4 SETT LA PAGINA SETTEMBRE 2010:progetto La Pagina futura.qxd
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6<br />
Thai discovery...<br />
L’idea che si ha della Thailandia<br />
deriva in gran parte<br />
dalle notizie amplificate<br />
dalla politica o da quelle<br />
relative al turismo sessuale.<br />
Vale però la pena di visitarla<br />
di persona seguendo<br />
possibilmente percorsi almeno<br />
in parte autonomi.<br />
Se ne trae l’immagine di un<br />
paese in via di sviluppo,<br />
con tutti i problemi e le<br />
contraddizioni relative, ma<br />
con tradizioni, storia e bellezze<br />
che appagano di certo<br />
il visitatore attento.<br />
L’ex Siam è infatti caratterizzato<br />
da un paesaggio<br />
bellissimo in cui risaie e<br />
templi si fondono mirabilmente.<br />
Ti colpiscono<br />
non solo i suoi Buddha<br />
dorati, sereni e meditativi,<br />
il suo mare cristallino e<br />
le sue spiagge bianchissime,<br />
ma soprattutto il<br />
suo popolo, educato, sorridente<br />
e fiero.<br />
<strong>La</strong> Thailandia è letteralmente<br />
la Terra degli<br />
Uomini Liberi, perché i<br />
Thai non sono mai stati<br />
colonizzati, ma anche <strong>La</strong><br />
Terra del Sorriso, infatti<br />
sorridono sempre e ovunque,<br />
salutando e accogliendo<br />
con il tradizionale<br />
gesto wai (mani congiunte<br />
come in preghiera e testa<br />
leggermente inclinata in<br />
avanti). E’ oggi un paese<br />
profondamente occidentalizzato<br />
nelle città più grandi<br />
e nelle località turistiche,<br />
ma ancora rurale e tribale,<br />
in diverse aree della parte<br />
più a nord del paese, meno<br />
conosciute dove i Thai lottano<br />
per mantenere la propria<br />
identità e unicità.<br />
Ti colpisce il caleidoscopio<br />
di usanze, di riti, i colori, la<br />
natura, i sorrisi, le tante povertà.<br />
I contrasti sono tutti<br />
molto vivi. I richiami dei<br />
venditori, le biciclette, i tuk<br />
tuk/risciò, la frutta, le pagode<br />
dorate, gli elefanti, gli<br />
incensi, le vecchie case, i<br />
mucchi di mercanzie ammassati<br />
ai margini delle<br />
strade, le gabbiette con gli<br />
uccelli, la famiglia reale, i<br />
monaci buddhisti vestiti<br />
color zafferano, i massaggi,<br />
la fioca e tremolante luce<br />
delle lanterne che volteggiano<br />
nel cielo, i fiori di<br />
loto, i tempietti votivi ai<br />
margini delle strade, i cibi<br />
speziati, i mercatini galleggianti<br />
sulle barche “dalla<br />
lunga coda”, le danzatrici<br />
a.melasecche@meta-group.com<br />
eleganti e bellissime: sono<br />
tutti elementi imprescindibili<br />
di un quadro unico, bizzarro<br />
ed affascinante.<br />
Per il turista la porta d’ingresso<br />
è costituita da Bangkok,<br />
capitale rumorosa e<br />
caotica, ma ciò che conquista<br />
è la campagna al nord<br />
dove le montagne digradano<br />
dalle pendici dell’Himalaya<br />
e lo scenario ti<br />
colpisce nel profondo.<br />
Qui le colline, le valli, le<br />
foreste emozionano ad ogni<br />
passo quando le percorri a<br />
dorso di elefante con le<br />
tribù sorridenti pronte ad<br />
accoglierti.<br />
Nelle ricchissime pianure<br />
del centro, dimorano<br />
ancora le antiche capitali,<br />
i cui maestosi ruderi<br />
possono essere visitati<br />
con lunghe passeggiate in<br />
bicicletta.<br />
Al sud le spiagge e le<br />
isole apprezzate, a ragion<br />
veduta, dagli stranieri.<br />
Nel visitare la Thailandia<br />
non bisogna farsi fuorviare<br />
da pregiudizi o da<br />
scontati luoghi comuni<br />
perché è un Paese affascinante<br />
che conquista velocemente<br />
l’animo e ripaga<br />
di ogni sforzo chi ha il<br />
coraggio di viverla intensamente<br />
e con rispetto.<br />
Meno infortuni<br />
ma anche meno lavoro nel 2009<br />
790mila infortuni e 1050<br />
morti sul lavoro nel 2009,<br />
sono i dati ufficiali forniti<br />
dall’INAIL. Essi evidenziano<br />
un leggero contenimento<br />
del fenomeno rispetto al<br />
2008 in calo rispettivamente<br />
del 9,7% e del 6,3%.<br />
C’è da rilevare come il calo<br />
degli infortuni sia da correlare<br />
in parte anche agli effetti<br />
della grave crisi che ha<br />
colpito il Paese nel 2009,<br />
con pesanti riflessi sul<br />
piano produttivo e occupazionale<br />
(complessivamente<br />
si stima intorno al 3%).<br />
Il calo infortunistico registrato<br />
per il 2009 dall’Inail<br />
è troppo esiguo per dormire<br />
sonni tranquilli. Ogni statistica<br />
comporta l’interpretazione<br />
della rilevazione e,<br />
nel nostro caso, la preoccupazione<br />
è lecita per un duplice<br />
motivo: innanzitutto,<br />
il trend non si orienta significativamente<br />
al ribasso; in<br />
secondo luogo fa sorgere<br />
seri interrogativi circa l’aumento<br />
occupazionale degli<br />
extracomunitari e il numero<br />
dei casi rilevati. <strong>La</strong> considerazione<br />
porta a pensare<br />
che esista una connessione<br />
fra lavoro nero e denuncia<br />
di infortuni di ridotta entità.<br />
Si teme che esista una tendenza<br />
a non ricorrere alle<br />
strutture territoriali per interventi<br />
di pronto soccorso,<br />
evitando così di dichiarare<br />
il luogo e le circostanze in<br />
cui le lesioni si sono verificate<br />
con l’illusorio e pericoloso<br />
vantaggio del datore<br />
di lavoro di ridurre i coefficienti<br />
d’incidenza e risparmiare<br />
sulla copertura<br />
assicurativa dei dipendenti.<br />
Contro gli infortuni e le<br />
morti sul lavoro, dunque,<br />
serve un’azione capace di<br />
mettere in campo una forte<br />
e incisiva politica di contrasto<br />
e di controllo preventivo:<br />
servono più ispettori,<br />
maggiori finanziamenti,<br />
intervenenti radicali sulla<br />
precarietà e sui contratti atipici,<br />
tutela dei diritti e della<br />
sicurezza del lavoratore,<br />
fare emergere le sacche di<br />
lavoro nero e intensificare<br />
energicamente la lotta al<br />
lavoro minorile. Occorre<br />
puntare sulla cultura e sulla<br />
formazione coinvolgendo<br />
la scuola. Convinciamoci<br />
che il <strong>progetto</strong> per il percorso<br />
educativo va subito<br />
intrapreso, basta riflettere<br />
sui dati (fonte articolo 21):<br />
dall’inizio dell’anno ad<br />
oggi, per lavoro, ci sono<br />
stati: 678 morti; 678.250<br />
infortuni;16.956 invalidi.<br />
Ing. Giocondo Talamonti<br />
Anche<br />
a casa<br />
vostra<br />
Vico Catina 15/A - Terni 0744471180<br />
ilconvivioterni@virgilio.it Chiuso di Domenica