Capitolo III I CORSI D'ACQUA - Facoltà di Agraria
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Principi e linee guida per l’ingegneria naturalistica – Vol.1<br />
- una corretta identificazione dell'attuale <strong>di</strong>namica evolutiva del corso d'acqua;<br />
- la valutazione della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> equilibrio alla quale tende il corso d'acqua;<br />
- la progettazione <strong>di</strong> interventi finalizzati al raggiungimento della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
equilibrio;<br />
- la verifica degli altri effetti indotti dagli interventi previsti.<br />
In questo ambito si propone un inquadramento <strong>di</strong> sintesi dei criteri <strong>di</strong> progettazione degli<br />
interventi <strong>di</strong> sistemazione, tenendo presente che, in generale tali interventi sono<br />
essenzialmente finalizzati alla sistemazione altimetrica.<br />
3.1.4.2 Tendenze evolutive nei corsi d’acqua<br />
Gli alvei dei corsi d'acqua naturali sono soggetti a evoluzioni plano-altimetriche indotte<br />
dai fenomeni <strong>di</strong> erosione o deposito <strong>di</strong> tipo esteso, coinvolgenti cioè lunghi tratti del corso<br />
d'acqua. Come noto, tali processi possono essere originati da variazioni lungo l'alveo della<br />
capacità <strong>di</strong> trasporto solido e/o del trasporto solido, e tendono ad esaurirsi via via che le<br />
mo<strong>di</strong>ficate con<strong>di</strong>zioni dell'alveo ristabiliscono una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> equilibrio. Trattando il<br />
problema del regime dei corsi d’acqua, si osserva che nessun corso d'acqua naturale può<br />
considerarsi, a rigore, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio (né erosione, né deposito), ma, per gli scopi<br />
pratici, si può in<strong>di</strong>viduare un assetto più o meno stabile se, su un opportuno intervallo<br />
temporale (50-100 anni), le varie grandezze fisiche possono ritenersi me<strong>di</strong>amente costanti.<br />
In particolare, la stabilità dell'assetto altimetrico per un determinato tratto è assicurata dal<br />
continuo bilanciamento tra capacità <strong>di</strong> trasporto e portata solida in arrivo al tratto stesso,<br />
secondo quanto in<strong>di</strong>cato dall'equazione <strong>di</strong> continuità al fondo nella forma:<br />
138<br />
∂Q<br />
∂x<br />
∂z<br />
+ B<br />
∂t<br />
( 1−<br />
e)<br />
= ± S<br />
S q<br />
[3.13]<br />
ove, come noto, all'ascissa x la capacità <strong>di</strong> trasporto è rappresentata da Qs(x), mentre qs(x)<br />
rappresenta il contributo laterale del trasporto solido, in metri cubi al secondo per unità <strong>di</strong><br />
lunghezza, positivo se entrante, negativo se uscente, ed e è la porosità (= percentuale dei vuoti<br />
rispetto al volume totale dei se<strong>di</strong>menti). Per un corso d'acqua si <strong>di</strong>stinguono tre casi:<br />
- apporto laterale nullo, qs = 0; la 3.13 in<strong>di</strong>ca che non si verificano variazioni altimetriche<br />
⎛ ∂z<br />
⎞<br />
⎜ ≅ 0⎟<br />
se la capacità <strong>di</strong> trasporto non varia lungo il tratto;<br />
⎝ ∂t<br />
⎠<br />
- apporto laterale positivo, qs > 0, per esempio dovuto ad alimentazione <strong>di</strong>retta dalle<br />
sponde, dai versanti o dagli affluenti; la stabilità dell'alveo è garantita se il contributo laterale<br />
è controbilanciato da un aumento della capacità <strong>di</strong> trasporto verso valle;<br />
- apporto laterale negativo, qs < 0, dovuto per esempio a estrazioni d'inerti, <strong>di</strong>versivi,<br />
depositi golenali; in tal caso si ha equilibrio se il gra<strong>di</strong>ente longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> Qs uguaglia la<br />
riduzione del trasporto solido.<br />
È ovvio che, per uno stesso corso d'acqua, possono verificarsi tratti in equilibrio e tratti<br />
con tendenze erosive o alluvionali. Allo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il comportamento generale del<br />
corso d'acqua, analizziamo la 3.13 applicata ad un generico tratto ed espressa in termini finiti: