Untitled - NapoliMetropoli.it

19 gennaio 2013
Afragola
www.napolimetropoli.it - il portale “all news” dell’area nord
nel bene dell’alternativa e di Afragola, di
cancellarle in tempi rapidissimi. Come si fa a
parlare di democrazia partecipata e poi imporre
il candidato a sindaco? Come si fa a parlare di
alternativa a Nespoli e poi si intende affidare la
guida dell’alternativa ad un soggetto che ha
“avuto paura”, cinque anni fa, di candidarsi
contro il sindaco-senatore del Pdl e nei cinque
anni di governo del sindaco-senatore, con tutto
quello che è successo, non si è mai fatto vedere
e non ha avuto mai il coraggio di metterci la
faccia in una battaglia a favore della legalità,
dello sviluppo contro il saccheggio, la
devastazione del territorio e la continua
mortificazione e delegittimazione delle
istituzioni locali e della legge? Sono state
sovvertite le regole democratiche. E’ stata
cancellata la legge sugli appalti pubblici. Un
sindaco-senatore con un mandato d’arresto sul
groppone. Che cosa doveva succedere ancora
per convincere Mimmo Tuccillo a mettersi, in
quel caso si che avrebbe meritato la leadership,
a capo di chi si opponeva al sistema perverso e
chiedeva legalità, trasparenza, giustizia,
sviluppo armonico e democrazia? Si, lo si
chiedeva urlando. Perché chi ci crede, contro le
infiltrazioni della camorra, contro le
commistioni, contro le illegalità, deve avere il
coraggio di urlare. Di alzare la voce. Senza
timore. C’è gente che ha perso la vita per tutelare
la legalità. E il centrosinistra e la sinistra tentano
di accaparrarseli come se fossero parte della
loro storia. Poi cosa succede? Che si lamentano
di chi urla contro l’illegalità e le commistioni.
Corto circuito. Contraddizioni. E’ l’esatto
inverso.
Ammesso che Tuccillo si voglia candidare a
sindaco, è possibile sapere cosa pensa della
“Sean”, se magari è solidale con Nespoli, così
come l’Udc, in merito all’arresto disposto dalla
Procura di Napoli, oppure vuole ribadire che
il sistema Nespoli “rappresenta il manuale da
non seguire?” E’ possibile sapere se Tuccillo
è portatore di lobby, di interessi d’impresa,
proprio come Nespoli, e in che modo vuole
rapportarsi con loro? E’ possibile sapere
Tuccillo cosa pensa di come sia stato gestito il
comando di polizia municipale e tutti gli altri
settori dell’Ente locale? E’ possibile sapere sul
piano urbanistico Tuccillo cosa pensa dei metodi
utilizzati dal sistema per rilasciare, ad esempio,
la concessione di via Sicilia? E’ possibile sapere
cosa pensa dei centri commerciali Tuccillo e di
tutte le questioni spinose che ruotano attorno a
quei maledetti affari? E’ possibile sapere cosa
pensa Tuccillo dei concorsi che si sono svolti al
Municipio? E’ possibile sapere se Tuccillo ha
fatto un’autocritica rispetto al passato e rispetto
all’attualità dove il centrosinistra continua, anche
con l’assenza, a prestare consiglieri comunali al
sistema? E’ possibile sapere Domenico Tuccillo
come si vuole atteggiare rispetto all’alleanza:
forze omogenee oppure il “grande carrozzone”,
anche con quelle forze che hanno rappresentato
per anni uno dei pilastri del sistema Nespoli,
tanto per vincere e poi non governare? E’
possibile sapere cosa pensa Domenico Tuccillo
sulla problematica dei palazzi abusivi, a rischio
abbattimento, visto che il Pd e il centrosinistra
non hanno – mai – avuto il coraggio, la forza e la
dignità di presentarsi in aula quando Vincenzo
Nespoli portava dei finti provvedimenti
“salvacase” solo al fine della campagna
elettorale? Ma questo “bubbone” cadrà sulle
spalle della nuova amministrazione. Tuccillo lo
sa? E se lo sa, come intende affrontarlo? Cosa
pensa Tuccillo? Tuccillo rispetto ai fenomeni
criminali e ai tentativi della criminalità di
infiltrarsi nelle liste cosa pensa e cosa vuole
fare? Tante domande ancora da porre ma è
inutile perché non arriverà mai una risposta o,
peggio ancora, molte risposte sono già arrivate.
Allora, uno scatto d’orgoglio se non adesso
quando lo si fa? Se poi passiamo all’alleanza,
le contraddizioni e le incoerenze non si contano.
Partiti che hanno rotto il tavolo del centrosinistra
raccontando peste e corna degli “ex” alleati
(Rinascita e Pd) firmano un documento d’intesa
insieme alle forze moderate e adesso richiamati
dal “padrone” all’ovile. Si farà finta di nulla?
Come la metterà “Rinascita” con queste
forze? Lo “scudocrociato” ha governato con
Vincenzo Nespoli e quel manifesto pubblicato
sullo scorso numero di “Mosaico”, proprio
sulla vicenda “Sean” e sul mandato d’arresto
per Nespoli, per non dimenticare, ha riportato
alla mente un partito di Casini appiattito, su
questioni serie e discriminanti, sulle posizioni
del sistema e di Nespoli. Quel manifesto, a chi
crede nell’alternativa, ha fatto venire ancora
i brividi? Oppure è tutto dimenticato? Oppure
in politica tutto si può superare? Magari
Tuccillo non ne sa niente della “Sean”, delle
commistioni al Comune e non sa nemmeno che
su Nespoli pende un mandato d’arresto della
Procura. Ma gente come Antonio Cuccurese,
gente come Grillo e Petrellese, hanno provato,
rileggendolo, i brividi di quei giorni oppure sono
pronti a predicare coerenza, lealtà, alternativa,
legalità, e poi all’atto pratico si rimangiano tutto
pur di salire sul carrozzone vincente ed avviare
la stagione dell’assalto alla diligenza peggio
del sistema Nespoli? Se si disinteressano del
programma, se sono pronti ad allearsi con chi
in questi anni bui ha governato ed ha dato un
contributo alla devastazione del territorio ed al
sovvertimento dell’ordine democratico; se sono
pronti ad ingoiarsi, dopo vent’anni di fallimenti,
ancora Domenico Tuccillo; se non capiscono
nemmeno che il nuovo sindaco, se non sarà
Vincenzo Nespoli o un suo delfino, troverà nei
diversi settori del Municipio una serie di trappole
e insidie; potranno mai essere considerati
dalla cittadinanza come un’alternativa seria
e credibile? E mi fa sorridere coloro che
puntano su una presunta “autorevolezza” del
candidato a sindaco addirittura da estendersi
fuori Afragola. Non sanno più a cosa appellarsi
per giustificare una chiara, ingiustificata ed
evidente imposizione. Dov’è questa persona?
E se c’è perché non l’ha esercitata per liberare
le istituzioni locali da un sistema perverso e
illegale? L’autorevolezza o la si ha oppure no.
E se guardiamo ai fatti, l’unico che ha avuto
autorevolezza riconosciuta e riscontrabile fuori
Afragola è Vincenzo Nespoli. Hanno “sciolto”
Comuni e mandato a casa sindaci per cose
addirittura futili rispetto a quanto successo
nel paese di Ruggiero il normanno. Nessuna
figura politica sarebbe uscita indenne dal “caso
Afragola”. Nespoli ci è riuscito.
Dimostrando che conta in tutti gli ambienti.
Possiamo discutere sul fatto che il sindacosenatore
abbia utilizzato in maniera pessima
la propria autorevolezza. Benissimo. Ci siamo.
Concetto pacifico. Ma nel frattempo l’ha
3
dimostrata. Chi, eventualmente, millanta di
essere “autorevole” incominciasse a spiegare
da cosa deriva la propria autorevolezza e, se ci
convince, iniziasse a spiegare perché non l’ha
utilizzata per aiutare Afragola nel periodo più
brutto della sua storia.
Mettiamo un limite alla decenza. O si ragiona
seriamente oppure Tuccillo avrà brutte sorprese
e capirà che i cittadini di Afragola sono molto
più intelligenti di quanto si possa pensare.
Possibile che il centrosinistra non riesca proprio
a ragionare in grande ma debba discutere sempre
al ribasso? Possibile che non si capisca il clima
di emergenza democratica?
Pure perché se dall’altro lato il candidato a
sindaco sarà Antonio Pannone, con Tuccillo il
Pd commetterà un altro errore. Lascerà il discorso
del rinnovamento nelle mani del centrodestra.
Possibile che Vincenzo Nespoli riesca,
nonostante tutto e con i limiti del caso, addirittura
nell’impresa di lanciare un giovane mentre tutti
gli altri dovrebbero ingoiarsi Tuccillo, il regista
di vent’anni di fallimenti politici, perché da
Napoli così hanno deciso? Liberi di farlo. Però
non vi lamentate se Nespoli rivince le elezioni.
In questo caso si ritornerà ai ruoli di sempre.
C’è chi dai banchi dell’opposizione continuerà a
garantirgli la stampella, chi si siederà dai banchi
dell’opposizione a tavola con lui per chiudere
accordi sugli affari da consumare mentre
sull’Aventino resteranno sempre quei “singoli”,
gli unici a lottare sperando di cambiare qualcosa
nel bene di Afragola.
Ad “urlare” la loro netta contrapposizione
a sistemi illegali e di malaffare. Se vi piace
questo copione, vecchio, trito e ritrito, non c’è
problema. Ma nessuno si permetta, però, di
parlare di alternativa. Perché in campo ci sarà la
continuità del sistema Nespoli e la brutta copia
di esso. E sinceramente, in ogni occasione, è
sempre meglio scegliere l’originale.
Almeno sappiamo chi abbiamo di fronte,
chi e come bisogna combattere. Perché,
nonostante tutto, se proprio questo dovesse
essere lo scenario, Afragola avrà comunque
un’alternativa. Seria.
Un’alternativa nata sul campo, un’alternativa
che non farà sconti, un’alternativa che ha già
dimostrato che non è disposta a svendere il
territorio in cambio di interessi personali o
di qualche misera ed insignificante poltrona.
Un’alternativa che fa ciò che predica. A
differenza di tutti gli altri.
In chiusura è giusto, però, lasciare una porta
aperta alla speranza. Anzi, a due speranze: la
prima è il centro moderato con una leadership
forte ed un programma ambizioso e articolato
scritto su quanto sia stato maturato, conosciuto
e sperimentato sul campo, valorizzando il
percorso della vera ed unica opposizione
consiliare. La seconda, più articolata, un
centrosinistra allargato dove prevalgano
le istanze di “Rinascita” e dei vertici della
sezione del Pd guidata da Gennaro Espero. Le
condizioni ci sono. Basta evitare imposizioni e
chiudere le porte all’ipotesi del “carrozzone”.
Candidato a sindaco condiviso e coalizione di
liste snelle, forti e rappresentative. L’alternativa
dev’essere organizzata insieme a Tuccillo e non
“nonostante Tuccillo”. La linea dev’essere netta
tra chi ha avallato e sostenuto il sistema e chi
l’ha combattuto. Se viene meno questo scenario,
le carte si mischiano. Per tutti…