<br />

gli oggetti da osservare. Nell’antichità la costellazione<br />

veniva a trovarsi nella parte più bassa del transito del Sole<br />

sull’eclittica e questa posizione fu denominata Tropico del<br />

Capricorno. <strong>La</strong> costellazione è molto antica, ma è tra le<br />

ultime introdotte dai Sumeri, attorno al 2100 a.C.<br />

Rappresenta una capra di mare, una capra con la coda di<br />

pesce: la leggenda narra che il dio-capra Pan si gettò nel<br />

Nilo per sfuggire al mostro Tifone e, solo per la parte del<br />

corpo sott’acqua, fu trasformato in pesce.<br />

Spostandoci ora più ad ovest, tra il Sagittario, la coda del<br />

Serpente e l’Aquila, letteralmente incastonata nella Via<br />

<strong>La</strong>ttea, ecco la piccola<br />

costellazione dello Scudo.<br />

E’ una costellazione<br />

recente, inventata da<br />

Hevelius nel 1690, e<br />

denominata in origine<br />

Scutum Sobiescianum, in<br />

onore di Giovanni III re<br />

di Polonia (in polacco,<br />

Jan Sobieski) che liberò<br />

Vienna nel 1683 dall’assedio<br />

dei Turchi, l’unico<br />

personaggio storico cui<br />

sia dedicata un’intera costellazione. Le stelle dello Scudo<br />

non formano una figura ben definita, tuttavia, se vengono<br />

incluse alcune stelle dell’Aquila, è possibile delineare un<br />

ovale abbastanza riconoscibile. Lo Scudo è più facilmente<br />

individuabile grazie alla presenza di una nube stellare, un<br />

brillante grumo della Via <strong>La</strong>ttea di forma approssimativamente<br />

circolare con tre stelle relativamente luminose<br />

nella parte settentrionale. Nella parte nord-orientale della<br />

nube è situato lo splendido ammasso aperto M11, detto<br />

“delle anatre selvatiche” perché ricorda in qualche modo<br />

il volo delle anatre selvatiche.<br />

L’uniformità nella luminosità delle sue componenti (circa<br />

un centinaio di stelle tra le magnitudini 11 e 12,5)<br />

accompagnata alla sua grande densità lo fa assomigliare<br />

a prima vista ad un ammasso globulare.<br />

Con un binocolo 7x50 appare simile a una densa macchia<br />

nebbiosa di piccole dimensioni. Giovanna Cozzari<br />

Associazione Ternana Astrofili<br />

Massimiliano Beltrame<br />

Via Maestri del <strong>La</strong>voro, 1 - Terni<br />

tonisca@gmail.com 329-9041110<br />

www.mpc589.com<br />

L’osservatorio astronomico di S. Erasmo è aperto<br />

gratuitamen te per i cittadini l’ultimo venerdì<br />

di ogni mese dalle ore 21,30.

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