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Capitolo III I CORSI D'ACQUA - Facoltà di Agraria

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Principi e linee guida per l’ingegneria naturalistica – Vol.1<br />

al fondo che <strong>di</strong>minuiscono solo in virtù della <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> pendenza;<br />

- un abbassamento delle quote d'alveo, che può compromettere la stabilità delle sponde e<br />

degli eventuali manufatti presenti sul corso d'acqua;<br />

- volumi <strong>di</strong> scavo in generale superiori a quelli richiesti per le briglie.<br />

3.1.4.3.1 Fasi progettuali<br />

♦ Fase conoscitiva<br />

Consiste nell'acquisizione <strong>di</strong> dati, documentazione e cartografia relativa al bacino<br />

imbrifero <strong>di</strong> afferenza; <strong>di</strong> particolare importanza sono i dati <strong>di</strong> portata liquida e solida (questi<br />

ultimi sono piuttosto rari), i dati geometrici, trasversali e longitu<strong>di</strong>nali, dell'alveo, nonché le<br />

caratteristiche del materiale d'alveo (rarissime). Inoltre, è opportuno in<strong>di</strong>viduare gli interventi<br />

che possono avere avuto, o hanno, influenza sulla <strong>di</strong>namica del corso d'acqua, principalmente<br />

invasi artificiali e attività estrattive in alveo. Una prima analisi dei dati <strong>di</strong>sponibili, insieme a<br />

sopralluoghi <strong>di</strong>retti, ha lo scopo <strong>di</strong> identificare i fenomeni in atto, le loro cause e le zone<br />

fluviali interessate.<br />

Successivamente, si completa il quadro conoscitivo me<strong>di</strong>ante l'acquisizione <strong>di</strong> ulteriore<br />

materiale ed, eventualmente, pre<strong>di</strong>sponendo apposite campagne <strong>di</strong> misure e <strong>di</strong> rilievi per la<br />

raccolta e l'integrazione dei dati <strong>di</strong> base.<br />

♦ Strumenti <strong>di</strong> analisi<br />

In funzione dell'entità dell'intervento, dei dati <strong>di</strong>sponibili, delle competenze specifiche e<br />

delle attrezzature <strong>di</strong> calcolo impiegate, è possibile scegliere tra modelli matematici complessi<br />

e modelli estremamente semplici. Tra i primi conviene ricordare il River Basin Model,<br />

sviluppato presso l'Università <strong>di</strong> Strathclyde (Fleming, 1989), in grado <strong>di</strong> simulare i processi<br />

idrologici e se<strong>di</strong>mentologici sia a scala <strong>di</strong> bacino, sia nel reticolo idrografico.<br />

I modelli semplificati utilizzano lo schema <strong>di</strong> moto uniforme combinando l'equazione del<br />

moto e l'equazione <strong>di</strong> continuità per la fase liquida e solida per definire le grandezze <strong>di</strong><br />

progetto. Il modello più semplice consiste nel considerare il corso d'acqua in equilibrio<br />

quando siano raggiunte le con<strong>di</strong>zioni critiche per l'inizio del moto. In tal caso, viene fissata<br />

una portata <strong>di</strong> progetto, Qp, in generale compresa tra le portate con tempi <strong>di</strong> ritorno 5÷20 anni;<br />

assumendo la larghezza costante, e in<strong>di</strong>cando con i pe<strong>di</strong>ci 1 e 2 le varie grandezze prima e<br />

dopo l'intervento, si ha, per alveo rettangolare nelle con<strong>di</strong>zioni attuali:<br />

142<br />

Q<br />

p<br />

B<br />

= q = h C gh S<br />

[3.21]<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

mentre la con<strong>di</strong>zione che assicura la stessa capacità <strong>di</strong> smaltimento per la portata <strong>di</strong><br />

progetto è:<br />

h C gh S = h C gh S<br />

[3.22]<br />

1<br />

1<br />

1<br />

1<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

Il coefficiente <strong>di</strong> resistenza, C, è esprimibile tramite il criterio ritenuto più idoneo. In<br />

generale:<br />

C1 = f1(h1,S1,D1) [3.23]<br />

C2 = f2(h2,S2,D2) [3.24]<br />

Alle equazioni 3.21, 3.22, 3.23 e 3.24, si aggiunge la con<strong>di</strong>zione per l'equilibrio limite:

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