La biblioteca di San Francesco della Vigna e i ... - Regione Veneto
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Conoscere per tutelare: nuove proposte<br />
attributive per il Maestro del Plinio <strong>di</strong> Pico<br />
Lorena Dal Poz<br />
Ufficio Sovrintendenza Beni librari <strong>della</strong> <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong><br />
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A Marino Zorzi<br />
Nel 1938 <strong>La</strong>mberto Donati scriveva, riguardo al libro illustrato, che<br />
“sappiamo <strong>di</strong> offrire soltanto il materiale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per un’analisi avvenire<br />
che sarà certamente <strong>di</strong>retta verso intuizioni più profonde ed indagini<br />
più acute” 1 , rilevando come la sua storia abbia meno <strong>di</strong> un secolo <strong>di</strong> vita<br />
mentre quella delle arti maggiori nasceva quasi insieme a loro. Eppure nel<br />
Rinascimento l’illustrazione vide impiegati gli stessi artisti “maggiori” quali<br />
Botticelli, Mantegna, Dürer o comunque, anche nel caso <strong>di</strong> maestri anonimi<br />
o non identificati, maestri capaci <strong>di</strong> realizzazioni che testimoniano, come<br />
altri tipi <strong>di</strong> manufatti più noti, i principi e le abilità raggiunte dalla civiltà<br />
rinascimentale.<br />
Da allora gli stu<strong>di</strong> hanno compiuto significativi passi avanti, ma senza<br />
pervenire a quella sistematicità che la ricchezza e gli esiti dell’illustrazione<br />
italiana, sia miniata che a stampa, meriterebbero. Il motivo <strong>di</strong> questa<br />
inadeguatezza storiografica va ricercato a mio parere non solo nella natura<br />
del libro, vocato prioritariamente ad una fruizione privata o comunque più<br />
complessa e me<strong>di</strong>ata rispetto ad altri tipi <strong>di</strong> beni culturali, ma soprattutto<br />
nella insufficiente attenzione de<strong>di</strong>cata fino ad oggi alla catalogazione<br />
scientifica del patrimonio librario italiano, che l’eccezionale consistenza può<br />
solo in parte giustificare. Se infatti la tutela ha come oggetto i beni culturali<br />
e che perciò il suo primo atto è proprio il riconoscerli in quanto tali 2 , molto<br />
1 <strong>La</strong>mberto Donati, Il libro illustrato italiano del XV° secolo, in “Maso Finiguerra”, Anno III<br />
fasc. 3, Milano, 1938, pp. 225 e 230.<br />
2 Si vedano a riguardo le considerazioni <strong>di</strong>: Carlo Federici, A, B e C. Dialogo sulla conservazione<br />
<strong>di</strong> carte vecchie e nuove, Venezia, <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> – Roma, Carocci, 2005, pp. 19 ss.